Servizio al carrello come negli anni 60: che bello volare seduto sul trono di Austrian
Non avendo mai viaggiato prima con Austrian, dopo aver fatto l’andata in super economy ho cercato in ogni modo di […]
Non avendo mai viaggiato prima con Austrian, dopo aver fatto l’andata in super economy ho cercato in ogni modo di staccare un upgrade in business class per il viaggio di ritorno. Non solo ero curioso di provare il servizio della compagnia di bandiera austriaca, ma soprattutto volevo provare l’iconica configurazione della loro business class e viaggiare sul “trono”.
Spoiler alert: E’ stato un volo che ha superato ogni più rosea aspettativa e considerato che Austrian è una compagnia che è stata salvata dal fallimento dal gruppo Lufthansa, questo mi lascia decisamente ben sperare nella vendita di ITA Airways al gruppo tedesco.
L’acquisto
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- B777/200
- Classe:
- Business
- Tratta:
- MLE - VIE
- Prezzo:
- 200 € + 500€ upgrade
- Prenota
Quando ho staccato questo biglietto per le Maldive, non avrei nemmeno dovuto volare Austrian. Inizialmente il biglietto, che mi è costato appena 400 euro, prevedeva di volare con Edelweiss ed Eurowings sul lungo raggio. Queste due compagnie sono controllate rispettivamente da Swiss e Lufthansa e vengono usate come charter sulle destinazioni turistiche come appunto le Maldive.
Però, come è accaduto spesso nel 2022, le cose nei mesi sono cambiate e alla fine non solo è completamente cambiato l’itinerario (tutto operato da Austrian e Lufthansa), ma sono state sostituite le compagnie “minori”. La cosa più bella di tutto, è che avendo prenotato tramite il servizio Amex Viaggi sono stati loro a gestire tutti i cambi, i contatti con la compagnia e tutto il resto. Io non ho dovuto fare altro che accettare o chiedere di modificare quello che loro avevano discusso con il vettore.
Cercando di ottenere un upgrade in business class, ogni tanto entravo sul sito di Austrian e verificavo lo stato della prenotazione e le possibilità di upgrade. Solitamente il prezzo richiesto era di 1450€. Decisamente troppo.
Ad inizio dicembre mi collego e vedo 500€: non ci ho pensato due volte (considerato che il passaggio da economy a premium economy era venduto a 450€) e ho comprato l’upgrade per il volo di ritorno. La cosa simpatica è che qualche giorno dopo, andando a controllare il prezzo, era tornato a 1450.
Ovviamente essendo un volo pagato mi ha fatto accumulare punti qualificanti e miglia sulla mia tessera Krisflyer di Singapore Airlines.
Il Trono
Non solo queste poltrone sono quelle più comode a bordo, ma ovviamente sono anche quelle più care. Se non si possiede lo status HON o Senator in Miles&More sceglierle in fase di prenotazione richiede di spendere 150€ extra. Austrian, come la peggiore delle low cost, vende questa poltrona con una maggiorazione dato che è notevolmente migliore a tutte le altre a bordo.
Io non ho nemmeno pagato questi 150€ e il motivo è che avendo scelto il mio posto in fase di check-in ho potuto scegliere tra tutte le poltrone rimaste libere senza ulteriore esborso di denaro. Ho potuto così cambiare i nostri due posti dalla fila centrale a due poltrone singole la 1A e la 1K.
Normalmente queste poltrone sono le prime ad andare via, ma essendo le Maldive una destinazione leisure non è detto che sia pieno di top tier a bordo, soprattutto essendo una destinazione per coppie e famiglie i posti singoli erano quelli “evitati” come la peste, mentre noi volevamo proprio questi.
In aeroporto
L’aeroporto internazionale di Malè è un cantiere a cielo aperto. Non che sia un problema da queste parti, ma il cantiere per la costruzione del nuovo scalo doveva essere completato da tempo. Poi, però, il covid e i ritardi dovuti alla mancanza di materie prime hanno rimandato il taglio del nastro a fine 2023, inizio 2024.
L’aeroporto attuale è un piccolo scalo totalmente inadeguato a gestire i traffici che portano ogni anno, da ogni parte del mondo, milioni di turisti nei vari atolli che compongono questo arcipelago.
