La storia del Concorde: un’innovazione nata troppo presto. Ecco dove sono gli esemplari e come visitarli
Tutti gli appassionati di aviazione conoscono benissimo la sua storia, oggi vogliamo ripercorrerla assieme, dando uno sguardo a tutte le […]
Tutti gli appassionati di aviazione conoscono benissimo la sua storia, oggi vogliamo ripercorrerla assieme, dando uno sguardo a tutte le curiosità e caratteristiche dell’aereo supersonico che ha segnato la storia: il Concorde.
In questo articolo:
Quest’anno saranno 20 gli anni dal suo ritiro nel 2003, una storia che inizia con i primi test con i primi voli verso la fine degli anni 60 ed inizi 70 quando raggiunse per la prima volta Mach 2, ovvero 2 volte la velocità del suono. Il suo rivale fu l’aereo supersonico russo Tupolev Tu-144, gli unici 2 aerei supersonici commerciali mai realizzati.
Entrò ufficialmente in servizio nel 1976 e fu adottato principalmente da 2 compagnie aeree, ovvero Air France e British Airways, degli unici 2 stati che alla fine si sono impegnati a portare a termine il progetto iniziale.
Un po’ di storia
Il Concorde era stato progettato con tecnologie sbalorditive per l’epoca, stiamo parlando di 50 anni fa, aveva 4 motori Olympus 593 prodotti dalla Rolls Royce con la francese Snecma. Il muso era molto lungo ed a punta, per una migliore aerodinamicità, ma questo creava problemi alla visione in partenza ed atterraggio ai piloti, per questo motivo si progettò un cono del muso inclinabile verso il basso, una delle caratteristiche che ricordano tutti.
Inizialmente erano previste 500 unità ma dati i costi di produzione esorbitanti vennero prodotti solo 20 Concorde, anche i costi di gestione erano altissimi, la stima della manutenzione era di circa 18/20 ore per ogni ora di volo (gli aerei normali 2 ore), il costo per ogni ora di volo superava i 150.000€ di cui la metà di manutenzione.
Anche il consumo di carburante era incredibile, circa 17 litri per passeggero per ogni 100km, tutto ciò premeva sui prezzi dei biglietti che erano 3 volte quelli di una Prima Classe qualunque, insomma il Concorde era solo una roba per VIP o ricchi businessman che avevano la necessità di andare da un capo all’altro del mondo nel minor tempo possibile, non per tutti.
Le rotte del Concorde
I primi voli iniziarono nel ’76 e le rotte erano Londra-Bahrein e Parigi-Rio de Janeiro, successivamente vennero attivate altre rotte come Londra-New York, Parigi-New York. Con un volo tradizionale dell’epoca la tratta New York-Parigi durava circa 7 ore, il Concorde la percorreva nella metà del tempo.
Seguirono altre rotte in giro per il mondo, un Concorde di Air France venne anche utilizzato spesso per voli presidenziali in Francia. A bordo il Concorde in realtà non era un aereo lussuoso, si potrebbe dire che somigliava ad una Premium Economy di ora, non c’era intrattenimento, niente sedili ribaltabili a letto, cappelliere strette ed altezza di 1 metro e 80.
Tutto ciò per ridurre gli spazi ed il peso, aumentando l’efficienza, il Concorde poteva permettersi queste “scomodità” principalmente perché i tempi di volo erano notevolmente brevi. Non mancavano però i cibi di classe e bevande costose.
Curiosità sul Concorde

Credits: Dublin Visit Picture – Carl Ford – concordesst.com
Le livree particolari degli aerei sono sempre esistite, spesso e volentieri trovate pubblicitarie o campagne di sensibilizzazione. Nulla di strano se anche il Concorde si prestò ad una di queste campagne di marketing direte voi.. ed invece a volte la fisica si mette in mezzo rovinando il piano da 500 milioni di dollari di Pepsi.
Tutti sappiamo che gli aerei sono bianchi o comunque di colore chiaro, per svariati motivi ma principalmente per riflettere i raggi del sole e perché la pittura bianca costa meno di quella colorata. Negli aerei “normali” dipingerne qualcuno di altri colori è normale, ogni tanto spendere qualche soldi in pubblicità ci sta.
