Dormire al St. Regis di Pechino a meno di 65€ è stata davvero una ottima decisione
Nove viaggi su dieci che racconto qui su TFC sono viaggi di lavoro, o sarebbe meglio chiamarli viaggi per recensire. […]
Nove viaggi su dieci che racconto qui su TFC sono viaggi di lavoro, o sarebbe meglio chiamarli viaggi per recensire. Si perchè lo ricordo a tutti i lettori, io sono Matteo Rainisio e questo sito è, tra le altre attività, il mio lavoro.
In questo articolo:
Quando mi capita di volare in un posto dove non sono mai stato cerco sempre di puntare su una struttura alberghiera che mi garantisca un soggiorno confortevole, ma che soprattutto possa essere interessante per i lettori di TFC in futuro.
Questo di Pechino è il classico esempio di viaggio “non preparato a tavolino”, la mia prima volta nella capitale della Cina e per questo ho scelto il St. Regis, una garanzia in termini di prodotto dato che è una delle insegne della famiglia Marriott tra le più esclusive e lussuose. Non sapendo dove dormire, non conoscendo la città e non avendo tempo di studiare, ho scelto questa struttura perchè, come tutti gli hotel extra lusso, sapevo sarei stato in una location perfetta e così è stato.
La prenotazione
Essendo una cacciatore di status nel programma fedeltà Bonvoy di Marriott avrei dovuto, come ripeto sempre, prenotare tramite la app, ma prima faccio sempre un rapido check su Fine Hotels + Resorts per vedere se ha qualcosa da offrire e questa volta ho fatto bingo. Questo è un vantaggio esclusivo per i clienti American Express Platino che ha la particolarità di dare tantissimi benefit all’ospite e di mantenere intatti anche quelli legati all’accumulo punti e allo status.
Ho così beccato la possibilità di prenotare questo 5 stelle a 163€. Un prezzo davvero spettacolare per questa categoria di hotel, ma la cosa migliore è che grazie a FHR avrei avuto dei vantaggi non compresi nel mio status Titanium Elite. Nello specifico l’early check-in garantito alle 12, ma soprattutto 100$ di credito da usare in hotel e la colazione gratuita.
Avendo inserito i dettagli della mia tessera in fase di prenotazione, la stessa è regolarmente apparsa anche sulla mia app Marriott poche ore dopo.
Spesso mi viene chiesto “Ma siamo sicuri che mi accreditano i punti?” la risposta è si al 101%
Location
Come detto non conoscendo minimamente Pechino sono andato letteralmente alla cieca, fidandomi della mia esperienza di viaggiatore frequente, e devo dire che non ho sbagliato.
L’hotel si trova in una zona davvero spettacolare per muoversi verso le destinazioni più iconiche della città.
Ha una fermata della metro a 5 minuti, è in una zona piena di ambasciate e a piedi ho raggiunto il Tempio del Sole e il cuore della nuova Downtown dove ci sono i nuovi grattacieli, compreso quello più alto della città e palazzi unici come la sede della TV di Stato.
A piedi però è anche possibile, se vi piace camminare come a me, piazza Tienamen e la città segreta.
Il costo del viaggio dall’aeroporto di Pechino Capital è durato una 40ina di minuti e mi è costato meno di 100 yuan.
Check-in
Sono arrivato pochi minuti dopo le 13, la hall era deserta, con una sola addetta presente.
Ho consegnato il mio passaporto e ho subito avuto la sensazione che non avrei avuto il classico caldo benvenuto. L’addetta ha faticato non poco a svolgere le varie attività, incastrandosi poi sulla mancanza del visto sul mio passaporto.
Fortunatamente è intervenuta una manager e le cose sono migliorate. Probabilmente la barriera linguistica ha giocato un ruolo importante, ma in un 5 stelle internazionale mi aspetto personale che parli inglese, ma non era così.
Nessun tipo di benvenuto, niente lettera che spiegava i benefit e le regole dell’hotel. Se non avessi chiesto non avrei, ad esempio scoperto, che il credito non sarebbe stato utilizzabile nel ristorante Giapponese presente in hotel.
La camera
Aperta la porta della mia stanza ho capito che avevo ottenuto un upgrade in suite. Qui giocano due fattori: la prenotazione FHR che comprende un upgrade di stanza e lo status che come Titanium mi permette di sperare nella migliore camera disponibile, avrei anche potuto giocarmi un credito per averlo garantito, ma ho preferito vedere come andava ed è andata bene.
La mia stanza era al 18° piano, la numero 1803. Nell’ingresso è presente la zona bar e un mobile molto bello.
C’è poi un salottino con schermo tv, poltrone e scrivania da lavoro.
Un setup di quelli che si sognano di avere a casa, compresa la sedia da ufficio, un modello che costa oltre 800€.
