The Peninsula Manila, grandeur ed opulenza con gli addobbi di Natale a metà settembre
Una delle critiche che mi viene fatta molto spesso, nelle recensioni degli hotel, è di essere orientato unicamente a strutture […]
Una delle critiche che mi viene fatta molto spesso, nelle recensioni degli hotel, è di essere orientato unicamente a strutture della famiglia Marriott o Hilton, ed è vero. Essendo l’unico viaggiatore frequente nel team di TFC mi concentro sulle mie due catene di riferimento, ma ho promesso che nel 2024 farò il nomade cercando di provare anche hotel di altri gruppi.
In questo articolo:
Ho così deciso di iniziare da subito prenotando, in occasione del mio viaggio a Manila, una delle strutture storiche della capitale delle Filippine e uno degli hotel più lussuosi della città: The Peninsula, per il locals semplicemente “The Pen”.
Prenotazione
Ho prenotato tramite il portale viaggi di American Express, il motivo è che questo hotel è parte della collezione Fine Hotels & Resorts e quindi era il modo perfetto per massimizzare i benefit, ottenere il massimo spendendo il minimo.
Il costo della camera Deluxe per una notte è stato di 212 euro, nemmeno un prezzo esagerato per un hotel 5 stelle, e decisamente più conveniente rispetto all’altra opzione FH+R, lo Shangri-Là che costava più del triplo. Ho deciso di usare anche il voucher da 150€ compreso nella quota annuale della Amex Platino per scontare la prenotazione e alla fine quindi una notte mi è costata 62€
I benefit in questo hotel sono i soliti, solo che non viene riconosciuto il credito da 100$ da spendere in struttura, ma si ricevono 1h di massaggio gratis per due persone che diventano due massaggi da 1h per una persona se si viaggia da soli.
Oltre a questo gli ospiti ricevono anche l’accesso alla Club Lounge dell’hotel, cosa non scontata e che non avviene in strutture simili in giro per il mondo, tradotto si mangia e si beve gratis a tutte le ore del giorno fino a tarda sera.
Location
Se non sei mai stato a Manila devi sapere che è una città enorme, composta da un insieme di quartieri, grandi ciascuno più di Milano, e spostarsi da un luogo all’altro costa ore di traffico e stress. Per questo bisogna scegliere l’hotel in base a quello che si deve fare/vedere e non in base al prezzo della stanza.
Nel mio caso ho scelto Makati perchè era vicino ai due luoghi dove avevo degli appuntamenti. Un quartiere storico della capitale, uno dei più anziani e che ha una strada enorme che lo attraversa. Prima questa strada era la pista di atterraggio dell’aeroporto cittadino e l’ex torre di controllo/zona imbarchi è oggi un ristorante ed un rooftop bar alla moda. (Grazie a Michele per la scoperta).
Check-in
L’incubo del traffico domenica 17 settembre, la data della mia visita, non si è materializzato. Sono atterrato all’aeroporto alle 6.30 e alle 7.15 ero già in stanza.
Si alle 7 della mattina, al mio arrivo l’addetto mi ha informato che avevo ricevuto un upgrade in suite, ma che la stanza sarebbe stata pronta non prima delle 12. Ho chiesto quindi se mi potevano dare la camera prenotata, ma subito. Detto fatto, certo ho rinunciato all’upgrade previsto tra i benefit delle prenotazioni Fine Hotels and Resorts, ma per una notte e da solo mi serviva giusto un letto e una doccia.
La stanza
L’hotel ha i suoi anni e lo si vede, diciamo che è una anziano Gentlemen abituato all’alta società. Si percepisce che è stato concepito negli anni 80, soprattutto nelle stanze che probabilmente avrebbero bisogno di una rinfrescata.
Non dico che siano vecchie, vissute o brutte. dico solo che nel 2023 le camere a questi livelli di categoria e di brand sono migliori, anche se è una costante che ho visto anche in hotel simili come il Mandarin Oriental di Kuala Lumpur o il St. Regis di Singapore.
Rinnovare una cattedrale del genere è un investimento da milioni e milioni di dollari, non noccioline.
La camera ha tutto quello che ci si aspetta da una stanza base in una struttura di questo livello, letto king e tanto spazio. Spazio che qui viene riempito con un mobile bar che nasconde al suo interno di tutto.
Una scrivania lunga 2 metri, una poltrona sotto la grande finestra. Finestra che si affaccia sullo skyline di Manila, o forse sarebbe meglio dire uno dei tanti Skyline della capitale filippina.
Anche il bagno è grande, con vasca e doccia, tutto in marmo e tutto senza plastica. Ma tubetti in alluminio e amenities in bambù. Per gli amanti della privacy (e i timidi) non ci sono finestre o porte sulla stanza, come va tanto di moda oggi.
