Recensione Conrad Orchard Hotel Singapore, un usato sicuro rimesso a nuovo
Nel mondo delle grandi catene alberghiere è normale vedere strutture passare da un brand all’altro. Gli hotel non sono di […]
Nel mondo delle grandi catene alberghiere è normale vedere strutture passare da un brand all’altro. Gli hotel non sono di proprietà delle catene, ma di società immobiliare che decidono di volta in volta a quale gruppo affiliarsi, non è nemmeno raro che lo stesso gruppo immobiliare abbia strutture che partecipano ad insegne differenti ed apparentemente concorrenti.
In questo articolo:
Negli ultimi 24 mesi a Singapore si è assistito ad un paio di cambi casacca ed Hilton è stata la protagonista di questo rimescolamento. La seconda catena mondiale ha spento l’insegna sullo storico hotel in Orchard Road, oggi l’hotel ha riaperto come Voco (gruppo IHG) e poi ha (ri)acceso a meno di un km di distanza in quello che per 30 anni era stato un Mandarin, il nuovo Hilton Orchard.
La stessa cosa è capitata a questo Conrad, il secondo hotel di questa insegna in città. Per anni l’iconica struttura è stata un Regent Hotel e adesso è passata da IHG ad Hilton.
Prenotazione
La novità mi incuriosiva, l’alternativa era il nuovo Aloft, si lo so che è come scegliere tra una Porsche ed una Cupra, ma sono le due principali novità in città e poco conta se una è 5 stelle e l’altre 3.
Alla fine però ha prevalso la curiosità per un hotel iconico, per la forma, la storia e il fatto che ha aperto a Natale 2023 dopo un restyling da milioni e milioni di euro.
Ho prenotato cash dato che avevo bisogno di fare un pochino di cassa e ho optato per la tariffa X2 a circa 300€ per una notte, l’ultima in hotel del mio giro del mondo.
Non avevo ancora attivato la collaborazione con il team exclusive di ACIblueteam altrimenti avrei anche potuto usare lo loro assistenza e aggiungere punti e benfit grazie ad Hilton Impresario.
Certo si potrebbe pensare “belin, ma hai speso un botto”. Considerato che Conrad è una struttura 5 stelle e che gli hotel a Singapore, come la vita, non sono economici ho preferito ragionare in chiave accumulo e riutilizzo. Questa prenotazione da sola mi ha fatto accumulare più di 18mila punti, abbastanza per dormire un notte gratis in centinaia di hotel Hilton in giro per il mondo.
Location
Ci troviamo in una parallela di Orchard Road, non siamo in mezzo al caos della via più famosa di Singapore, ma è comunque raggiungibile in meno di 3 minuti a piedi.
Si trova proprio davanti al St. Regis dove ho dormito recentemente in un viaggio con Marika. A pochi passi dall’Edition, altro hotel 5 stelle della famiglia Hilton e dal Four Seasons, in pratica la via dei 5 stelle ultra lusso.
Check-in
Appena arrivato davanti al maestoso ingresso, un addetto ha preso in consegna i miei bagagli e mi ha scortato ai banchi del check-in.
Stranamente non viene offerta la possibilità di fare la registrazione in lounge, ma solo al desk tradizionale, ma poco importa in questo caso. La mia intenzione era quella di andare in stanza e poi fare una passeggiata lungo Orchard Road.
La camera
Essendo Diamond l’upgrade ad un piano executive è quasi matematico, certo a volte si traduce solo in un piano alto, ma è sempre meglio che pagare. La mia camera non era nella parte frontale, ma su una delle due ali che sostengono le terrazze. Anzi ero praticamente alla fine del corridoio, 1102.
Camera grande e moderna, certo non avendo toccato la muratura sono rimasti i difetti delle strutture anni 70/80, ovvero pessima insonorizzazione, specialmente se è comunicante e nell’altra stanza c’è un bambino che ha voglia di giocare. Si la stanza sarà anche moderna, ma non mi ispira il lusso che mi aspetto da un Conrad, non c’è ricerca del dettaglio, non c’è alcuno spunto che mi ricorda di essere in uno dei 3 brand 5 stelle della catena Hilton.
C’è un letto con un ottimo materasso, anche perchè ha poche notti sulle sue molle, il classico mega schermo. Un tavolino per lavorare ed un divano dove rilassarsi, ma senza guardare la tv che è di fronte al letto e non è orientabile.
Carini i comodini con la presa di ricarica wireless integrata, la presa di corrente e la porta USBc, da qui si capisce che è “arredamento moderno” e non vintage.
