Thailandia addio test PCR e burocrazia, adesso basta un tampone rapido all’arrivo
La Thailandia continua nella direzione di un graduale ritorno alla normalità, in particolare dal prossimo 16 dicembre sarà notevolmente semplificata […]
La Thailandia continua nella direzione di un graduale ritorno alla normalità, in particolare dal prossimo 16 dicembre sarà notevolmente semplificata la fase di arrivo nel Regno.
Situazione attuale
In questo articolo:
Dal primo novembre la Thailandia ha abbandonato il programma studiato per la riapertura delle frontiere. Per moltissimi turisti, compresi gli italiani, addio quindi alla burocrazia e al protocollo Sandbox che imponeva di soggiornare un numero minimo di notti a Phuket o Ko Samui e una serie di test PCR prima di potersi muovere liberamente.
Ad oggi però i turisti sono obbligati a prenotare almeno la prima notte in un hotel SHA+, prenotazione che comprende nel costo della camera anche il tampone PCR da effettuare appena scesi dall’aereo (si deve rimanere confinati in camera sino all’arrivo dell’esito, dalle 5 alle 12 ore).
Cosa cambia da metà dicembre
Il cambiamento è radicale ed è fatto, ovviamente, per rendere più semplice e meno stressante per i viaggiatori l’arrivo in Thailandia. E’ bene però ricordare che non tutti i passeggeri ricadono nel protocollo Test&Go, e in questo caso resta operativo anche il Sandbox che, sempre da metà dicembre, sarà aggiornato con la modifica del soggiorno minimo che passa da 7 a 5 giorni.
Ma per gli italiani, e tutti coloro che decidono di volare dall’Italia, è valido il protocollo più semplice che prevede:
- Ciclo vaccinale completato
- Thailand Pass
- Test PCR negativo effettuato entro 72 dalla partenza del volo
- Tampone rapido all’arrivo in Thailandia
La novità è appunto quella della tipologia di tampone al quale si sarà sottoposti una volta scesi dall’aereo. Addio al più costoso e lento PCR e benvenuto tampone rapido. Questo significa che in pochi minuti si avrà il risultato e non si dovrà aspettare in camera l’esito del test, potendo quindi iniziare immediatamente la vacanza e non dovendo soggiornare in una struttura SHA+, ma dove si vuole senza limitazioni.
In conclusione
La Thailandia è stata la prima nazione del sud est asiatico a riaprire le porte ai turisti, oggi sta lentamente vedendo i numeri dei passeggeri crescere giorno dopo giorno.
Purtroppo l’Italia vieta ancora gli spostamenti non essenziali verso Bangkok e le altre popolari destinazioni a causa del picco di contagi registrato in estate e che adesso è solo un lontano ricordo. La scelta di alleggerire le procedure, e quindi i costi per i viaggiatori, è sicuramente interessante. Speriamo che a breve (15 dicembre) l’Italia aggiorni la lista dei paesi o dei corridoi turistici includendo anche la Thailandia tra le destinazioni raggiungibili.
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