Recensione Conrad Ko Samui, (probabilmente) il miglior soggiorno della mia vita
Questa è stata, probabilmente, la più bella struttura che io abbia mai visitato, il personale migliore che abbia mai trovato […]
Questa è stata, probabilmente, la più bella struttura che io abbia mai visitato, il personale migliore che abbia mai trovato in un hotel e la migliore esperienza a 360° nella mia vita di viaggiatore compulsivo.
Faccio questa premessa perchè deve essere chiaro che questa recensione sarà il nuovo termine di paragone quando si tratterà di dare voti a strutture di questa tipologia.
La prenotazione
In questo articolo:
Ho sfruttato la promozione (ancora valida) che permetteva di avere un risparmio del 25% su tutti i soggiorni di almeno 4 giorni nelle strutture più lussuose del portfolio Hilton.
Il Conrad di Ko Samui è l’unica struttura del gruppo Hilton sull’isola e, complice la difficoltà di raggiungere questa perla del mare di Thailandia, i prezzi (anche prima dello sconto) erano sensibilmente più bassi rispetto al periodo pre pandemico. L’hotel offre solo sistemazioni in ville costruite su palafitte in cemento armato affacciate sul mare, tutte con piscina privata con un prezzo (nel “mondo di prima”) mai inferiore ai 550€ a notte e in alta stagione anche il doppio.
Nel nostro caso siamo riusciti a prenotare per una settimana a poco più di 200€ a notte per la sistemazione più economica, ovvero una villa al primo livello. Ovviamente era anche possibile prenotare con i punti, questa è una delle strutture più care del portfolio Hilton e la camera base ha un costo di 80 punti Hilton Honors a notte. Il programma fedeltà Hilton Honors è partner di American Express ed è facilissimo trasferire i punti membership rewards in punti HHonors.
Normalmente avrei prenotato in questo modo, ma dato che il prezzo era così economico (per questa struttura) ho preferito accumulare e così tra punti base, promozione punti doppi, bonus Diamond e altri piccoli bonus ho accumulato con questo soggiorno circa 95k punti, abbastanza per una notte gratis in questo hotel o 5 notti gratis in un hotel come il DoubleTree di Trieste.
La location
Il resort è ubicato nella parte più a sud dell’isola, esattamente all’opposto del centro di Samui e dell’aeroporto. Il viaggio dal piccolo scalo dura circa 45 minuti, proprio perché è il punto più distante da raggiungere per chi arriva per via aerea.
La posizione è sicuramente motivo di odio o amore, nel nostro caso è stato amore a prima vista. La struttura è un piccolo villaggio affacciato verso la terraferma e tutte le ville sono state costruite pensando a come far ammirare il tramonto a tutti gli ospiti delle 97 ville.
Il fatto di essere così isolata da tutto rende questa struttura unica nel suo genere. Anche per la tipologia delle costruzioni, sembra di essere in un atollo delle Maldive o delle Seychelles, con la differenza che qui è possibile prendere un taxi o uno scooter per spostarsi verso il resto dell’isola di Samui.
La movida a Samui è nella zona dell’aeroporto che, come detto, dista quasi 60 minuti di viaggio, la spiaggia e l’area di Lamai distano invece circa 30 minuti, qui è possibile trovare ristoranti e un pochino di vita notturna. Dalla parte opposta, nell’area di Nah Ton, c’è il Nikki Beach, brand molto conosciuto per le sue feste in spiaggia.
In generale questo posto è perfetto per chi vuole restare nel resort o chi accetta spostarsi per l’isola via scooter come abbiamo fatto noi. E’ la location ideale per una luna di miele (o direttamente il matrimonio), non per chi vuole scatenarsi nella movida.
Il transfer dall’aeroporto
Abbiamo prenotato il trasporto direttamente in hotel (al costo di 1.500 bath) anche perchè era obbligatorio per il protocollo Samui+, oggi invece è possibile prendere un normale taxi con un costo sensibilmente inferiore (circa 600 bath).
Il minibus che ci ha portato in hotel era pulitissimo, l’autista isolato dal resto della cabina e ad attenderci sul sedile c’erano dei buonissimi biscotti fatti dai pasticceri del resort e un piccolo asciugamano rinfrescante. Il viaggio è durato circa 45 minuti e, quando siamo arrivati davanti alla lobby, abbiamo immediatamente capito che questa non sarebbe stata una vacanza qualunque.
Al centro della lobby, una fontana e poi il mare aperto con le caratteristiche isolette a far da sfondo, sembrava stessimo guardando un quadro in un museo.
Il check-in
Scesi dal minibus siamo stati calorosamente salutati dal personale della reception e invitati a salire su una golf car per essere portati direttamente nella nostra villa.
Noi avevamo prenotato la villa base, ma grazie al mio livello Diamond nel programma Hilton Honors, siamo stati promossi al livello 3, una stanza che costava 8mila bath (circa 200€) al giorno in più rispetto a quella prenotata.
