Air France-Klm e l’operazione Sas: come cambieranno voli e scenari europei
Prosegue senza sosta il consolidamento del trasporto aereo europeo: un “aereo-mercato” che, dopo la pandemia, è ripartito tra acquisizioni e […]
Prosegue senza sosta il consolidamento del trasporto aereo europeo: un “aereo-mercato” che, dopo la pandemia, è ripartito tra acquisizioni e fusioni e che punta alla creazione di 4-5 grandi gruppi che controllano la maggior parte del traffico. Un fenomeno che ricalca ciò che negli scorsi anni è avvenuto negli Usa, dove il 75% delle rotte è controllato dalla tre sorelle American, Delta e United più Southwest Airlines.
In questo articolo:
In attesa di capire nel 2024 chi cercherà di acquisire Tap Air Portugal; nel frattempo Lufthansa sta provando (non senza difficoltà) a conquistare parte di Ita Airways, Iberia (holding Iag assieme a British) attende il via libera per inglobare Air Europa; e Air France-Klm con una mossa a sorpresa è entrata nel capitale della scandinava Sas.
Cosa aspettarsi dal passaggio di Sas a Skyteam
Due settimane fa, infatti, Sas ha annunciato il suo “salvataggio” – dopo la crisi e a completamento del piano di ristrutturazione – che vede un consorzio controllare il suo capitale sociale. Il consorzio è composto dal fondo Castlelake, lo Stato danese e il Gruppo Air France-Klm. Quest’ultimo controllerà il 19,9% delle quote della compagnia aerea, ma non è escluso che i franco-olandesi possano nel tempo aumentare la percentuale di controllo.
Intanto, però, è bastato il 20% per far annunciare a Sas l’abbandono dell’alleanza Star Alliance (che fa capo a Lufthansa) e il prossimo passaggio a Skyteam (l’alleanza guidata in Europa da AF-KLM).
Una novità molto rilevante nel panorama di voli, connessioni, lounge e servizi ai frequent flyer perché risarcisce in parte Skyteam dalla perdita di due vettori: Air Europa che dovrebbe passare a oneworld, alleanza a cui appartiene Iag; e Ita (che ha ereditato l’adesione a Skyteam da Alitalia) che dovrebbe passare a Star Alliance.
Non solo: in questo modo Air France-Klm mette una bandierina importante nel mercato nordeuropeo per quanto riguarda i passeggeri, e gli hub aeroportuali e di fatto strappa una fetta di mercato dal controllo di Lufthansa.
Un mercato, quello nordeuropeo, fatto di viaggiatori assidui, con un’alta capacità di spesa, che ama le destinazioni a lungo raggio. Di conseguenza Skyteam – e di riflesso Air France-Klm – possono contare su un bel pacchetto di clienti che si muovono durante tutto l’anno su stagionalità diverse che potranno connettere via Parigi e Amsterdam verso le numerose destinazioni servite in tutto il mondo. Lufthansa – e Star Alliance – avranno più difficoltà, infine, a dirottare i passeggeri di Svezia, Danimarca e Norvegia verso gli hub tedeschi di Francoforte e Monaco.
Il valore di Sas in Europa
Per la cronaca, da novembre 2022 fino a settembre 2023 Sas ha trasportato 21,5 milioni di passeggeri. Mentre in tutto il 2022 la compagnia aveva fatto viaggiare quasi 18 milioni di passeggeri, seguita da Norwegian con 17,8 milioni di pax.
Nello stesso anno, le altre due compagnie aeree in vendita Tap Portugal e Ita Airways hanno fatto registrare rispettivamente 13,5 milioni e poco più di 10 milioni di passeggeri. Sempre intorno ai 10 milioni di pax si aggira il numero raggiunto da Air Europa nel 2022.
Questi dati dimostrano quanto sia strategico e rilevante il “peso” di Sas nel modellare nuove alleanze e network all’interno del panorama europeo rispetto agli altri vettori che sono già in fase di acquisizione e/o vendita. Senza contare che, fino a due settimane fa, proprio Air France-Klm era la favorita a rilevare la maggioranza di Tap Air Portugal.
L’effetto Amsterdam
A questo si aggiunge un altro dettaglio non meno rilevante. Per Klm sta diventando sempre più difficile sostenere il numero di voli presso il suo hub di Amsterdam Schiphol.
Le recenti leggi approvate dal governo olandese sulla limitazione degli slot disponibili nell’aeroporto della capitale, l’aumento dell’eco-tassa sui voli, e l’impatto del sovraffollamento nello scalo di Schiphol durante i picchi estivi, potrebbe portare il grupo franco-olandese a trovare soluzioni alternative per garantire una connettività che risponda all’alta domanda di viaggi.
Sas – con i suoi tre hub di Stoccolma, Copenhagen e Oslo – potrebbe venire in soccorso al “tetto” imposto dai Paesi Bassi a Klm ospitando una serie di voli internazionali che sarebbero facilmente e rapidamente connessi con Amsterdam.
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