Recensione DoubleTree Hilton Trieste, che piacevole scoperta
In occasione del nostro, breve ma intenso, viaggio on the road verso la Lettonia abbiamo visitato questo hotel nel cuore […]
In occasione del nostro, breve ma intenso, viaggio on the road verso la Lettonia abbiamo visitato questo hotel nel cuore della città di Trieste. Una tappa veloce, di una notte, che mi ha permesso di scoprire una struttura che potrebbe appartenere senza problemi alle insegne più esclusive della famiglia Hilton, come quelle del brand Curio.
In questo articolo:
Cinque tappe di questo viaggio e tutte fatte scegliendo hotel dello stesso gruppo per tre motivi:
- Garanzia di uno standard identico ovunque ci si trovi
- Possibilità di sfruttare i privilegi gratuiti per i titolari di American Express Platino
- Massimizzare la raccolta punti e avvicinarmi al livello Diamond grazie ai requisiti dimezzati per il 2021
La prima sosta è stata quindi al DoubleTreee Trieste, il simbolo di questa catena è l’iconico biscotto caldo al cioccolato che viene offerto a tutti gli ospiti al momento del check-in. Questa prassi era stata sospesa causa Covid, ma è stata ripristinata in tutto il mondo, Italia compresa.
La prenotazione e il check-in
Se siete iscritti al programma fedeltà Hilton Honors, sapete benissimo che per sfruttare tutti i privilegi, accumulare punti e salire di livello bisogna prenotare sempre e solo tramite i canali diretti Hilton, ovvero app, sito o chiamata all’hotel. La struttura mette a disposizione degli ospiti anche la funzione di check-in digitale e consente di usare la app come chiave della camera ma anche degli altri spazi comuni, dalla palestra all’ascensore.
Dormire usando i punti in questo hotel ha un costo che parte dai 30k HH, io ho preferito pagare e sfruttare il doppio X2 per accumulare ancora più punti. A conti fatti, abbiamo speso circa 200€ e ho accumulato oltre 9000 punti Hilton Honors.
Al nostro arrivo siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. La reception sembra l’ingresso di un museo, tra scale di marmo e mosaici e una statua gigante.
Pratiche burocratiche sbrigate in pochi minuti, nessun controllo del green pass, e la sorpresa di un upgrade a Junior Suite (a dire il vero non era proprio una sorpresa, ci era già stato comunicato tramite app).
Un aspetto interessante è che l’app permette di scegliere la stanza tra tutte quelle assegnabili. Prima del nostro arrivo, abbiamo quindi optato per una camera al terzo piano con vista frontale, preferendola ad altre stanze che si affacciavano sul cortile interno dell’hotel.
La location
La struttura si trova nel cuore della città a pochi passi dai luoghi simbolo e in una zona a traffico limitato, per questo viene inviata a tutti gli ospiti una mail con le info per parcheggiare nelle vicinanze o usufruire del servizio di car valet che, al costo di 30€, permette di parcheggiare l’auto davanti all’hotel, consegnare le chiavi alla reception e dimenticarsi del parcheggio. L’albergo è all’interno di un palazzo storico, come ricordano le tante targhe di marmo all’ingresso e negli spazi comuni.
La riconversione in hotel ha saputo preservare il bello e valorizzare il moderno in un contesto davvero unico. La scalinata in marmo che conduce dalla reception al primo piano è qualcosa di raro in un hotel di questa categoria, così come l’incredibile salone usato come bar dell’hotel che è aperto a tutti, anche agli ospiti esterni.
La camera
Questa categoria di stanza aveva un costo di circa 60€ in più rispetto alla camera prenotata. A nostra disposizione molto più metri quadri, anche se per essere una vera e propria Junior Suite, ci dovrebbe essere una separazione tra lo “spazio giorno” e la camera da letto vera e propria.
In questo caso, invece, era una grande camera da letto in grado di ospitare senza problemi 3 o 4 persone.
Oltre al salottino subito all’ingresso, era presente anche una seconda zona lavoro. L’unico neo: la mancanza di prese della corrente se non quella vicino al comodino.
Se c’è una cosa che negli hotel della famiglia Hilton non delude (quasi) mai, è la qualità del materasso: il king size è una garanzia sotto ogni aspetto.
Di grandi dimensioni anche il bagno, separato dal resto della stanza anche da un piccolo disimpegno utile per contenere valigie e ogni altro oggetto ingombrante.
Bagno moderno, con doccia walk-in dotata di grande soffione.
Si vede che l’attenzione al dettaglio nella ristrutturazione delle camere è stata massima, anche nel bagno nulla è stato lasciato al caso.
Dotazione standard con i prodotti Hilton, articoli sempre di qualità, spesso li uso in altre strutture quando sono in viaggio. Immancabili anche il ferro e l’asse da stiro per necessità last minute.
I gli iscritti al programma Honors possono usufruire anche di due bottiglie di acqua gratuita in camera, un benefit da non sottovalutare considerando che in alcuni paesi l’acqua costa più della birra. In questo caso ho apprezzato molto la presenza di un frigobar “pieno” (il menù è consultabile tramite la smart-tv della stanza) e non desolatamente vuoto come sempre più spesso accade. Molto rifornito anche l’angolo con macchinetta del caffè, ovviamente Illy visto che siamo a Trieste.
La camera (e l’hotel in genere) è piena di tanti adesivi che spiegano la politica di pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti. Piacevole anche il biglietto di benvenuto che viene lasciato in stanza e che, purtroppo, non è più una cosa che viene fatta in tutte le strutture.
I servizi dell’hotel
Purtroppo la SPA era chiusa per limitazioni legate al Covid, anche se in questo caso penso sia più per una ragione di riduzione dei costi, dato che oramai in Italia è praticamente stato riaperto tutto, con le dovute precauzioni.
Accessibile h24 invece la palestra, attrezzi tutti nuovissimi e made in Italy, non è enorme, ma sono sicuro che è adeguata alle necessità degli ospiti di questo hotel.
Il primo piano dell’hotel ospita il ristorante, il bar e una biblioteca. Certo non si possono aprire gli scaffali, ma è una bellissima location.
Sembra di stare in un museo non in un hotel. Pavimenti in legno e colonne di marmo trasmettono la storia di questo palazzo di inizio 900.
Bar e ristorante
Come detto, al primo piano è presente un bar aperto a tutti gli ospiti. Vale la pena fare un salto per uno spritz dopo una intensa giornata in giro per la città.
La prima colazione viene servita negli spazi adiacenti, ovviamente il modello a buffet è stato adeguato alle nuove normative.
Una addetta si occupa di preparare i piatti richiesti dai clienti, al tavolo presente oramai l’immancabile QRcode che permette di accedere al menù completo della prima colazione.
L’offerta è adeguata al brand DoubleTree, anche se sicuramente ridotta a causa della pandemia.
In conclusione
Questo hotel merita un voto molto alto, la struttura è davvero unica e, come detto, potrebbe tranquillamente essere inserita nelle insegne più prestigiose della famiglia Hilton. Certo, la Junior Suite non era esattamente una vera JS, e per fare il salto verso l’alto serve migliorare la prima colazione, ma tutto il resto è sicuramente da 5 stelle.
Pro
- La location
- Gli spazi comuni
Contro
- La Junior Suite non è esattamente una JS