Sul Concorde però questo era un problema e se ne accorsero ben presto, quanto la Pepsi fece colorare di blu un Concorde che, a causa del colore scuro, non riusciva a disperdere il calore uniformemente e quindi non riusciva a raggiungere la velocità di Mach 2.02, rimanendo fermo a 1.70.
Un’altra curiosità riguarda il peso dei passeggeri, nei voli in direzione Est, grazie all’elevata velocità, la forza centrifuga e la rotazione terrestre, i passeggeri “dimagrivano” dell’1% del loro peso. Quando il Concorde viaggiava verso Ovest i passeggeri “ingrassavano” dello 0,03% del loro peso perché le forze erano opposte.
Curiosità invece sullo slogan di British Airways “Arrivare prima di partire”, la frase si riferisce al fatto che nei voli transatlantici verso occidente capitava che l’orario della destinazione fosse antecedente all’orario di partenza, per via dei fusi orari e dei tempi di percorrenza, ci abbiamo anche fatto un’articolo a riguardo.
L’incidente del Concorde

Credits: Toshihiko Sato
Purtroppo il 25 luglio del 2000 il Concorde macchiò irrimediabilmente la sua carriera con un grave incidente che costò la vita a tutti e 100 i passeggeri, 9 membri dell’equipaggio e 4 persone a terra.
L’incidente avvenne all’Aeroporto Charles de Gaulle e fu causato da una striscia di titanio di 43 centimetri persa dal volo che era precedentemente decollato su quella pista, la barra squarciò lo pneumatico che finì sul carrello tranciando i cavi che causarono la perforazione del serbatoio e la conseguente fuoriuscita di carburante che causò un incendio indomabile.
Ormai i piloti avevano raggiunto la velocità critica di decollo e furono costretti a salire in volo e deviare verso l’aeroporto vicino di Parigi-Le Bourget ma non ci arrivarono mai perché le complicazioni ormai erano critiche ed il Concorde cadde sull’hotel Les Relais Bleus di Gonesse vicino all’aeroporto.
Anche se l’incidente non fu la causa principale del ritiro del Concorde sicuramente contribuì al pensionamento, insieme al successivo attacco alle torri gemelle l’anno dopo che creò una crisi nell’aviazione.
Dove sono i Concorde e come visitarli
Dopo il ritiro dei Concorde gli aerei non furono dismessi come succede agli aerei che vanno in pensione, almeno non tutti, ma si possono trovare in giro ed alcuni si possono anche visitare, tranne 1 che è stato cannibalizzato per parti di ricambio ma la fusoliera si può vedere a Le Bourget in Francia.
Ecco dove sono i Concorde:
- Museo aerospaziale, Le Bourget, Francia (2 Concorde)
- Fleet Air Arm Museum, Yeovilton, Inghilterra
- Imperial War Museum, Duxford, Inghilterra
- Musée Delta, Aeroporto di Orly, Parigi
- Stabilimento Airbus, Tolosa, Francia (2 Concorde)
- Brooklands Museum, Weybridge, Surrey, Inghilterra
- Manchester Airport Viewing Park, Inghilterra (Il primo concorde consegnato a British Airways)
- Centro Steven F. Udvar-Hazy dello Smithsonian National Air and Space Museum, Chantilly, Virginia, USA (vicino a Washington, DC)
- National Museum of Flight, East Lothian, Scozia
- Sinsheim Auto & Technik Museum, Germania
- Aeroporto di Heathrow, Londra, Inghilterra
- Intrepid Sea-Air-Space Museum (presso la portaerei USS Intrepid), New York, USA
- Grantley Adams International Airport, Barbados
- Museum of Flight, Seattle, USA
- Aeroporto Paris-Charles de Gaulle, Parigi
- Aeroporto Filton, Bristol, Inghilterra
Nel Museo dell’Aviazione di Hermeskeil, vicino a Trier, in Germania si trova una replica in legno in scala 1:1 che ospita il ristorante del museo.
Ci sarà mai un discendente del Concorde?
Ebbene si, il progetto è già ben avviato e ne abbiamo parlato diverse volte qui su The Flight Club! L’azienda si chiama Boom Supersonic e vuole riportare alla ribalta il concetto di Concorde con il suo Boom Overture ma in maniera più efficiente e sostenibile.
Forse per il Concorde era ancora presto per la tecnologia dell’epoca ma ha sicuramente segnato una pagina importante nella storia dell’aviazione civile. Chissà se Boom Supersonic riuscirà nella sua impresa!
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