La camera da letto ha il solito letto king size, con un topper ed un piumino che sembrano farti dormire su una nuvola. In stanza una seconda mega tv e gli interruttori per spegnere tutte le luci, ma proprio tutte.
Antibagno con cabina armadio e zona trucco e parrucco.
Infine bagno in marmo con vasca, doccia e tavoletta giapponese.
Oltre ad una ricchissima dotazione di saponette, sali da bagno e una ricca selezione di prodotti per l’igiene personale.
Io ho lavorato alla scrivania e non mi posso assolutamente lamentare della location e di tutti i piccoli servizi connessi.
La camera è ferma agli anni 80, forse solo la TV e le lampadine sono più moderne.
Ad esempio nello specchio del bagno è nascosta una terza tv, ma deve essere KO visto che non c’è il telecomando e non ho trovato altro modo di accenderla.
La mia stanza, ma credo come il 99% delle camere a Pechino, non aveva vista. O mglio la vista era sul giardino e la piscina coperta dell’hotel.
In camera ho avvertito la stessa mancanza di calore della reception. Niente biglietto di benvenuto, niente regalino o piattino con prodotti locali. Certo adesso starai pensando “Hey Barbone, ma cosa pretendi”, ma il punto è che è parte della ricompensa per la fedeltà, delle piccole/grandi attenzioni a cui ci si abitua e che fanno piacere.
La lounge
Al 18° piano c’è la executive lounge, non sono molti i St. Regis che hanno la lounge, ma anche in questo caso mi è sembrata una forzatura.
La sala è carina ed è forse il punto più panoramico dell’hotel.
Ma credo di non aver mai trovato una business lounge dove mi fanno pagare per stampare un foglio, o per scansionare un documento.
Anche gli appuntamenti sono ridotti, come l’apertura. Di giorno c’è giusto della frutta e qualche bevanda, la sera l’aperitivo chiude (con puntualità svizzera) alle 19.30, mai visto una chiusura così presto in nessuna lounge in nessun angolo del mondo.
L’hotel
Il marmo e l’oro sono protagonisti degli spazi pubblici al piano terra. Appena si entra si viene accolti da un soffitto altissimo con lampadari e scalone in marmo, opulenza anni 80 allo stato puro.
Il lounge bar è carino ed animato soprattutto per il the del pomeriggio. Tutto l’ambiente rappresenta perfettamente lo stile St. Regis, non è il primo hotel di questa insegna che visito e devo dire che ci sono elementi di stile inconfondibili, anche se come detto altre volte non è questa la tipologia di lusso che mi piace.
Percorrendo il lungo corridoio (di marmo of course) si arriva al camminamento che collega con la seconda torre.
La seconda torre è un residence privato e i servizi sono quindi tarati per una dimensione diversa rispetto ai soli ospiti dell’hotel.
Qui ci sono la SPA, la piscina e la palestra dell’hotel.
La palestra è grande e molto fornita, tutta attrezzatura Technogym.
La piscina con delle aree idromassaggio è semi olimpionica e ha anche il bagnino, cosa più che rara nelle piscine degli hotel, ma anche in questo caso credo che giochi un ruolo fondamentale la presenza di residenze private.
Food & Beverage
Come detto c’è il bar nella lobby, molto bello. Poi c’è un secondo bar “The Press Corner” che però era chiuso, e un terzo bar al piano sopraelevato della Hall.
Ci sono poi tre ristoranti. Il Giapponese che è esterno all’hotel.
La sala da pranzo principale dove viene servita la colazione la mattina e da mangiare nel resto della giornata e infine un ristorante cinese.
Io ho cenato al cinese, un modo per usare i miei 100$ di credito.
Ero da solo in tutto il ristorante. Mi sono gustato dello Wagyu e dei gamberi cotti con il wok e una birra cinese.
La colazione poi è stata davvero monumentale, a partire dalla sala dove regnava anche qui il marmo.
Cucina a vista e scelta praticamente infinita. Dalla cucina locale ai piatti più occidentali, dalle insalate ai noodle fino ad arrivare a prodotti di panetteria fatti dagli chef dell’hotel al gelato.
Impossibile non uscire ingrassati di 1kg da una offerta del genere.
In conclusione
Un modo perfetto per prendere 3 piccioni con soli 160€. Ho risparmiato sulla cena e sulla colazione, che purtroppo nei St. Regis non è compresa dallo status. Ho accumulato punti bonus membership rewards, punti Marriott Bonvoy e sfruttato anche la promozione doppie notti qualificanti.
A questo prezzo direi che va benissimo, se fosse più caro (probabilmente) ci sono alternative migliori da valutare.
Il tutto solo perchè sono titolare American Express Platino ed uno dei modi coni quali ammortizzo, ogni anno, la quota annuale della carta.
Pro
- Il prezzo
- La colazione
Contro
- E' agè