La camera è tutta gestita in domotica, e si vede che quando era stata installata era lo stato dell’arte, oggi è come confrontare un iPhone 15 con uno Star Tac (se hai meno di 35 anni, cerca su google immagini per capire cosa intendo).
Qui il dettaglio di tutto quello che si trova in stanza, impossibile morire di sete e nel caso si debbano archiviare dei documenti c’è anche la pinzatrice.
Il ripasso della stanza a tardo pomeriggio è una usanza che va scomparendo, anche nei 5 stelle. Qui invece è fatto alla vecchia maniera. Letto preparato, bottiglia d’acqua e cestello del ghiaccio pieno, ciabattine pronte ai lati del letto. Chapeaux.
La struttura
Il piano terra è qualcosa di spaziale, sembra di entrare in un palazzo reale, due scaloni in marmo circondano la reception e portano al piano dei ricevimenti.
Qui c’è una isola apposita per le orchestre che tutte le sere si alternano a suonare per allietare gli ospiti dei diversi ristoranti.
Il piano terra ospita 4 diversi ristoranti, oltre al bar dell’hotel. Io da bravo barbone/scroccone ho gozzovigliato gratuitamente in lounge, ma mi è stato confermato che la proposta gastronomica dei diversi ristoranti è di altissima qualità.
Anche l’esterno è molto di impatto tra fontane, statue e le classiche jeep trasformate in bus che qui si chiamano jeepney.
La lounge
Normalmente non avrei avuto accesso alla club lounge, ma è uno dei benefit che l’hotel include nelle prenotazioni FH+R.
Certo non darà i 100$ di creidto da spendere, ma a conti fatti qui il risparmio è decisamente maggiore, perchè con la possibilità di fare colazione (ma quella sarebbe comunque inclusa) merenda per il the del pomeriggio e cena con gli evening cocktail il risparmio è notevolmente più alto.
La sala si trova al terzo piano dell’hotel ed è una terrazza che si affaccia sulla piazza centrale dell’hotel con una vista spettacolare su tutto quello che accade sotto, una di quelle situazioni dove ti viene in mente il vecchio spot della Rai: “Un abbonato ha sempre un posto in prima fila”
Io ho cenato in attesa di uscire con alcuni amici, c’era praticamente di tutto. Il barman per i cocktail, oppure vino e champagne. Dal sushi alle ostriche, dai sapori locali alla postazione di show cooking con gli chef disponbili a preparare diversi piatti espressi, io ho optato per del salmone.
Piscina e palestra
Nella parte esterna un piccolo parco nasconde una pagoda con all’interno il ristorante orientale dell’hotel. Qui c’è anche la piscina, decisamente piccola e poco wow per un hotel di queste dimensioni.
Da qui si accede anche alla palestra e alla SPA, io sono entrato solo per prenotare i due trattamenti omaggio compresi nella prenotazione, la cosa più simpatica è che viene proposto, e così ho fatto, di avere i trattamenti direttamente in stanza senza alcun costo aggiuntivo.
Food & Beverage
Come detto ci sono tantissimi ristoranti dentro questo hotel tutti con una cucina differente. La location principale è quella dove viene proposta la colazione, e la sera si trasforma in un buffet all you can eat a disposizione di ospiti e visitatori esterni.
Nel centro della hall c’è un bar che funge anche da ristorante, ci sono poi altri 3 ristoranti sparsi per l’hotel oltre al pool bar nella zona esterna.
Della lounge ho detto l’altro test è stata la colazione. Classico buffet, elegante, con diverse stazioni dove gli chef preparano piatti local come i noodles, le uova a piacere, e altre prelibatezze locali.
C’è anche l’addetto alle noci di cocco, che a richiesta ne prepara una per ogni ospite.
Se l’occhio è rimasto soddisfatto lo stesso non posso dire della pancia. Livello dei prodotti decisamente più basso di quello offerto in lounge la sera prima, nulla di male, ma mi aspettavo molto di più. Anche perchè il termine di paragone non è solo le 5 stelle, ma le colazioni in Asia in generale. Mi aspettavo come minimo una carta da cui scegliere piatti speciali come l’aragosta e il caviale del St Regis di Singapore.
In conclusione
Le prenotazioni FH+R sono uno dei motivi principali per cui sono cliente American Express Platino, con due/tre soggiorni all’anno in strutture come queste, che sono anche in Italia e nel resto d’Europa, mi ripago tranquillamente il canone della carta e vengo trattato come un VIP anche se sotto sotto sono solo un barbone scroccone. Ah dimenticavo, era settembre ma qui sono pazzi per il Natale così c’erano già tutte le decorazioni e le musichette e stavano per installare l’albero.
Pro
- La hall
- La lounge
- I massaggi in camera
Contro
- La stanza
- La colazione
- La piscina