Le regole per viaggiare (al momento) in Italia e all’estero
Da un anno a questa parte siamo abituati a vivere “alla giornata”, fare piani sul lungo periodo è quasi impossibile […]
Da un anno a questa parte siamo abituati a vivere “alla giornata”, fare piani sul lungo periodo è quasi impossibile dato che di settimana in settimana il colore delle regioni può cambiare.
In questo articolo:
Non è facilissimo rimanere aggiornati su quali spostamenti possiamo fare e con che modalità, ecco che abbiamo cercato di ricapitolare la situazione attuale per gli spostamenti sia interni che esteri.
Via libera al Green Pass Europeo: operativo da inizio giugno
Il Green Pass è finalmente realtà, il 28 aprile il parlamento europeo si è espresso a favore dell’adozione di uno strumento che faciliterà gli spostamenti all’interno dell’UE, si chiamerà Certificato Eu Covid-19.
Non più Green Pass dunque e non sarà un vero e proprio passaporto sanitario ma semplicemente un documento che faciliterà il diritto a muoversi all’interno dell’Unione Europea. Il certificato, cartaceo o digitale che sia, attesterà che il soggetto ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19, è guarito recentemente o si è sottoposto a tampone entro 48 ore dal viaggio.

Foto Multimedia Centre Parlamento Europeo
I vaccini ritenuti “validi” sono attualmente quelli approvati dall’EMA, quindi Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson. Il certificato servirà principalmente sia a snellire i controlli da parte degli organi competenti, sia ad eliminare le ulteriori eventuali restrizioni all’arrivo o al ritorno, come quarantene, isolamento o ulteriori test.
Viaggi all’estero, dove si può andare
Arrivano purtroppo notizie tragiche dall’India, la variante galoppa a suon di 300.000 contagi al giorno e oltre 2.000 decessi. Per questo motivo fino al 15 maggio è vietato l’ingresso in Italia a chiunque abbia viaggiato, soggiornato o transitato in India, Bangladesh, Sri Lanka, ma anche Brasile, nei 14 giorni precedenti.
Eccezion fatta per chi è autorizzato dal Ministero della Salute per esigenze di necessità, come il rientro al domicilio o per funzionari, lavoratori o forze dell’ordine. Rimane comunque valido l’obbligo di sottoporsi a tampone entro 48 ore prima del volo, 10 giorni di isolamento in un hotel predisposto e tampone al termine del periodo di isolamento.
Per quanto riguarda l’area Schengen dei paesi EU ci si può spostare in:
Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco e Israele.
Al rientro in Italia bisognerà compilare un’autodichiarazione del viaggio e avvertire gli organi competenti (ad esempio l’Asl), effettuare un tampone entro le 48 ore prima del viaggio e sottoporsi ad isolamento fiduciario per 5 giorni al termine dei quali viene effettuato un’ulteriore tampone.
Discorso particolare per una meta molto ambita per l’estate 2021, ovvero le Seychelles. Dopo una campagna di vaccinazione performante, le Seychelles hanno deciso di riaprire ai turisti, anche se c’è da dire che attualmente il governo italiano non consente viaggi di piacere in questo paradiso.
Se invece dovessimo andare per comprovate esigenze lavorative, salute, residenza o altre eccezioni, bisogna fare un tampone entro le 72 ore dalla partenza e compilare una richiesta di autorizzazione per il viaggio. Una volta atterrati dovremo passare i primi 10 giorni di permanenza in una struttura alberghiera predisposta e poi, una volta effettuato il tampone e dimostratosi negativo, si può circolare liberamente.
Per quanto riguarda il rientro in Italia da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Singapore e Thailandia bisogna produrre autocertificazione, testo molecolare o antigienico entro le 48 ore prima del volo e quarantena obbligatoria di 14 giorni.
Dove non si può andare?
Non possiamo andare in Portogallo per turismo, ma solo per motivi professionali, di studio o ricongiungimento familiare, la Nuova Zelanda ha le frontiere chiuse ad eccezione per residenti che devono comunque stare 2 settimane in quarantena, l’Australia ha imposto la chiusura delle frontiere fino al 17 giugno, oltre alla quarantena obbligatoria per i residenti che rientrano.
I paesi che accolgono i turisti italiani senza obbligo di quarantena
Albania, Antigua e Barbuda, Armenia, Bahamas, Barbados, Belize, Bermuda, Botswana, Colombia, Costa d’Avorio, Costa Rica, Ecuador, Egitto, Dubai, Georgia, Ghana, Guatemala, Honduras, Isole del Regno dei Paesi Bassi, Isole Turks e Caicos, Kenya, Macedonia del Nord, Messico, Montenegro, Namibia, Nepal, Nicaragua, Perù, Repubblica Dominicana, Saint Lucia, Saint Kitts e Nevis, Serbia, Sud Africa , Tanzania, Turchia, Uganda, Zambia.
Bisogna però stare attenti, perché al rientro da alcuni di questi paesi il governo italiano impone delle misure di sicurezza.
Spostamenti tra le regioni in Italia: ecco la “Certificazione verde”
Uno strumento pressoché uguale alla Certificazione EU è la Certificazione verde Covid-19 adottata dal governo italiano per consentire gli spostamenti tra le regioni arancioni, rosse e gialle.
Dal 26 aprile è entrato in vigore il decreto riaperture che consente alcune agevolazioni. Una di queste è la possibilità di spostarsi tra regioni arancioni e rosse senza comprovati motivi lavorativi, di salute o necessità ma solo per turismo.
“Gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori delle Regioni e delle Province autonome collocati in zona arancione o rossa sono consentiti ai soggetti muniti delle certificazioni verdi”
Testo del provvedimento della Presidenza del Consiglio
Un certificato verde Covid-19 attesta:
- Di aver completato il ciclo vaccinale per Covid-19
- Negatività al tampone nelle 48 ore precedenti allo spostamento
- Guarigione da Covid-19
Con la vaccinazione e la guarigione il pass è valido per 6 mesi, per il tampone la validità è solo per il viaggio che si va ad effettuare. Il certificato verrà rilasciato in formato elettronico o cartaceo, per il vaccino basterà il certificato della struttura sanitaria, stesso discorso per chi è stato ricoverato ed è guarito. Per le guarigioni “casalinghe” invece sarà il medico di medicina generale a rilasciare il documento.
Insomma, abbiamo cercato di riassumere le ultime notizie, in ogni caso la situazione è sempre in aggiornamento. Ci viene in aiuto la mappa interattiva di Skyscanner che possiamo consultare gratuitamente. In ogni caso è sempre bene informarsi sul sito del Ministero della Salute prima di prenotare un viaggio o fare uno spostamento.
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