Turkish sfida le ‘big’ del Golfo: dal 15 marzo scattano i voli per l’Australia
Se ne parlava da circa un anno. Nelle scorse ore, finalmente, Turkish Airlines ha sciolto la riserva e messo ‘nero […]
Se ne parlava da circa un anno. Nelle scorse ore, finalmente, Turkish Airlines ha sciolto la riserva e messo ‘nero su bianco’ il suo sbarco in Australia, aprendo le prenotazioni per il suo collegamento tra Istanbul e Melbourne ed entrando così nel ristretto club dei vettori che volano in tutti i sei continenti.
In questo articolo:
Si tratta della sua 346esima destinazione e del 130esimo Paese servito. Turkish è solo la seconda compagnia aerea europea a volare nella terra dei canguri dopo British Airways, che collega Londra a Sidney via Singapore, e l’unico tra i vettori del vecchio continente ad atterrare a Melbourne.
Il volo inaugurale si terrà il prossimo 15 marzo con un Boeing 787-9, che sarà sostituito da un Airbus A350-900 a partire dal 2 aprile. Le frequenze settimanali saranno tre, con il volo TK 168 che decollerà da Istanbul ogni martedì, venerdì e domenica arrivando a Melbourne il giorno successivo. In senso opposto, il TK 169 lascerà Melbourne ogni lunedì, mercoledì e sabato arrivando a Istanbul il giorno successivo.
La distanza tra le due città rende necessario uno scalo a Singapore sia in andata sia in ritorno, ‘penalizzando’ un po’ l’appeal del collegamento per chi parta dall’Europa, che di fatto dovrà fare due scali per raggiungere l’Australia, quando altri vettori offrono lo stesso collegamento con uno scalo solo. Ma con l’arrivo degli A350-1000, parte del mega ordine effettuato con Airbus poche settimane fa, l’ipotesi di collegamenti senza scalo con l’Australia potrebbe essere realtà.
L’operativo vede la partenza da Istanbul alle 17.00 con arrivo a Singapore alle 8.45 del mattino successivo; la ripartenza da Singapore sarà dopo 90 minuti, alle 10.15, con atterraggio a Melbourne alle 19.40. In direzione opposta, si decollerà da Melbourne alle 21.20 per atterrare a Singapore alle 2.50 del mattino successivo; alle 4.30 si ridecollerà per Istanbul con arrivo previsto alle 10.40.
A bordo del Boeing 787-9 che opererà il collegamento per le prime tre settimane i passeggeri troveranno 30 posti in Business Class (con file 1+2+1) e 270 in Economy (3+3+3); sull’A350 i posti in Business saranno 32 (1+2+1) e 297 quelli in Economy (3+3+3).
Dall’Italia, i tempi di volo complessivi sono di poco superiori a quelli offerti dalle compagnie che volano verso Melbourne con un solo scalo. Da Milano, ad esempio, ci si impiega 24 ore e 5 minuti, ossia più delle 23 ore e 10 minuti con Etihad, delle 22 ore e 50 minuti con Emirates, delle 22 ore e 15 minuti con Singapore Airlines e delle 21 ore e 55 minuti di Qatar Airways ma meno delle 25 ore e 15 minuti con Cathay Pacific o delle 26 ore con Air India. Thai Airways, che riprenderà i voli dallo scalo di Malpensa per Bangkok dal 1 luglio, impiegherà 21 ore e 55 minuti per collegarlo a Melbourne.
Da Roma ci vorranno 23 ore e 20 minuti, contro le 22 ore e 50 minuti di Emirates, le 22 ore e 40 minuti di Etihad Airways, le 21 ore e 30 minuti di Qatar Airways, le 21 ore 20 minuti di Singapore Airlines. Dal 16 giugno, poi, da Roma tornerà disponibile il collegamento non-stop operato da Qantas tra Fiumicino e Perth, grazie al quale si potrà raggiungere Melbourne in 22 ore e 20 minuti.
Ma compagnie come Emirates, Qatar Airways ed Etihad (per non dire di Cathay Pacific e Singapore Airlines) volano solo dai loro hub (e da lì poi verso Melbourne) solo dalle maggiori città italiane: Roma e Milano (più Venezia se si considera Qatar Airways e Bologna se si considera Emirates).
Mentre la ‘forza’ di Turkish sta nella sua fittissima rete di destinazioni ‘minori’ in Italia (dove serve ben otto città) e in Europa: tutti posti dove le tre ‘big’ del Golfo e altre compagnie globali come Cathay o Singapore Airlines non atterrano e dove il collegamento via Istanbul e Singapore è davvero il più rapido e più comodo per raggiungere Melbourne (e l’Australia orientale).