I benefit migliori dello status Gold di British Airways? sono quelli non scritti
Come ho avuto modo di scrivere più volte possiedo, guadagnati sul campo, gli status in tutte le principali alleanze e […]
Come ho avuto modo di scrivere più volte possiedo, guadagnati sul campo, gli status in tutte le principali alleanze e ho anche qualche “doppione”. Ogni programma ha scadenze differenti e ho già il polso come andrà a finire il mio anno da frequent flyer. Chi mi segue su App in the Air vede che sono a quota 80 voli e dovrei chiudere l’anno toccando il mio record assoluto di oltre 130 voli.
In questo articolo:
Tra tutti gli status che possiedo ce ne sono due che cerco di difendere a tutti i costi: la tessera Platinum nel programma Flying Blue e il Gold nell’executive club di British Airways. E oggi voglio parlare delle chicche “segrete” di questo programma e dei benefit che mi fanno fare carte false per mantenerlo.
Come ottenere il livello Gold nell’Executive club
Quello che mi piace di questo programma è la matematica certezza con cui si può calcolare quanti e quali voli servono per ottenere lo status. Ogni volo a seconda della durata e della classe permette all’iscritto di maturare un numero fisso di punti qualificanti. Non importa se si è preso una tariffa ultra basic o flex, i punti tier sempre quelli sono.
Se un volo in economy da Milano a Madrid fa accumulare un minimo di 5 punti, la stessa tratta in business di punti ne genera 40. La scadenza del periodo di qualificazione è quella in cui si festeggia l’anniversario di registrazione (nel mio caso inizio settembre). Quest’anno il traguardo del rinnovo lo taglierò ad inizio agosto, quasi all’ultimo, ma già adesso ho in tasca virtualmente 1000 dei 1500 punti necessari al rinnovo nel 2024, semplice e chiaro, come è giusto che sia.
I benefit che mi spingono a volere il rinnovo
Questo è uno dei pochi status che cambia la vita, anche a chi viaggia in business class, e il motivo è che questa tessera apre le porte delle lounge di prima classe, dove non si entra con il semplice biglietto di biz.
Però le chicche sono altre e stranamente sono dei benefit che non sono inseriti nella lista ufficiale, ma che si trovano tra le righe del regolamento o si tramandano tra iscritto ed iscritto e sono principalmente due:
- Quando voli in economy il posto vicino resta libero, fino a quando l’aereo non raggiunge un certo livello di occupazione.
- Il soft landing, o la decrescita felice, che permette di non passare dalle stelle alle stalle, ma di mantenere come minimo il livello Silver se si manca il rinnovo dello status gold, anche se non si vola per un anno intero
Ci sono poi i benefit previsti dallo status e la mia graduatoria personale è la seguente:
- Accesso alle lounge di first di tutti i vettori oneWorld, anche se la Concorde Room resta fuori dalla portata di questo status
- I benefit del bagaglio extra (32kg) e la scelta del posto gratuita si estendono a tutti i passeggeri nella medesima prenotazione
- Bonus del 100% Avios su tutti i voli British Airways, Iberia, American Airlines e Japan Airlines, e del 25% su Finnair
- Scegliere il posto gratis per un passeggero, sullo stesso volo ma non nella stessa prenotazione
In conclusione
La caccia allo status è una questione personale e ribadisco che per chi vola poco o solo in business non ha alcun senso. Al contrario se si vola tanto, in economy, ha un impatto economico e di qualità del viaggio che alla fine dell’anno giustifica l’investimento. Dall’Italia i benefit non sono molti, ma se si vola spesso su LHR allora il discorso cambia e parecchio.
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