Viaggiare in UE, le regole d’accesso dei singoli Paesi
Giunti negli ultimi mesi del 2021, si sta finalmente tornando a una generale libertà di viaggio. È possibile raggiungere tutti […]
Giunti negli ultimi mesi del 2021, si sta finalmente tornando a una generale libertà di viaggio. È possibile raggiungere tutti i Paesi dell’Unione Europea, a patto di rispettare determinate regole, che possono cambiare a seconda dello Stato di destinazione. Ecco un vademecum relativo alle norme da seguire per poter accedere nelle nazioni Ue.
Come volare in Europa
- Austria – È consentito l’ingresso senza obbligo di quarantena per chi proviene dai Paesi considerati a basso rischio, come l’Italia, o vi abbia trascorso gli ultimi dieci giorni. Sarà necessario essere in possesso di uno dei seguenti documenti in lingua inglese o tedesca:
- Certificato negatività Covid-19 (test effettuato nelle 72 ore precedenti l’arrivo)
- Certificato che attesti la guarigione da Covid negli ultimi 6 mesi
- Certificato di vaccinazione
- Belgio – Nelle 48 ore precedenti l’arrivo si deve compilare il PLF, ovvero il modulo Passenger Locator Form (tranne che per ingressi via auto dall’area Schengen). Per l’arrivo da zone verdi o arancioni non sono richiesti tampone o quarantena. Per quanto riguarda le zone rosse, invece, si richiede un certificato di vaccinazione o, in alternativa, uno di guarigione o un test negativo. Differente il discorso per chi abbia soggiornato o transitato in zone extra UE. In tal caso è richiesto l’obbligo di quarantena, con test il primo e settimo giorno di permanenza.
- Bulgaria – L’ingresso da Paesi verdi è consentito previa presentazione di uno dei seguenti documenti: certificato di vaccinazione, di guarigione o test negativo al Covid. In assenza di ciò, vige l’obbligo di quarantena per 10 giorni. Per zone arancioni e rosse, invece, vi sono soltanto alcune categorie speciali ammesse, come autisti di autobus o camion per il trasporto internazionale di passeggeri o merci, membri dell’equipaggio di imbarcazioni, lavoratori frontalieri e altre categorie.
- Cipro – Vale la divisione in colori e l’Italia rientra nell’elenco arancione. Ciò vuol dire che è possibile entrare con Green Pass o, in alternativa, con certificato negativo, effettuato fino a 72 ore prima dell’arrivo. Obbligatoria la registrazione sul sito Cyprus Flight Pass, entro 48 ore dalla partenza.
- Croazia – Ingresso garantito con Green Pass da tutti i Paesi UE. In alternativa si dovrà essere in possesso di uno di questi certificati:
- Test PCR o antigenico negativo effettuato nelle 72 ore o 48 ore precedenti l’arrivo
- Certificato di vaccinazione (una o due dosi)
- Certificato di guarigione (a patto d’aver ricevuto una dose di vaccino)
- Danimarca – Italia inserita in fascia verde, il che consente l’ingresso previo possesso di una certificazione che attesti l’avventura vaccinazione, da almeno 14 giorni, guarigione dal Covid o test negativo nelle ultime 48 ore.
- Estonia – I nuovi criteri per le aree a rischio determinano tre categorie di rischio:
- Tasso di incidenza superiore a 75 casi su 100mila abitanti: nessuna restrizione
- Tasso di incidenza tra 75 e 200 casi su 100mila abitanti: nessuna restrizione con Green Pass (in assenza vi sarà l’obbligo di quarantena)
- Tasso di incidenza superiore a 200 su 100mila abitanti: nessuna restrizione con Green Pass (in assenza vi sarà l’obbligo di quarantena)
- Finlandia – L’ingresso è consentito ai soli viaggiatori provenienti dai Paesi UE in grado di esibire un certificato di avvenuta vaccinazione o, in alternativa, uno di guarigione o di negatività al Covid previo tampone PCR o antigenico.
In questo articolo:
- Francia – L’Italia è inserita nell’elenco dei Paesi verdi. In questo caso l’accesso è consentito con certificato attestante una dose vaccinale o ciclo vaccinale completato da almeno 7 giorni. Accettato anche documentato attestante guarigione dal Covid, avvenuta tra 12 giorni e 6 mesi o, in alternativa, un esito negativo di un test PCR o antigenico.
- Germania – Il trittico di documenti ben noto è bastevole per l’ingresso in Germania. Si tratta, dunque, del certificato di vaccinazione, di guarigione o del test negativo PCR o antigenico. Occorre sottolineare, però, come una sola dose di vaccino non sia considerata sufficiente per l’ingresso, a meno che non sia stata inoculata a un soggetto guarito da non più di sei mesi.
- Grecia – Tutti i viaggiatori devono compilare il Passenger Locator Form e presentare il Green Pass, rilasciato in caso di vaccinazione completa, singola dose ricevuta o tampone negativo nelle 72 o 48 ore precedenti l’arrivo.