Appena sbarcati dalla barca che ci ha portato dall’Hilton Amingiri Spa & Resort all’aeroporto, siamo stati accompagnati all’interno dal personale dell’hotel.
Fuori dal terminal c’è la prima coda. Un enorme serpentone. Siamo a Natale, ma fortunatamente i passeggeri business e first hanno una corsia dedicata.
N.B. Nessuno controlla il biglietto, e in molti devono saperlo perché ho rivisto le facce di chi era nella nostra coda fare poi check-in in economy.
Passati i primi controlli, ci siamo diretti al banco della registrazione. Veloce controllo dei documenti e avevamo le nostre tre carte d’imbarco stampate. La più preziosa era quella del primo viaggio verso Vienna. Tutto confermato, sopratutto nessuna sorpresa nell’assegnazione dei posti. Avevamo 1A e 1K, agli estremi della prima fila. Certo non il massimo se si vola in coppia, ma se si vuole stare comodi queste non sono solo le migliori poltrone che esistano nella flotta Austrian, ma anche di quasi tutti i vettori del gruppo Lufthansa. E il motivo è semplice: quasi tutta la flotta LH ha ancora una vecchissima configurazione 2-2-2 in business class.
Ottenuti i biglietti, ci siamo diretti verso l’immigrazione (altra coda) e, ottenuto il timbro d’uscita, siamo andati agli ultimi controlli di sicurezza. Ci sono voluti in tutto oltre 60 minuti da quando siamo arrivati in aeroporto a quando siamo entrati nel duty free. E per fortuna che due delle tre file che abbiamo fatto erano “business”.
L’aeroporto è piccolo e non ha molto da offrire. Abbiamo fatto un salto veloce nella Leeli Lounge, l’unica al momento, e un giro per i negozi.
Attualmente il Velana International non ha finger e tutti gli imbarchi avvengono via bus dal piano terra.
Abbiamo aspettato l’apertura del gate e, grazie all’imbarco prioritario, siamo saliti sul bus per primi.
Il bus lascia i passeggeri sulla pista di fianco all’aereo, viene aperta la porta opposta a quella utilizzata per salire a bordo e solo quella centrale, quindi se vuoi evitare di stare in fila al caldo piazzati al centro del bus e sarai tra i primi a salire a bordo.
A bordo
Il 777/200 è il più piccolo dei triple seven. Austrian ha solo questo modello per il lungo raggio, anche se si vocifera l’arrivo nel 2024 del Dreamliner già in flotta con Lufthansa.
Il mix dei colori della cabina è piacevole, anche se la disposizione dei sedili a scacchiera rende tutto diverso dalle cabine più moderne ed omologate.
La poltrona singola ha tantissimo spazio. Non è la prima volta che volo su una configurazione del genere, ma l’altra volta ero a bordo di un A321LR di TAP e volavo da Toronto a Lisbona, quindi su un aereo a corridoio singolo, non certo su uno a fusoliera larga come il 777.
La fila centrale ha due poltrone alternate modello scacchiera: non esistono quindi posti vicini come gli honeymoon.
La privacy di tutta la cabina è pari quasi a zero. Certo, almeno se si viaggia seduti sul trono non si ha un vicino, ma per il resto le protezioni dalla vista degli altri passeggeri non esistono per nessuno.
Quello che non deve “fregare” è che il trono regali molti spazi contenitori: non è assolutamente così. Però essere seduti in prima fila regala comunque qualche centimetro in più rispetto alle altre file singole non avendo la struttura delle poltrone della fila davanti.
Lo spazio contenitore è ricavato sotto il monitor e poco altro. Davvero troppo poco. La mancanza di spazio viene compensata dai due immensi comodini che si hanno ai lati della poltrona. Ad esclusione delle fasi di decollo e l’atterraggio sono perfetti per tutti gli oggetti che si vuole tenere vicino.
La poltrona è comoda, ma non comodissima, lo spazio per le gambe è tantissimo. Manca purtroppo un poggiatesta regolabile, qui la struttura è fissa e non ha alcun movimento.
Grazie alla pulsantiera sul bracciolo è possibile regolare il sedile nelle varie posizioni. C’è la funzione massaggio, oramai sparita quasi da tutti gli altri vettori, ma c’è anche una funzione molto carina e comoda che ultimamente avevo trovato solo a bordo di Etihad, ovvero la possibilità di regolare la rigidezza della seduta.
