Andare a Singapore adesso sarà (quasi) come prima
A partire dal prossimo 22 febbraio entrare a Singapore sarà molto più semplice, meno stressante ed economico. Le nuove regole […]
A partire dal prossimo 22 febbraio entrare a Singapore sarà molto più semplice, meno stressante ed economico. Le nuove regole per i viaggiatori attraverso il protocollo della Vaccinated Travel Lane saranno decisamente semplificate dopo l’irrigidimento dovuto alla variante omicron.
In questo articolo:
Cosa è la VTL
E’ il protocollo sanitario che ha permesso alla città stato asiatica di riaprire le frontiere a inizio ottobre. Da allora ha subito numerose modifiche e si è allargato a molte più nazioni. E’ importante comprendere che non si guarda la nazionalità del viaggiatore, ma la sua storia in termini di viaggi precedenti all’ingresso all’aeroporto di Changi.
A partire dal prossimo 22 febbraio uno dei requisiti che cambierà sarà proprio la cronologia dei viaggi. Prima erano presi in considerazioni gli ultimi 14 giorni, adesso si guarderanno solamente i 7 gg precedenti l’ingresso nella nazione. Al momento i paesi che rientrano nel corridoio VTL sono: Australia, Cambogia, Canada, Danimarca, Fiji, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Malesia, Maldive, Paesi Bassi, Repubblica di Corea, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Tailandia, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, ora anche Hong Kong e, dal 25 febbraio, Qatar, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.
Quindi se si è transitato solo in queste nazioni negli ultimi 7 gg, si potrà entrare senza problemi.
Ma sono altri due i cambiamenti più importanti. Sarà ancora necessario un tampone PCR pre partenza, ma non più il PCR all’arrivo sostituito da un tampone rapido. E soprattutto sparisce l’obbligo di effettuare una serie di controlli giornalieri fino al 6° giorno di permanenza.
Resta in funzione la richiesta del permesso di viaggio e l’uso di tratte operate all’interno dello schema VTL, come quelle di Singapore Airlines e dei maggiori vettori europei. A conti fatti, però, si risparmiano almeno un centinaio di euro e tutto lo stress dell’attesa dei vari risultati, oltre al fatto che si sarà liberi di fare quello che si vuole una volta avuto l’esito del tampone rapido in aeroporto.