- Irlanda – Il modulo di localizzazione è richiesto in svariati Paesi, Irlanda compresa. È richiesto il Green Pass, al fine di valutare lo stato vaccinale del soggetto. In alternativa è possibile sottoporsi a un tampone PCR o antigenico nelle 72 o 48 ore precedenti l’arrivo.
- Lettonia – I passeggeri vaccinati e guariti dal Covid, in possesso di Green Pass, possono accedere liberamente al Paese. Discorso differente per i non vaccinati provenienti dall’UE. È richiesto un test dall’esito negativo ma nessun tampone sarà effettuato all’arrivo in Lettonia. È invece richiesto un autoisolamento di 10 giorni.
- Lituania – Tutti i viaggiatori devono compilare il modulo presente sul sito https://keleiviams.nvsc.lt/lt/form, con relativo QR da presentare all’imbarco. L’Italia è inserita in zona gialla e per l’ingresso è richiesto un test antigenico o PCR negativo effettuato 48 o 72 ore prima dell’arrivo. Non è più possibile effettuare il test in loco, a meno che non si arrivi nel Paese con un proprio mezzo.
- Lussemburgo – Il governo consente l’ingresso previa presentazione di un esito negativo relativo a test PCR o antigenico, effettuato 72 o 48 ore prima dell’arrivo. In alternativa è possibile presentare un certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione (negli ultimi 6 mesi). È importante che la lingua di tali documenti sia una tra lussemburghese, tedesco o francese, lingue amministrative locali, così come italiano, inglese, spagnolo o portoghese.
- Malta – Porte aperte a guariti dal Covid-19 e vaccinati. Per questi ultimi può bastare anche soltanto la prima dose, a patto che sia stata inoculata da almeno 14 giorni. Il certificato EU Covid-19 può essere ottenuto anche grazie a un tampone negativo. Chiunque fosse sprovvisto di Green Pass dovrà sottostare a un periodo di quarantena di 14 giorni, con spese a carico dell’utente.
- Paesi Bassi – L’Italia rientra nelle aree a rischio secondo le autorità locali. Detto questo, si richiede ai passeggeri di compilare una Health declaration, spesso proposta in versione digitale dalla compagnia aerea scelta. Non è richiesto un periodo di quarantena, ma è obbligatorio presentare un certificato di vaccinazione, effettuata da almeno 14 giorni, o un tampone negativo PCR o antigenico.
- Polonia – Chiunque provi a entrare nel Paese deve recare con sé un tampone negativo PCR o antigenico o, in alternativa, un attestato di vaccinazione (effettuata da almeno 14 giorni) o guarigione dal Covid (non oltre i 6 mesi). In assenza di tali documenti vige un periodo di quarantena di 10 giorni.
- Portogallo – Tanto l’arrivo quanto lo scalo in Portogallo è precluso a meno che non si presenti al vettore uno dei seguenti documenti:
- Green Pass che attesti il ciclo vaccinale completo (da almeno 14 giorni)
- Test con esito negativo al Covid-19, PCR o antigenico
- Repubblica Ceca – A tutti i passeggeri viene richiesto un test PCR o antigenico negativo al Covid-19. Sono esentati i possessori di Green Pass che attesti una vaccinazione completa, con seconda dose inoculata da almeno 14 giorni. In alternativa un certificato di guarigione dal Covid, con primo PCR positivo tra gli 11 e i 180 giorni precedenti l’arrivo.
- Romania – L’Italia è inserita in zona verde dal governo e l’ingresso non è soggetto a restrizioni. Non è richiesto alcun tampone o certificazione e non è previsto un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni.
- Slovacchia – Tutti i passeggeri in arrivo devono registrarsi sul seguente sito https://korona.gov.sk/ehranica/, presentando un documento che attesti la procedura. È obbligatorio l’isolamento domiciliare per 10 giorni in assenza di un certificato che attesti un ciclo vaccinale completo (quarantena che può essere interrotta dopo 5 giorni con tampone negativo).
- Slovenia – Ingresso consentito soltanto ai possessori di un certificato di vaccinazione completa, un certificato di guarigione o un tampone PCR o antigenico negativo al Covid-19.
- Spagna – L’Italia è inserita nella lista dei Paesi a rischio. Occorre dunque controllare, settimana dopo settimana, quale sia la situazione relativa alla propria regione secondo il governo spagnolo. Tutti i passeggeri devono avere con sé un modulo compilato sul sito Spain Travel Health. Non vi è obbligo di quarantena, ma occorre presentare un certificato di vaccinazione completa o un tampone negativo al Covid-19.
- Svezia – Si richiede ai passeggeri un certificato che attesti d’aver ricevuto almeno una dose di vaccino o di essere guariti dal Covid-19. In alternativa si può presentare l’esito negativo di un tampone PCR o antigenico.
- Ungheria – Frontiere riaperte solo ai possessori di Green Pass, che accerti la vaccinazione avvenuta, valida fino ad un massimo di 270 giorni. È necessaria almeno una dose inoculata. In alternativa si può presentare un test PCR o antigenico negativo al Covid-19.
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