Recensione Al Mourjan “The Garden”, la nuova lounge business di Qatar è qualcosa di pazzesco
Quando recensiamo su TFC cerchiamo di tenere sempre a mente il contesto e gli standard. Se negli hotel o a […]
Quando recensiamo su TFC cerchiamo di tenere sempre a mente il contesto e gli standard. Se negli hotel o a bordo degli aerei è più facile, quando si tratta di lounge tutto diventa più complicato. Non sarebbe giusto usare lo steso metro di giudizio quando si valuta la “Piemonte Lounge” dell’aeroporto di Torino con la lounge Marhaba di Dubai. Oppure la lounge ufficiale di una compagnia con quella indipendente in un aeroporto secondario.
In questo articolo:
E’ come al mercato quando si confronta il prezzo della frutta, se si vogliono comprare delle mele si cercherà quella con il rapporto prezzo qualità migliore, e non si farà un paragone con il prezzo delle pere.
Qatar è di una altra categoria
Ho visitato le lounge di tutti i vettori medio orientali, QR, EK ed EY e non c’è proprio partita. A dire il vero tra quello che offre Qatar a Doha non credo ci sia partita con nessun altro vettore al mondo.
Non solo a Doha le lounge sono tutte esagerate nelle dimensioni, ma sono anche belle da vivere. Cosa che, ad esempio Emirates, non riesce a fare nelle sue due lounge di Dubai, grandi tanto quanto l’intero terminal 3, ma troppo poco belle e ferme ad una “eleganza” oramai vecchia e non più in linea con i tempi.
Location
Questa lounge corre lungo quasi il 50% dell’Orchard, ovvero la piccola foresta che è stata piantata sotto la cupola di vetro e acciaio nella nuova area dell’aeroporto della capitale del Qatar lo scorso anno. L’accesso agli ascensori che portano in questa lounge è presidiato, come in tutte le altre sale d’attesa dell’aeroporto.
Scansionato il biglietto si ha accesso al piano “nobile”
Accesso
La politica di Qatar a Doha, e non solo, è diversa da quasi tutte le altre compagnie aeree mondiali, Qatar premia il biglietto non lo status. Questo vuol dire che a differenza di quello che fanno Lufthansa, Swiss, Emirates, British, American Airlines e altri vettori che hanno lounge di più livelli, non premia in base alla fedeltà, ma solo in base al biglietto.
Questo vuol dire che in questa lounge si entra solo ed unicamente con un titolo i viaggio di business class, di una qualsiasi compagnia oneWorld.
La lounge
La lounge ha aperto i battenti a questa primavera e ad oggi non è ancora completamente attiva al 100%. Mancano ancora palestra e SPA per essere in servizio al 100%.
La piazza davanti alla reception si affaccia sul Rooftop dello store di Louis Vuitton, qui la compagnia aerea in collaborazione con la maison francese ha realizzato un ristorante ultra riservato. Qui è possibile pranzare solo se si possiede il livello platinum o gold nel Privilegi Club, il frequent flyer proprietario di QR.
Svoltando a destra si entrerà nella sezione food, dalla parte opposta c’è la sezione relax della lounge.
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Come detto a breve ci sarà una palestra aperta ed una SPA aperte H24, ci sarà anche una sala in collaborazione con Dior per i trattamenti estetici, anche questa dovrebbe essere operativa a giorni. C’è una piccola kids room, evidentemente non ci sono molti bambini che viaggiano in business, o a Qatar non importava coccolarli. C’è ovviamente una stanza dedicata alla preghiera e delle zone più tranquille.
Tutta la lounge ha una vista pazzesca sull’Orchard, da ogni angolo un panorama differente, una pianta diversa e uno scorcio, mai visto prima. Diciamo che stare seduti davanti alla balaustra ad osservare come la vita scorra veloce ai piani sottostanti è una delle cose che mi sono diverto a fare durante la mia lunga permanenza.
Il ristorante
Credo sia riduttivo chiamarlo ristorante dato che è enorme, potrebbe tranquillamente ospitare 500 se non più commensali contemporaneamente. Anche nella Al Mourjan originale il ristorante è grande, ma qui siamo ad un livello molto più alto.
Ci sono i sushi man che preparano piattini a nastro continuo, c’è un buffet che potrebbe sfamare i passeggeri di una nave da crociera, e poi c’è un menù per ordinare piatti preparati al momento.
Ovviamente tutto gratis e tutto di buona qualità. E’ scontato ma oltre alla cucina c’è un altrettanto bancone del bar fornito di ogni cosa e baristi pronti ad esaudire ogni desiderio dell’ospite.
L’area relax
Dalla parte opposta c’è l’area relax, ci sono sedie e poltrone di ogni tipo. Posizionate diversamente e con viste differenti, insomma si può perdere 20 minuti a cercare il posto preferito.
Secondo me i posti preferiti sono delle poltrone che mi hanno ricordato le sdraio del nord europa, posizionate davanti alla balaustra con vista giardino.
Tutto è perfettamente ordinato, allineato, lucido. Non c’è nulla fuori posto e nel caso ci resta meno di un minuto perché gli inservienti sono ovunque.
Al centro dell’area relax c’è una piscina, non dove fare il bagno, ma l’acqua è un elemento costante della Al Mourjan e anche qui ha una funzione decorativa e non solo, sedersi sulla riva di questo “fiume” lungo 50metri è rilassante e bello. QR ha pensato a tutto: tavolini con la ricarica a induzione integrata e prese di corrente multiple in ogni postazione (o quasi).
Se si vuole stare un filino isolati ci sono delle poltrone più protette, ma non c’è alcuna Nap room e non ci sono nemmeno dei phonebooth dove lavorare in tranquillità. C’è però una zona business, decisamente inferiore a quella che si ha a disposizione della sala ubicata dalla parte opposta dell’aeroporto.
Cosa manca in questa lounge
Bella, bellissima, ma c’è una cosa che accomuna Emirates e Qatar nelle lounge. Hanno pensato di più alla sostanza tralasciando la fantasia, l’effetto wow.
L’arredamento è elegante, ma non moderno. E’ come quando si entra in un St Regis e lo si confronta ad un W Hotel. Sembra arrivare da una epoca passata, pensato per un viaggiatore che oggi non è più solo il business man in giacca e cravatta che fuma la sigaretta con il bocchino.
Non c’è nulla, a parte la vista e le dimensioni che facciano dire wow, voglio tornarci. La sensazione che ti lascia la Clubhouse di Virgin Atlantic, o la lounge al terminal 2F di Air France a Parigi, o anche il nuovo SkyClub di Los Angeles con una terrazza vista pista da paura e i chioschetti dello street food. Non c’è un tavolo da biliardo, o una sala cinema. Non c’è una zona dove isolarsi e schiacciare un pisolino.
In conclusione
Non vorrei essere frainteso, la lounge è bellissima, ma è la vista sull’orchard a fare la differenza, senza di questa sarebbero due immensi open space con un ristorante e un buffet di livello
Pro
- Location
- Vista
Contro
- Manca quel qualcosa in più nei servizi