Il sedile infatti è una sorta di camera d’aria e si può decidere quanto deve essere rigido. Appena mi sono seduto mi sembrava di galleggiare su un materassino sgonfio. Un paio di click ed ero nuovamente sulla terra ferma.
La poltrona diventa ovviamente un letto. In questa posizione si apprezza molto il trono dato che il “buco” dove finiscono le gambe è davvero grande, quindi nessun problema quando si dorme nei piccoli spostamenti.
Da sdraiati si ha accesso ad una seconda pulsantiera per gestire il sedile, comoda per evitare di doversi alzare per cercare quella sul comodino.
Al posto si trova una bella coperta: non è un piumino ma è sufficientemente calda e colorata per scaldare durante il viaggio. C’è anche un cuscino. Tutto però è lasciato sulla poltrona, a contatto e senza protezione di alcun tipo. Non è il massimo della pulizia. Ok eliminare la busta di plastica, ma usare come fanno altri soluzioni “riutilizzabili” sarebbe sicuramente più igienico.
Purtroppo, come in economy, mancano le bocchette per l’areazione. Un vero Malus.
Il bagno è molto standard, non c’è nemmeno una crema per le mani o altro per i passeggeri di business. Il trattamento è identico ai bagni della economy.
Il tavolino
Il tavolino esce dalla struttura è abbastanza grande e rigido per lavorare senza problemi.
Fortunatamente si regola anche in altezza, permettendo di trovare una posizione comoda senza grandi problemi.
Mi permetto di aiutare a capire come chiuderlo, perchè non è immediato. Sulla struttura sono presenti due frecce, queste devono essere allineate per poter abbattere il supporto e riporlo nella posizione originaria.
Servizio
Al posto viene già lasciato il beauty kit e questo vince di gran lunga il titolo di peggior kit di business class al mondo: una cosa così triste credo di non averla mai vista in vita mia.
Batte per distacco quello di Lufthansa, che è altrettanto triste, ma almeno si trasforma in una simpatica busta della spesa da tenere in borsa. Questo è brutto e basta. Una bustina di tela, senza marchio e senza un coloro identificativo, con all’interno la dotazione standard essenziale, anche più striminzita di quello che alcuni vettori danno in premium economy,
All’interno solo mascherina, molto Basic, calzini, spazzolino e tappi per le orecchie. Basta!
Il personale di bordo invece è cambiato dalla modalità “germanica” alla modalità simpatica ed interattiva una volta raggiunta la quota di crociera. In pratica, come hanno tolto i tacchi e messo le ciabatte sono diventate tutte molto più calorose.
Essendo poi un volo diurno, l’equipaggio non è sparito ed è sempre rimasto attivo in cabina. Non ho nemmeno provato a fare la mia prova campanello tanto erano a 2 mt da me e continuavano a passare e a chiedere ai passeggeri svegli se avessero bisogno di qualcosa.
IFE
Lo schermo è grande, ma non grandissimo, ed è touch. Ma per chi siede in prima fila meglio usare il controller perché è troppo distante dalla poltrona, anche quando si è seduti. Sempre nello schermo sono presenti una presa USB e quella per le cuffie.
Si ha poi a disposizione una presa di corrente e una presa USB direttamente nella spalliera del comodino, sotto la luce da lettura.
I contenuti sono davvero tanti: ci sono 118 film, 138 tra documentari ed episodi di serie TV, altrettanti contenuti musicali e podcast. I giochi sono 12 e non c’è nulla di eclatante.
Visto che il monitor è davvero lontano, si può usare il telecomando nascosto nella struttura del sedile,
Ovviamente meglio portarsi dietro le proprie cuffie e collegarsi al sistema se si vuole avere un audio ottimale. Questa volta purtroppo ero sprovvisto delle mie e quindi ho dovuto usare quelle fornite: devo dire che sono le peggiori cuffie che ho trovato recentemente in business class. Sono over ear, ma sono piccole, quindi non coprono tutto il padiglione auricolare. Non isolano dal rumore della cabina e il 777 non è silenzioso come un A350.