Carino il mobiletto bar, con integrato il lavandino di acqua potabile, ma veramente tutto poco lusso. Se fossimo in una struttura tipo Curio o Doubletree sarebbe top, ma siamo in un Conrad.
Anche il bagno non ha nulla di wow e poi siamo in Asia, non mi ricordo un hotel 5 stelle senza la tavoletta giapponese.
Piacevole il pensierino di benvenuto, una coccola che oramai mi aspetto ogni volta che entro in stanza.
Servizio 5 stelle in stanza con menù dei cuscini, ripasso della stanza con preparazione per la notte e bustina di te “speciale” per fare sogni d’oro in un letto veramente da sogno.
La struttura
L’hotel ha 440 stanze, distribuite su 12 piani. A colpire è la forma piramidale, o forse sarebbe meglio dire a terrazza.
Una volta entrati si resta a bocca aperta ad ammirare la costruzione. Gli ascensori panoramici che portano ai piani vanno su e giù come dei pistoncini, ai lati due scale a chiocciola portano gli ospiti al secondo piano che ospita oltre a bar e ristoranti anche la piscina e la palestra.
Al suo interno ospita diversi ristoranti, l’Executive chef è italiano, si chiama Luca Beccalli e lo ho conosciuto mentre facevo colazione al ristorante Basilico. Devo dire che c’è molta Italia in questo hotel con un bistrò che si chiama Dolcetto (dove ho anche trovato gli Amaretti Virginia che sono made in SAVONA).
C’è un famoso bar di ispirazione Newyorchese che si chiama Manhattan, un pool bar e molto altro.
Confrontando le foto di quando era Regent ad ora, è evidente che a livello strutturale non si potesse fare molto, i lavori hanno interessato le stanze e immagino gli spazi comuni, anche se come mi è stato confermato dallo chef i ristoranti non si sono mai fermati.
La lounge è all’11° piano e, come da tradizione, offre la colazione la mattina. La merenda il pomeriggio e la cena la sera. Non è grandissima, se paragonata al numero di potenziali ospiti, ma l’offerta gastronomica era adeguata.
Al secondo piano la palestra, tutto nuovo di zecca e tutto made in Italy by Technogym. Unica pecca (non per me) è che stranamente non è aperta h24.
Vicino alla palestra, c’è la piscina. Anche questa come tutto il resto degli spazi pubblici non è grande, anzi.
Vero che se si vuole andare in piscina a Singapore si prenota il Marina Bay Sands e non il Conrad, ma è anche possibile che con potenzialmente 1000 ospiti un centinaio si trovino a fare un tuffo contemporaneamente e la sensazione sarebbe come in una nave da crociera in una giornata di navigazione.
Food & Beverage
Ho cenato in lounge. Non avevo voglia di uscire e non volevo fare tardi perchè il mattino dopo avrei dovuto imbarcarmi sul volo più lungo del mondo, ma prima volevo arrivare abbastanza presto in aeroporto per recensire lounge e dare un occhiata ad eventuali novità nell’aeroporto migliore del mondo. L’offerta era nella media, certo inferiore a quella del Hilton Singapore, anche in questo caso un hotel rinnovato con investimento milionario.
Come detto c’è il Manhattan, rinomato per i cocktail e al piano terra una pizzeria e una sala da Te. Tutto davvero elegante.
La mattina ho fatto per lo stesso motivo colazione leggera.
Lo chef, lo ho conosciuto per puro caso perchè incrociandomi davanti al buffet mi ha proposto di assaggiare una ricetta local con un twist di Italia, e mi ha anche offerto un vero cappuccino e non delle macchinette.
Grazie Luca, ma da un 5 stelle mi aspetto un barista per tutti non perchè ho avuto la fortuna di incrociarti.
Buffet nella norma, non ho assaggiato molto, ma ho comunque notato una proposta anche in questo caso inferiore all’Hilton, che lo ricordo è una categoria inferiore al Conrad e imparagonabile a quello che propone il vicino St. Regis che a colazione ha anche un menù alla carta e io avevo preso caviale ed aragosta, Capisco che le dimensioni impongano delle scelte, ma Conrad dovrebbe essere il top.
In conclusione
Mi aspettavo qualcosa di meglio, anche perchè gli oltre 500 SGD sono un prezzo importante per un periodo di bassa stagione. Probabilmente se fosse stato un “semplice” Hilton o un Curio la mia valutazione sarebbe stata meno severa.
Pro
- Gli spazi comuni
- Location
Contro
- Niente barista a colazione
- Piscina piccola
- Palestra non h24
- Prezzo