Ho volato da solo in prima classe con Air France: non svegliatemi, voglio continuare a sognare
La Premiere è la prima classe di Air France, ci sono meno di 100 posti in tutta la flotta e al massimo 4 sullo stesso aereo.
In questi mesi abbiamo spesso raccontato di voli con pochi passeggeri a bordo, c’è chi trovandosi unico passeggero a bordo di un volo ha ricevuto anche annunci personalizzati.
In questo articolo:
Il motivo è che con le restrizioni causate dal covid le compagnie hanno volato principalmente per sfruttare la stiva e trasportare merci. Oggi invece la situazione sta ritornando verso il “mondo di prima”.
Quello che mi è capitato ieri però non è dovuto alla mancanza di passeggeri, anzi il tasso di riempimento del 777-300 di Air France era elevato, semplicemente nessuno aveva prenotato un biglietto in classe La Premiere, la prima classe di Air France.
La recensione completa del volo arriverà nelle prossime settimane, oggi voglio condividere, a caldo, alcuni aspetti di quella che, senza dubbio, entra nella top5 delle mie esperienze da reward traveller.
Come ho prenotato questo biglietto
La base di questo gioco è sfruttare le occasioni. Questo biglietto è molto caro se pagato cash, indicativamente 7/8000 euro, difficilissimo e altrettanto caro da prenotare con le miglia Flyng Blue: ne servono 200k e bisogna essere minimo Gold. Io ho preso la terza opzione. Ho staccato un biglietto premio durante una delle frequenti offerte del programma fedeltà Air France e KLM e, al costo di 39.750 punti + tasse, mi sono assicurato un posto a bordo del 777.
Poi non ho dovuto fare altro che aspettare l’apertura del check-in e sperare che nel frattempo non si riempisse la piccola cabina, che può contenere al massimo 4 passeggeri.
E il mio azzardo ha pagato: quando mancavano 30 ore alla partenza del volo c’erano ancora 4 posti disponibili. Ho così immediatamente accettato l’offerta di pagare per passare dalla classe business alla Premiere per un costo di 1.089€, mentre non ho minimamente preso in considerazione la possibilità di pagare le 136.100 miglia FB richieste come alternativa al pagamento cash (con gli stessi punti posso prenotare 3 voli intercontinentali).
La cabina tutta per me
Abbiamo raccontato le caratteristiche della cabina di Premiere a bordo di una piccola parte della flotta di 777/300 di Air France e in questo volo era tutta, esclusivamente, per me.
Certo, l’allestimento non è paragonabile alla suite di Singapore Airlines, altro biglietto che ho prenotato con le miglia, o a quella di Emirates, ma il vettore francese punta tutto sul servizio, dal primo all’ultimo secondo in cui si è in viaggio, non solo a bordo.
Delle quattro poltrone della cabina ho potuto sfruttarne 3, diciamo che avrei potuto usarle tutte ma non ho avuto la necessità.
La mia poltrona doveva essere la 1L, lato destro dell’aereo.
Di fatto è stata la mia poltrona principale, quella che ho trasformato nel mio ufficio durante tutto il volo e che mi ha ospitato durante le fasi di rullaggio, decollo e atterraggio.
L’assistente dedicata ai passeggeri di questa cabina, senza chiedermi nulla, mi ha poi apparecchiato per il pranzo nella poltrona vicina, cosa che avevo letto viene fatta spesso quando ci sono poltrone libere.
Allo stesso modo ha allestito a camera da letto la poltrona 1A, dalla parte opposta alla mia. Per certi aspetti sembrava di essere in un appartamento, con le stanze e i vari servizi. Essendo l’unico passeggero ho avuto anche il mio bagno privato, non male per un volo di 12 ore.
Cucina e cantina tutta per me
Ma a rendere il tutto più speciale c’è stata anche la parte gourmet del volo. Ero l’unico passeggero e ho potuto quindi ordinare tutto quello che volevo dallo speciale menu, perchè Air France mette a disposizione una opzione per ogni piatto per ogni passeggero, onde evitare di rimanere “senza” se tutti decidono di prendere la stessa pietanza.
Così dal caviale, allo spuntino prima dell’atterraggio ho potuto fare anche un viaggio gastronomico assaporando 10 diverse piatti, e non un’unica scelta.
Fino al dolce, dove non sapendo cosa scegliere ho optato per assaggiarli tutti.
Inoltre ho potuto fare anche un percorso di wine-tasting, dato che su proposta dell’assistente di volo, ho assaggiato molte delle bottiglie di vino presenti a bordo, dallo champagne ai vini più corposi.
In conclusione
Già prima di salire a bordo ero contento, perchè avevo ottenuto un biglietto ad un prezzo 7 volte più basso rispetto al prezzo di listino, ma quando ho realizzato che nessun altro passeggero ha optato per fare un salto dalla business a La Premiere ho immaginato che sarebbe stato ancora più unico e irripetibile. A far saltare il banco poi ci ha pensato Geraldine, l’assistente di cabina, che per 12 ore mi ha coccolato come non mi capiterà mai più nella vita a bordo di un aereo.