Singapore, ecco come funziona la Vaccinated Travel Lane per gli italiani [Agg. febbraio 2022]
Questo articolo racconta la mia esperienza a Singapore a fine 2021. Da quel momento ci sono stati molti cambiamenti al […]
Questo articolo racconta la mia esperienza a Singapore a fine 2021. Da quel momento ci sono stati molti cambiamenti al protocollo VTL. Alla fine dell’articolo c’è la versione più recente dei requisiti per entrare se si viaggia dall’Italia. Aggiornata al 17 febbraio.
Sono appena tornato da un viaggio a Singapore, la città Stato asiatica ha riaperto le sue frontiere per gradi grazie al protocollo denominato VTL, Vaccinated Travel Lane, per gli italiani il via libera è scattato il 19 ottobre scorso.
In questo articolo:
La prima cosa da comprendere è che il blocco o il via libera non dipende dal passaporto ,ma dalla storia del viaggiatore. Questo vuol dire che non importa se il viaggiatore ha un passaporto di una nazione che ancora non rientra nei corridoi VTL, bensì è importate dove ha trascorso gli ultimi 14 giorni prima di partire per Singapore. Se si può dimostrare di non essere usciti dalle nazioni VTL, si avrà luce verde per ottenere il pass.
Il protocollo prevede tutta una serie di documenti, dichiarazioni e di moduli da compilare con delle precise scadenze. Inoltre è importante considerare che il volo con il quale si atterrerà a Singapore deve essere effettuato da una compagnia che opera in regime di VTL, mentre quello che parte da Singapore non deve aver alcun requisito specifico.
Per quanto riguarda l’Italia i voli di Singapore Airlines da Milano (diretto) e da Roma (via Copenhagen) rientrano entrambi nella lista, così come i collegamenti dai principali HUB europei. La lista è in continua evoluzione e riflette anche la presenza, o meno, della nazione a cui appartiene il vettore.
Per i possessori di un passaporto italiano non è necessario richiedere il visto, viene infatti riconosciuto un VOA (visa on arrival) che permette un soggiorno massimo di 90 giorni. Una piccola curiosità non viene più timbrato il passaporto, ma inviata una mail con tutte le informazioni del caso.
E’ importante capire che i diversi documenti vanno richiesti in differenti momenti rispetto alla data di arrivo prevista.
Tra i requisiti necessari, oltre al biglietto aereo di un operatore VTL, per poter avviare la richiesta del VTP sono necessari: il certificato di vaccinazione (va benissimo il QR code del green pass italiano) e un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti la data di partenza del volo, se diretto, o del primo volo se con scalo. Viene accettato anche un tampone rapido, e anche in questo caso basta il QR code presente sul green pass.
E’ necessaria inoltre un’assicurazione viaggi che copre ogni imprevisto, compreso quindi un eventuale tampone positivo con obbligo di quarantena e/o assistenza sanitaria a Singapore. Io ho usufruito dell’assicurazione gratuita compresa nella mia quota annuale della American Express Platino, mi è bastato mandare una mail e ho ricevuto il certificato.
I documenti da richiedere
Il primo documento da ottenere è il VTP, ovvero il Vaccineted Travel Pass. Deve essere richiesto entro 7 giorni dalla data di arrivo a Singapore.
E’ possibile prenotare e pagare il test PCR all’arrivo in aeroporto direttamente sul sito ufficiale dello scalo, al costo di 125SGD.
Bisogna poi scaricare la app TraceTogheter e procedere all’attivazione sino al momento in cui la schermata dice di fermarsi e attivare l’applicazione appena passata la dogana in aeroporto.
L’ultimo documento da richiedere è la SG Arrival Card, che va compilata nelle ultime 72 ore che precedono la partenza. Il motivo è semplice: dovrà essere allegato il QR del tampone fatto prima del decollo. Alcuni sito delle compagnie aeree dicono il contrario, ovvero che deve essere compilato entro le 72 ore, ma vi assicuro che è non è così, anche perché il sistema è intelligente e non permette di selezionare la data di arrivo fuori dal range dei 3 giorni.
Attenzione. Come sempre ci sono decine di siti SCAM che fanno pagare per ottenere questi documenti, andate solo sui siti ufficiali che trovate nei link.
Last but not least, il mio consiglio è di portarsi TUTTI i documenti stampati per un controllo più semplice ai banchi del check-in, anche se come nel mio caso volando British Airways avevo già caricato tutto sul sito della compagnia e sull’app VeryFly.
Importante non dimenticare il PLF, se il volo non è diretto dall’Italia e fate scalo in una nazione che richiede la compilazione o quando fate ritorno in Italia.
Test all’arrivo
A causa della preoccupazione generata dalla variante Omicron per tutti i passeggeri che arriveranno dopo la mezzanotte del 6 dicembre sarà obbligatorio sottoporsi a un tampone di controllo al giorno sino al 7° giorno dopo l’arrivo.
A differenza di quello al quale si è sottoposti in aeroporto non sarà un tampone PCR ma un tampone rapido, dal costo indicativo di 30 SGD e, ovviamente, non sarà necessario sottoporsi all’isolamento preventivo in attesa dell’esito dato che il risultato è praticamente immediato.
Come comportarsi a Singapore
La mascherina è obbligatoria ovunque e ogni volta che si entra/esce da un posto al chiuso (anche un taxi) bisogna scansionare con la app TraceTogheter il QR all’ingresso/uscita del locale.
Ho visto moltissimi controlli e anche fare multe a persone che non avevano effettuato la scansione.
Rientro in Italia
Al momento è sufficiente un tampone rapido da effettuare entro 3 giorni dall’arrivo in Italia, attenzione l’Italia chiede che sia non dal momento della partenza ma da quando si entra nel territorio italiano, poche ore che però possono fare la differenza, specie se non si tratta di un volo diretto ma con scalo con il rischio di arrivare in nel territorio italiano quasi 24 ore dopo il decollo.
Aggiornamento 17 febbraio
Nei mesi e con lo scoppio delle varianti ci sono state numerose modifiche adesso a partire da 25 febbraio 2022 tutto sarà semplificato:
- Non si sarà più sottoposti ad un test PCR-RT in aeroporto all’arrivo a Singapore, che viene sostituito con un test rapido autosomministrato sotto supervisione. Vale a dire che ci si effettuerà da soli un tampone rapido
- Non ci si dovrà sottoporre a nessun ulteriore controllo covid indifferentemente dalla durata del viaggio, se non quello di rientro in base alle norme del paese verso il quale si vola.
- La cronologia di viaggio del Vaccinated Travel Pass è ridotta da 14 a 7 giorni. Vuol dire che si guarderà solo dove è stato il passeggero nell’ultima settimana e non le ultime due.