I piani di ITA Airways, conti in ordine e il prossimo anno addio ai vecchi A330-200
“Un piano B non esiste, perché questa è una compagnia che è stata creata per entrare a far parte di […]

“Un piano B non esiste, perché questa è una compagnia che è stata creata per entrare a far parte di un grande gruppo come quello di Lufthansa e perché i risultati ottenuti fin qui ci fanno pensare che il piano A non possa che andare in porto”.
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Così il presidente di ITA Airways, Antonino Turicchi, ha liquidato la domanda di un giornalista della Frankfurter Allgemeine che gli aveva chiesto se la compagnia avesse una ‘via di fuga’ qualora le nozze con i tedeschi non dovessero andare in porto.
Al quartier generale di Fiumicino c’era tutto il gotha della compagnia di bandiera italiana a illustrare i numeri del progetto di bilancio consolidato, approvato nella seduta del Cda del 26 marzo. Nel quale si legge che ITA ha chiuso il 2023 con ricavi per 2,4 miliardi di euro, un rosso di appena 5 milioni (nel 2022 erano stati 486 milioni), e una cassa da 450 milioni (che ovviamente non tiene conto dei 325 milioni che arriveranno se e quando l’operazione coi tedeschi otterrà l’ok dall’antitrust europea e Lufthansa si prenderà il 41% del vettore italiano).
Passando a numeri meno astratti di quelli legati ai conti, nel 2023 ITA ha effettuato 123mila voli (+27% sul 2022) per un totale di 246mila ore di volo e ha trasportato 14,8 milioni di passeggeri (+47% rispetto all’anno precedente). La flotta a dicembre 2023 è arrivata a 84 aeromobili, dei quali 6 A350-900, 6 A330-900, 7 A330-200, 2 A321neo, 14 A320neo, 25 A320ceo, 14 A319, 8 A220-300 e 2 A220-100. I velivoli in wet-lease sono scesi da 6 a 1 e l’età media della flotta a 8,4 anni. Nel 2024 entreranno in servizio 26 nuovi aerei, portando il totale a 96 (22 dei quali wide body).
Quanto al programma Frequent Flyer Volare, a fine dicembre 2023 gli iscritti erano 1milione 700mila, cresciuti a 1 milione 850mila a metà marzo 2024, con 800 bambini e ragazzini già iscritti nei pochi giorni trascorsi da quando il programma è stato aperto agli under 16.
Il network si arricchirà nelle prossime settimane di due nuove destinazioni in Nord America (Chicago e Toronto), di tre in Medio Oriente (Riyadh, Kuwait City e Jeddah) e due in Africa (Dakar e Accra). Queste ultime cinque volate con il ‘gioiello’ di ITA, l’A321neo a tre classi.
Ma dopo il mese di luglio non sono al momento state indicate nuove destinazioni per quella che sarà la winter 2024-2025. Il Direttore Generale Andrea Benassi, parlando con The Flight Club, ha indicato nel “Sud America e Medio Oriente” le aree verso le quali ITA sta guardando, ammettendo che “l’Asia resta invece un mercato particolarmente difficile”.
Quanto alla flotta di lungo raggio, Benassi ha confermato che “entro la fine del 2025 sarà composta solo da aeromobili di ultima generazione“.
Tra poco più di un anno e mezzo potremo quindi dire addio agli A330-200, che quanto a prodotto di bordo non sono assolutamente al passo con gli altri velivoli wide body in flotta.
E, quanto a prodotto, il retrofit degli A350-900, che riceveranno una cabina di Premium Economy uniformandosi così agli A330-900, inizierà nel mese di aprile, anche se non è dato sapere quando l’upgrade sarà ultimato su tutti i 6 apparecchi in flotta.