ITA Airways abbandona Malpensa, le ragioni NON ufficiali che hanno portato alla storica decisione
La notizia era nell’aria e la penna de Il Corriere delal Sera Berberi lo aveva spoilerato. Oggi è arrivata l’ufficialità, […]
La notizia era nell’aria e la penna de Il Corriere delal Sera Berberi lo aveva spoilerato. Oggi è arrivata l’ufficialità, non attraverso un comunicato o una conferenza stampa, ma più semplicemente il volo è stato rimosso dai sistemi di vendita.
In questo articolo:
Non solo non è in vendita nel periodo successivo alle feste di Natale, ma non è in programma riprendere nemmeno con l’inizio della stagione estiva e nemmeno nei mesi più caldi, quelli che portano decine di migliaia di italiani a partire per le vacanze.
Questo significa che da Malpensa a New York ci sarà un operatore in meno e rimarrà un solo vettore italiano ovvero Neos, che quest’anno raddoppierà volando sulla Grande Mela anche da Palermo.
Dall’azienda bocche cucite, ci mancherebbe in una situazione come questa far uscire un comunicato stampa con una virgola al posto sbagliato. Ad incidere anche il dato di fatto che il territorio era psicologicamente preparato a questa notizia e resta tutto tranne che orfano su questa importante rotta.
Un solo HUB per restare in equilibrio finanziario
Coerentemente con la strategia industriale delineata nel piano di sviluppo pluriannuale, nonché in virtù del modello di business “hub & spoke” adottato, ITA Airways ha assunto quale base delle proprie operazioni la scalo di Roma Fiumicino. E’ evidente quindi come l’adozione di un secondo hub, nel caso in interesse, presso lo scalo di Milano Malpensa, pregiudicherebbe la sostenibilità economica ed operativa dell’azienda, tenuto anche conto che la compagnia ha identificato nello scalo di Milano Linate il proprio aeroporto di riferimento per il traffico business.
Troppa concorrenza e troppe low cost
A spingere alla decisione è stato anche il combinato disposto: concorrenza e low-cost. Dal suo debutto nei cieli ITA ha dichiarato guerra al modello low-cost e alle politiche di incentivazione messe in atto da aeroporti e territori e Malpensa ha tantissimo traffico di questa natura, con il terminal 2 casa di Easyjet. Qui però volano praticamente tutti da Ryanair a tutte le altre compagnie che spostano milioni di passeggeri italiani e qui hanno sviluppato una rilevante rete di collegamenti domestici ed internazionali.
L’aeroporto è attualmente servito da compagnie aeree internazionali legacy, che operano sullo scalo di Milano Malpensa, anche con diritti di quinta libertà, a partire da Emirates sulla tratta Milano Malpensa – New York JFK, esercitando una forte pressione competitiva sul mercato locale. Nello specifico sono operate 36 frequenze settimanali da parte di altre compagnie pari a circa 1300 posti al giorno per direzione.
L’unica rotta di lungo raggio in perdita
La MXP-JFK sarebbe l’unica rotta di lungo raggio in perdita del network ITA, quella con il con load factor medio molto inferiore al resto della rete intercontinentale. Il motivo è facile da capire ci vola con l’aereo peggiore, non ha voli di riempimento dall’Italia o dall’Europa, dato che tutti gli altri voli arrivano a Linate e per chi arriva dagli USA non offre la possibilità di prendere una connessione per Roma, Venezia o Palermo.
Certo questa è anche “colpa” di ITA dato che, ad esempio, British Airways ti fa atterrare a Gatwick e ripartire da Heathrow, così come altri vettori ti vendono connessioni che prevedono di cambiare aeroporto (a spese del viaggiatore) basti pensare a chi deve andare da Haneda a Narita a Tokyo.
E’ un addio definitivo?
In questi mesi e settimane ho parlato con diverse persone della questione, sia interne che esterne all’azienda. Il futuro dipenderà sicuramente dal matrimonio con Lufthansa e da cosa il nuovo socio di riferimento deciderà di fare. A Malpensa LH ha anche la sua unica lounge in Italia. Secondo persone vicine all’azienda la porta resta aperta ad un ritorno, ma sicuramente non nello scenario attuale di uno scalo dove gran parte del traffico è low-cost e dove la competizione sulla MI-NY vede altri 6 vettori.
In conclusione
Oggi è l’addio, ma potrebbe essere un arrivederci. Lufthansa opera con due Hub, uno a Monaco e uno a Francoforte, ma è certo che con Linate vicino, iperconnesso e a 10 minuti dal Duomo sarà difficile immaginare di vedere nuovamente un aereo passeggeri di ITA decollare dalla provincia di Varese.