Ufficiale, la Thailandia riapre agli Italiani. Ecco le poche regole a partire dall’1 novembre
Il governo di Bangkok ha annunciato giovedì 14 ottobre il nuovo piano per la riapertura del paese ai turisti stranieri, […]
Il governo di Bangkok ha annunciato giovedì 14 ottobre il nuovo piano per la riapertura del paese ai turisti stranieri, che vedrà il via dal 1° novembre e manderà in soffitta quasi del tutto il precedente sistema del COE.
In questo articolo:
Le novità faciliteranno enormemente i viaggi verso la Thailandia (qui il nostro racconto), che lo scorso agosto aveva visto un’improvvisa crescita dei contagi, ma in questo inizio di autunno ha iniziato ad assistere all’appiattimento del curva pandemica. Il nuovo sistema prevede diverse regole e varrà per 46 diverse nazioni, tra cui anche l’Italia. Vediamo come funzionerà.
Le nuove regole per entrare in Thailandia
L’abbandono del vecchio sistema del COE (Certificate of Entry, un documento che andava richiesto in ambasciata per qualunque visitatore prima della partenza) è la novità principale, anche se prevede alcune eccezioni. Infatti, il documento continuerà ad essere richiesto a chi viaggia in gruppo, a chi arriva via mare e a chi dovrà essere sottoposto ad AHQ (Alternative Hospital Quarantine, cioè il sistema di quarantena preventiva per i viaggiatori).
Cambiamenti anche per quanto riguarda la quarantena, ovviamente: ad oggi, i viaggiatori diretti in Thailandia che non hanno completato il ciclo vaccinale sono sottoposti indistintamente ad AHQ di 10 giorni; per i vaccinati, invece, la quarantena è richiesta solo a chi è diretto a Bangkok, ma non a chi viaggia verso le isole di Phuket, Koh Samui, Koh Pha Ngan e Koh Tao.
Dal 1° novembre, la quarantena non sarà più necessaria in nessun caso per i viaggiatori provenienti da paesi a basso rischio: in questa categoria, inizialmente, erano compresi solo Singapore, Germania, Cina, Stati Uniti e Regno Unito.
Ma un’espansione della lista era nell’aria, e già nei giorni successivi al primo annuncio aveva iniziato a circolare un elenco più esteso (anche se non ufficiale) di 20 nazioni. Giovedì 21 ottobre, il governo thailandese ha invece diffuso una lista di 46 paesi i cui cittadini saranno interessati dalle nuove regole.
I paesi coinvolti nelle nuove regole
C’è quindi un elenco ufficiale che indica tutti i paesi del mondo che la Thailandia ritiene al momento “a basso rischio” e i cui cittadini, se vaccinati, non saranno quindi soggetti alla quarantena all’arrivo a partire dal 1° novembre 2021.
Stiamo parlando di: Arabia Saudita, Australia, Austria, Bahrain, Belgio, Bhutan, Brunei, Bulgaria, Cambogia, Canada, Cile, Cina, Cipro, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Hong Kong, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Malesia, Malta, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Qatar, Regno Unito, Singapore, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Ungheria.
Il requisito fondamentale non sarà però la nazionalità del viaggiatore, ma il fatto di aver risieduto in una delle nazioni della lista per almeno 21 giorni consecutivi prima di intraprendere il viaggio verso la Thailandia.
Cosa serve per entrare in Thailandia a chi risiede in Italia
Con le nuove regole comunicate dal governo thailandese a metà ottobre, che entreranno in vigore da novembre, non sarà più necessario il COE per i viaggiatori diretti a Bangkok e dintorni, e le restrizioni di quarantena saranno limitate ad alcuni casi di viaggiatori adulti non vaccinati.
L’accesso al paese asiatico sarà quindi consentito per i viaggiatori stranieri in possesso di questi specifici requisiti:
- Passaporto, il visto all’arrivo è di 45 giorni.
- Certificato vaccinale
- Assicurazione sanitaria contro il Covid-19
- Test PCR negativo alla partenza (almeno 72 ore prima del volo)
- Prenotazione della prima notte in un hotel certificato SHA+/AQ
All’arrivo in Thailandia si dovrà essere sottoposti ad un nuovo tampone PCR. Il tampone sarà pagato assieme alla prima notte in hotel. Fatto il tampone si dovrà attendere nella propria camera il risultato del test e solo dopo aver ricevuto l’esito negativo si potrà uscire dalla stanza.
A questo punto si sarà liberi di viaggiare liberamente in tutta la Thailandia e soggiornare in qualsiasi tipologia di struttura o a casa di amici e parenti.
Viaggi non essenziali in Thailandia
Al momento la nazione asiatica non rientra nelle destinazioni raggiungibili per turismo dall’Italia. Questo vuol dire che al rientro in Italia si dovrà rispettare 10 giorni di isolamento fiduciario, oltre a sottoporsi ad un tampone PCR.
Una nuova tassa di soggiorno
In ultimo, il governo di Bangkok ha deciso di implementare una nuova tassa di soggiorno che riguarderà tutti i turisti a partire da gennaio 2022. L’imposta, del valore di 500 baht (circa 12 euro), servirà a contenere i numeri dei visitatori specialmente verso certe località che in precedenza erano affette da problemi di overtourism.
Il progetto è quello di andare a raccogliere circa 5 milioni di baht all’anno, da destinare a un apposito fondo per la “trasformazione del turismo”.