Attenzione a Napoli: se stai troppo tempo in lounge devi pagare (anche) per uscire
Ho scritto più volte delle regole di accesso e permanenza nelle lounge in Italia e nel mondo. La permanenza e […]
Ho scritto più volte delle regole di accesso e permanenza nelle lounge in Italia e nel mondo.
In questo articolo:
La permanenza e le modalità di accesso sono sempre più un problema che causa affollamento e code agli ingressi. Gestori e compagnie aeree hanno trovato diverse modalità per cercare una soluzione a questo annoso problema.
C’è chi, come Delta, che per svuotare i suoi Skyclub, ha tolto il benefit delle lounge dallo status: questo vuol dire che se si vola da New York a Miami non si accederà alla lounge in base allo status, ma solo se si viaggia in biz (o se si possiede la carta di credito giusta). American Express ha tolto ai titolari americani il benefit dell’ospite gratuito nelle sale Centurion, a meno che non si spenda minimo 75k dollari all’anno con la carta.
Ci sono lounge che hanno inserito la possibilità di prenotare online ed evitare le code davanti all’ingresso, ma non avevo ancora visto da nessuna parte la lounge che fa pagare chi resta troppo.
La novità nella lounge dell’aeroporto di Napoli
Da qualche settimana nella Pearl lounge dell’aeroporto internazionale di Napoli si sono inventati i tornelli che controllano l’ingresso e l’uscita. Quando si entra si scansiona la carta di imbarco e, come alle casse del supermercato, si dovrà scansionare il QR anche per uscire. Se si accende la luce verde e si aprono le porte si esce, se scatta il rosso tocca pagare.
La novità è che se si resta più di tre ore si dovrà pagare 6€ per ogni ora di sosta. In pratica, i gestori della sala hanno preferito far entrare tutti i passeggeri, indifferentemente dall’orario del volo, e far pagare la permanenza a chi resta più di 180minuti. Nelle lounge, proprio per evitare le permanenze prolungate, viene imposto un limite di 3 ore, ma solitamente si calcola sull’orario di partenza del volo, non sul tempo che si resta in lounge.
Se l’aereo ritarda si paga la lounge
Nessuno si diverte a passare tempo in lounge, anzichè respirare l’aria di Napoli, però le motivazioni per cui si può essere costretti ad una permanenza prolungata possono essere tante: un volo in ritardo o cancellato, una connessione lunga tra il primo e il secondo volo, oppure semplicemente il fatto che si arriva prima del previsto in aeroporto e, anzichè restare a bivaccare su una panchina dal gate, si decide di andare in lounge.
La legge è uguale per tutti. Non c’è distinzione tra chi entra grazie allo status: ad un biglietto di business class o ad una carta di credito. Tutti quelli che restano oltre le 3 ore devono pagare il dovuto all’addetto per uscire e imbarcarsi.
In conclusione
Ci sono lounge che fanno pagare l’ingresso, anche a ore. A Malpensa c’è una delle più care d’Europa, ma non avevo mai visto una lounge che fa pagare l’overstay. Non mi stupisce che questa sia una invenzione Made in Italy: molto meglio far entrare gratis e far pagare per uscire, anziché non fare entrare prima delle 3 ore dal decollo. Però dovrebbero essere previste delle eccezioni: volo in ritardo o connessione lunga, così almeno non sarebbe troppo penalizzante per chi invece ha tutto il diritto di usufruire gratuitamente del servizio.