Non c’è wifi a bordo e questo è davvero inaccettabile. Considerato che Austrian offre il servizio sul corto medio raggio, che non sia offerto questo servizio sul lungo raggio è davvero una pessima cosa.
Le mappe non sono navigabili. C’è una serie di slideshow, ma non è possibile giocare con le visuali o impostare schermate differenti da quelle che il sistema propone autonomamente. Molto basic ed antico.
Food & Beverage
Prima del decollo è stato servito un bicchiere di succo d’arancia o acqua, niente champagne: probabilmente per segno di rispetto nei confronti delle Maldive, che sono una nazione mussulmana. Mi chiedo se anche altre compagnie facciano lo stesso. Certo, anche Emirates quando vola verso l’Arabia Saudita non offre alcolici a bordo, ma non so se tutte le compagnie che partono dalle Maldive non offrano alcol fino a quando non si è in quota.
Sempre prima del decollo, è stato distribuito il menù. Poco dopo è stato preso l’ordine del pranzo ad una parte dei passeggeri di business, gli altri hanno dovuto aspettare di essere in quota.
A me, ad esempio, è stata apparecchiata la tavola prima ancora di aver ordinato da mangiare.
Piccola nota di colore. A bordo degli aerei di lungo raggio Austrian c’era la figura dello chef di bordo, una delle poche compagnie assieme a Turkish ad offrire questo servizio. Servizio sospeso durante il covid e che adesso sarà riattivato nei prossimi mesi.
Non è stato servito alcun drink o piccolo snack post decollo, ma si è passati direttamente al servizio del pranzo con la salvietta calda. E qui sono arrivate le sorprese.
Il servizio è fatto al carrello, come ai vecchi tempi, con i piatti a vista!!!
All’inizio passano con il classico carrello per le bevande, ma poi cambia tutto.
Antipasto e dolce è servito come negli anni 70, come nelle foto sbiadite che ogni tanto emergono sugli articoli di giornale.
Carrellino con i piatti perfettamente preparati e il passeggero che sceglie in base a quello che vede oltre a quello che legge sul menù. Io ho provato il carpaccio di carne, buono. Le alternative erano il salmone o una mini cesar salad pensata per i bambini. Come piatto principale ho scelto il gamberi con il curry, davvero ottimi.
Quando è arrivato il carrellino del dolce avrei preso tutto, dai formaggi alla frutta e ovviamente le due torte, ma alla fine mi sono trattenuto e ho optato per della frutta fresca e una fettina di torta.
Per finire in bellezza, è stato distribuito il menu dei caffè speciali e mi sono regalato un caffè con panna. Che bel tocco.
Il volo dura quasi 10 ore e quindi circa 90 minuti prima dell’atterraggio è stato servito una cena leggera. Le scelte erano due: pasta ai funghi o degustazione di wurstel con crocchette di patate e crauti.
Non mi sono lasciato scappare l’occasione di farmi un tipico piatto austriaco con una birra come degna conclusione di questo volo.
Tra le due cabine di business era allestita una piccola dispensa. L’offerta erano solo delle bibite e degli snack, ma meglio di nulla.
In conclusione
Il servizio come ai vecchi tempi vale da solo il prezzo del biglietto. Sono rarissime le compagnie che offrono questa tipologia di servizio, ma ci sono anche vettori che in business servono il pranzo in un unico vassoio con tutto dentro. Certo, i piatti sono di porcellana ma la sensazione è di trovarsi in economy. Al contrario, se sei seduto sul trono ti sembra di essere un re con questo trattamento.
L’offerta gastronomica mi ha soddisfatto in pieno e “il trono” permette di viaggiare in totale comodità e libertà di movimento. A conti fatti questo biglietto mi è costato 700€, compresi anche i voli per tornare fino a Nizza dove ho lasciato la macchina. Peccato solo che questa configurazione non preveda barriere per la privacy: si è tutti a vista, nessuno escluso.
Delusione sul kit di cortesia e le cuffie. Il primo non è sanabile, il secondo basta portarsi le proprie cuffie, ma le mie erano in assistenza purtroppo. Non c’è il wi-fi e nemmeno le bocchette dell’areazione personale.
Pro
- Il servizio
- La poltrona
- L'equipaggio
Contro
- Niente wifi
- Niente privacy