Il 14 maggio la Grecia riapre al turismo: le condizioni per entrare
Il 14 maggio la Grecia riapre al turismo. Se fino a qualche settimana fa il Governo assicurava che il vaccino […]
Il 14 maggio la Grecia riapre al turismo. Se fino a qualche settimana fa il Governo assicurava che il vaccino non sarebbe stato necessario, il nuovo annuncio va in un’altra direzione. O meglio: il vaccino è una delle condizioni per l’ingresso nel Paese, in alternativa alla presenza (dimostrabile) di anticorpi e al test negativo.
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A dichiararlo è stato Harry Theocharis, ministro del Turismo greco, in un’intervista rilasciata al The Guardian.
Il 14 maggio la Grecia riapre al turismo: le nuove regole
“Puntiamo a riaprire il turismo entro il 14 maggio con regole specifiche e protocolli aggiornati. Fino ad allora, rimuoveremo gradualmente le restrizioni se le condizioni lo consentiranno”, queste le parole di Theocharis.
La Grecia è attualmente impegnata in una corsa contro il tempo per riavviare un settore considerato vitale per l’economia della nazione, ovvero il turismo. E fa parte di quel gruppo di Paesi che chiedono a gran voce l’introduzione di un certificato europeo di vaccinazione per sbloccare i viaggi in vista delle vacanze. Nonostante un’iniziale riluttanza, Bruxelles ha lentamente accettato l’idea. Ad inizio marzo, il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas ha dichiarato che, presumibilmente, il “passaporto sanitario” sarà pronto entro l’estate. Tuttavia, la presidente Ursula von der Leyen ha messo in guardia sui pericoli che si corrono, giuridicamente e tecnicamente, riguardo alla creazione del certificato.
Con queste premesse, il 14 maggio la Grecia riapre al turismo. Lo fa dopo un lungo lockdown iniziato il 7 novembre 2020 e in vigore fino al 16 marzo 2021 (almeno) che ha dato un duro colpo all’economia del Paese. Basti pensare alle restrizioni imposte ai turisti che, al loro arrivo, fino al 22 marzo 2021 devono rispettare un autoisolamento fiduciario di 7 giorni. Un provvedimento che, di fatto, annulla l’attrattività turistica dello Stato.
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Nelle scorse settimane, peraltro, si era parlato di diverse soluzioni alternative. Una su tutte la possibilità di creare “oasi Covid-free”, isole completamente vaccinate e fuori dalle solite rotte turistiche per accogliere i viaggiatori in tutta sicurezza.
La situazione in Europa
La situazione vaccini, in Europa, non è rosea. Solamente l’Inghilterra sembra vicina alla fine, con il 17 maggio 2021 come possibile data di riapertura ai viaggi internazionali. In Spagna, le Canarie sono diventate oggetto di un “esperimento” per viaggi Covid-free grazie all’iniziativa di Alpitour (che ha destinato alcuni suoi villaggi ai viaggiatori Covid-tested). E se in Italia il neopresidente del Consiglio Mario Draghi ha promesso l’implementazione dei voli Covid-tested, dopo i “primi” voli Italia – Stati Uniti, da Assoviaggi arriva l’idea del “Green Pass“.
“Non stiamo parlando di un passaporto vaccinale ma di protocolli comuni tra Paesi per far sì che ci sia mobilità di viaggiatori almeno in ambito europeo. Se io italiano vado in Spagna, avrò le stesse misure dello spagnolo che verrà in Italia, e così ad esempio anche con Francia, Grecia e Germania” ha spiegato Gianni Rebecchi, portavoce nazionale dell’associazione.
Bocciata l’idea di un nuovo Bonus Vacanze. “Bisogna pensare ad un bonus che permetta di spendere in maniera semplice e attraverso detrazione fiscale. Se spendo 2.000 euro per un viaggio in Italia, posso impiegare queste risorse anche in agenzie di viaggio e tour operator”, ha concluso Rebecchi.