Volo con scalo? Ecco i migliori hub europei e nel mondo (e i ritardi medi). Fiumicino al top
Per la maggior parte dei viaggiatori italiani, fare un volo intercontinentale implica fare uno scalo. Gli unici aeroporti italiani che […]
Per la maggior parte dei viaggiatori italiani, fare un volo intercontinentale implica fare uno scalo. Gli unici aeroporti italiani che hanno un buon portafoglio di destinazioni di lungo raggio servite non-stop sono Roma Fiumicino e Milano Malpensa. E solo il primo consente di utilizzare la maggiore compagnia aerea italiana, ITA Airways, che ha invece azzerato le sue operazioni su Malpensa.
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Peraltro, anche i due maggiori aeroporti offrono una connettività, a livello globale, assai limitata se paragonata a quella dei maggiori scali europei e mondiali. Per cui, la domanda che ci si fa quasi sempre prima di partire per una meta lontana è: dove faccio scalo? Certo, la considerazione prioritaria è che l’aeroporto scelto come scalo sia a sua volta collegato non-stop alla nostra destinazione finale. E un’altra può essere legata alla compagnia aerea con cui voleremo e/o al programma/programmi frequent flyer di cui siamo membri.
Ma un fattore non trascurabile sono i tempi minimi di coincidenza, l’efficienza dello scalo, intendendo con essa la facilità di ‘navigazione’ al suo interno tra i due voli (Londra Heathrow e Parigi Charles De Gaulle, da questo punto di vista, possono essere piuttosto problematici) e la puntualità con cui i voli partono e arrivano, fondamentale per ridurre al minimo il rischio di perdere la coincidenza (ricordando che, secondo gli standard internazionali, un volo è in orario se parte/arriva entro i 15 minuti successivi all’orario schedulato).
Cirium, agenzia leader nell’industria del trasporto aereo per le analisi dei dati di traffico, ha diffuso a inizio anno la classifica degli aeroporti più puntuali al mondo nel 2023. E, scorrendo la top 20 degli aeroporti ‘global’ (quelli con più di 25 milioni di passeggeri e che sono collegati ad almeno tre continenti), c’è poco da stare allegri in quanto viaggiatori europei, visto che l’unico hub del continente presente nella classifica è Oslo Gardermoen.
L’aeroporto norvegese è al 14esimo posto, con l’80,08% dei suoi voli decollati e atterrati in orario nel corso del 2023. Pur essendo l’hub principale della compagnia low-cost specializzata nel lungo raggio Norse Atlantic, ai passeggeri italiani serve poco o nulla, in quanto scalo di transito, dato che è poco e male collegato al nostro Paese.
Scorrendo la lista dei 20 aeroporti ‘global’ più puntuali, quelli a portata dei viaggiatori italiani sono sette. Dal più puntuale in giù troviamo Detroit (83,09% dei voli in orario), dove si può fare scalo con Delta Airlines provenendo da Roma durante i mesi estivi; Filadelfia (82,75% dei voli in orario), dove si può fare scalo sempre da Roma con American Airlines; Doha (82,04%) dove si transita con Qatar Airways da Roma, Milano e Venezia; Charlotte (80,36%), dove si transita con American Airlines da Roma solo nella stagione estiva; Washington (Dulles), dove si può fare scalo con United Airlines da Roma; Chicago (O’Hare), che è collegata sempre da United con Roma e Milano; Atlanta, dove si transita con Delta Airlines partendo da Roma e Milano.
Se, anzichè il bicchiere mezzo pieno si preferisce guardare a quello mezzo vuoto, e quindi al ritardo medio accumulato in quegli stessi aeroporti dai voli che vi decollano e vi atterrano non in orario, Doha è il migliore, visto che il ritardo medio è di 41 minuti. Seguono Atlanta (58 minuti), Detroit e Chicago (68 minuti), Charlotte (69 minuti), Washington (71 minuti) e Filadelfia (75 minuti).
La top 20 della puntualità degli aeroporti definiti da Cirium ‘large’ (quelli con traffico tra i 25 e i 40 milioni di passeggeri annui) non offre ulteriori spunti, visto che è costituiti per il 90% dagli aeroporti già presenti nella top 20 dei global, coi rimanenti che non sono collegati all’Italia.
Offre, invece, spunti la top 20 degli aeroporti della categoria ‘medium’ (cioè, secondo Cirium, quelli con un traffico compreso tra i 15 e i 25 milioni di passeggeri annui): tra questi, al 16esimo posto con l’81,03% dei voli decollati e atterrati in orario nel corso dell’anno passato c’è Abu Dhabi dove si vola da Roma e Milano con Etihad; al 17esimo posto c’è Addis Abeba (80,67%) dove si può transitare con Ethiopian Airlines che in Italia serve Roma e Milano; al 19esimo posto c’è Helsinki (80,29%), dove si arriva con Finnair da Roma e Milano per proseguire (generalmente) verso l’Estremo Oriente. In questi tre hub il ritardo medio dei voli non in orario è, rispettivamente, di 46, 37 e 36 minuti.
Nella top 20 degli aeroporti ‘small’ (con meno di 15 milioni di passeggeri l’anno) più puntuali, l’unico che possa interessare i viaggiatori italiani è Beirut, dove nel 2023 l’84,14% dei voli è atterrato e decollato in orario e che si raggiunge da Roma e Milano, generalmente diretti in Medio Oriente. Qui il ritardo medio di quel restante 16% circa di voli è di 42 minuti.
E i grandi hub europei come stanno messi? Per verificarlo occorre ‘trasferirsi’ su un’altra piattaforma online di analisi dei dati: quella di OAG (oag.com). Dove i dati relativi alla OTP (On Time Performance) dei quattro ‘big’ continentali (Londra Heathrow, Parigi Charles De Gaulle, Francoforte e Amsterdam) sono piuttosto sconfortanti.
Quello di gran lunga messo peggio è il principale hub di Lufthansa, che tra gennaio e novembre 2023 (i dati di OAG sono aggiornati fino al penultimo mese dello scorso anno) ha visto partire e atterrare in orario solo il 42,6% dei voli. Meglio è andata nell’hub di Air France, dove i voli in orario sono stati il 54,5% del totale. Un gradino più su troviamo l’hub di British Airways (60,5%) e quello di KLM (61,0%).
Parlando di grandi hub europei non si può, ormai da alcuni anni, non considerare Istanbul. Ebbene l’hub di Turkish Airlines ha dato la birra ai suoi quattro competitor europei, chiudendo il periodo gennaio/novembre 2023 con il 66,1% di voli decollati e atterrati in orario.
Guardando in casa nostra all’unico hub esistente in Italia, bisogna orgogliosamente dire che Roma Fiumicino ha messo in archivio un 2023 da leccarsi i baffi. Negli undici mesi registrati da OAG, l’hub di ITA Airways ha registrato una OTP pari al 70,5%, con un indice di puntualità pari o superiore al 75% in cinque di quegli undici mesi e non scendendo mai sotto il 53%. Meglio farci un pensierino, in vista delle prossime vacanze pasquali ed estive…
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