Agonia punti Millemiglia, ennesima presa in giro per gli ex clienti fedeli Alitalia
Gli iscritti erano 5 milioni, gli utenti attivi erano però poco più di 1 su 5. Quelli che hanno visto […]
Gli iscritti erano 5 milioni, gli utenti attivi erano però poco più di 1 su 5. Quelli che hanno visto svanire milioni di punti millemiglia diverse decine di migliaia, e tra questi ci sono anche degli irriducibili che si sono anche autotassati per portare in tribunale ciò che resta di Alitalia Loyalty con una class action.
Cronistoria
In questo articolo:
Il programma Millemiglia è stato per oltre 20 anni il frequent flyer program più popolare in Italia, essendo la tessera di Alitalia.
Per anni ha permesso di riscattare biglietti premio per volare con la ex compagnia di bandiera e non solo. Il mio ultimo utilizzo dei punti Millemiglia con Alitalia risale a ottobre 2019. Il covid era già tra di noi (ma non lo sapevamo ancora) mentre io con la mia famiglia volavamo a Tokyo spendendo meno di 65k punti a biglietto per viaggiare in classe Magnifica.
In assoluto, l’ultimo biglietto che ho staccato usando i punti Millemiglia è stato quello con Etihad da Malpensa a Phuket.
A dire il vero avevo altri biglietti prenotati, ma quando Alitalia è morta, il 14 ottobre 2021- sono stati cancellati. Punti riaccreditati e tasse rimborsate.
Il 15 ottobre 2021 è nata ITA Airways e Volare è il programma fedeltà che ha preso il posto di Millemiglia. Non è stata una scelta del management, ma una imposizione dall’alto. Una scelta che ha solo fatto bene alle casse di ITA e male a quelle dei clienti fedeli che per anni hanno creduto in Alitalia volando e spendendo con le carte di credito Amex Alitalia.
In questi quasi 3 anni, però, Millemiglia non è morto, anzi, ha continuato ad esistere come l’unico programma fedeltà al mondo non collegato ad una compagnia aerea. Validi gli status, tanti partner e punti (svalutati) utilizzabili per riscattare voucher viaggi e biglietti premio con una piccola selezione di compagnie.
Il nuovo programma
La legge italiana impone ai programmi di raccolta punti una durata massima di 36 mesi. Certo, ci sono programmi che hanno trovato la soluzione a questo vincolo, ma in Italia invece preferiamo trattare a pesci in faccia i nostri clienti fedeli e la quasi totalità dei programmi di raccolta punti fa scadere tutto appena possibile.
Questa volta MyMiglia ha deciso di aiutare gli utenti a rinnovare almeno la validità dei punti, anche perché questo è l’unico asset rimasto, anche se le speranze di vendere a qualcuno sono sempre più rare.
Se da un lato si potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno, la realtà dei fatti è che per i pochi ed irriducibili è arrivata l’ennesima doccia fredda della svalutazione dei punti.
Se già la precedente conversione di punti millemiglia in voucher Last Minute era una presa in giro, bisogna dire che la nuova è un “VAFFA” gigante come una casa.
Rispetto alla precedente tabella, il tasso di conversione è (leggermente) migliorato, ma è sparito il voucher da 500 euro. Non sarebbe un problema se le regole di utilizzo dei voucher sul sito dedicato di Last Minute non impedissero di cumulare più voucher. Così se prima si poteva scontare fino a 500€ su un biglietto aereo o un soggiorno, adesso di fatto il taglio massimo dello sconto è di soli 250€
Questa tabella è valida sino al 30 maggio e i voucher devono essere usati entro un mese dall’emissione.
In conclusione
Il modo con cui i frequent flyer italiani vengono costantemente maltrattati è davvero unica al mondo ed è per questo che consiglio a tutti di accumulare punti su programmi diversi da quelli italiani, come ad esempio Flying Blue di Air France e KLM o l’Executive Club di British Airways.
La fine di Millemiglia brucia ancora. Volare è nato dalle sue ceneri e ancora non ha una tabella premio per riscattare dei veri biglietti gratuiti.