Quando siamo scesi dal mezzo elettrico e abbiamo aperto la porta della stanza ci è sembrato di entrare in un film, era tutto troppo bello. Ad accompagnarci in camera è stato Jack, uno dei responsabili del ricevimento, che ci ha spiegato tutte le regole del protocollo Samui+ (ora decaduto).
Abbiamo quindi svolto il check-in direttamente in stanza sorseggiando una spremuta d’arancia freschissima e gustando dei dolcetti preparati apposta per noi.
Oltre alla burocrazia, Jack ci ha anche raccontato tutte le caratteristiche di questo hotel, spiegato dell’upgrade e presentato tutti i servizi. Alla fine ci ha lasciato il suo contatto whatsapp, contatto che abbiamo usato durante il soggiorno per chiedere informazioni, organizzare escursioni, ordinare cibo e molto altro.
Soprattutto ci ha comunicato l’ora del tramonto e i due posti migliori dai quali guardarlo: uno dei due era la nostra camera.
Solo golf car
La particolarità del resort è che all’interno ci si sposta a piedi (poco) o tramite le golf car dell’hotel. Ci sono oltre 50 di questi mezzi nella struttura.
La struttura è su 7 livelli, come se fossero i piani di un hotel. Le camere dal livello 1 al livello 3 sono tutte ville identiche, quello che cambia è la vista che diventa più bella più si va in alto. Dal 4° al 6° livello le ville diventano dei veri e propri appartamenti duplex con doppia piscina con una superficie di poco meno di 300 mq. Infine al 7mo livello le ville diventano dei quadrilocali con cucina e dependance da quasi 800 mq.
La stanza
Questa struttura non è paragonabile ad un Conrad qualunque, come quello di Bangkok, e nemmeno ad un resort, come il Marriott Merlin di Phuket. Forse ad una strutture su qualche atollo, come il Radisson Blu alle Maldive. La differenza è che si sviluppa in altezza e non è in mezzo al nulla nell’oceano indiano, ma su una collina della Thailandia.
La camera, di 135mq ha un enorme letto king size con uno dei materassi più comodi mai provato e un incredibile topper che otterrebbe sicuramente un 10 da parte di chef Barbieri in una puntata di “Quattro hotel”. Ci sono poi un divanetto con tavolino, una cabina armadio e un bagno che è grande come un monolocale a Milano.
Il bagno ha il wc in una zona separata, una doccia walk-in e un doppio lavandino. Poi c’è una enorme vasca da bagno formato famiglia in grado di ospitare almeno 4 persone senza problemi.
Ed eccoci arrivati al protagonista assoluto di tutte le ville di questo resort: il terrazzo con infinite pool. La piscina misura 10mt per 3 ed è profonda 1.2mt. Qui si trovano un ombrellone enorme con due lettini e dalla parte opposta un divanetto con sedie e tavolino. Un sogno.
La nostra stanza aveva un benefit che la rendeva unica tra tutte le camere del livello 3: essendo l’ultima era quella più in alto, quindi con la migliore vista e con la maggior privacy possibile.
Quale sistemazione scegliere
Il resort dispone di solo ville: dal livello 1 al livello 3 sono di 135mq su un piano, dal 4 al 6 sono su due piani e di oltre 290mq. Poi ci sono delle vere maison fino a 800 mq.
La differenza di prezzo non è data solo dalla dimensione dell’appartamento, ma soprattutto dal livello a cui la villa è ubicata. Quelle al primo livello sono identiche a quella del 3°, ma costano meno, così come quelle al 6° sono uguali a quelle del 4° e costano ovviamente di più.
Se possedete uno status élite nel programma Hilton Honors e potete sperare in un upgrade, vi consiglio di prenotare il primo livello, altrimenti se il costo è alla vostra portata, cercate di essere il più in alto possibile.
Dopo aver trascorso una settimana in questa struttura, posso dire senza timore di essere smentito che il livello 3 è sicuramente il migliore per vari motivi:
- Il ristorante principale ZEST, quello dove si fa colazione la mattina è alla stessa altezza e questo permette di uscire a piedi senza dover chiamare il buggy, cosa impossibile se invece si soggiorna negli altri livelli
- Sempre nella stessa zona ci sono la lounge, la palestra e la SPA, tutte quindi facili da raggiungere
- La vista è molto meglio che ai livelli sottostanti, sicuramente peggio di quelli che soggiornano dal 4° livello in su, ma dato che le ville diventano dei bilocali e il prezzo quasi triplica rispetto a quelle sottostanti, direi che ci si può anche accontentare.
- Più si sta in basso più si è visibili da coloro che sono sopra, anche se bisogna dirlo, la privacy è tutelata moltissimo e la costruzione a scacchiera delle ville protegge da occhi indiscreti.
Gli spostamenti
Come detto, se in un hotel si prende l’ascensore per andare in piscina, al ristorante o alla reception, qui si prende il buggy, ovvero una golf car. Si chiama la reception al telefono e si dice dove si vuole essere portati, nel giro di un paio di minuti al massimo arriva una macchinina, si sale e si viene portati a destinazione.
Chi ha disegnato la struttura ha pensato a tutto, la carreggiata è abbastanza larga per avere due corsie di marcia, la pendenza è alta ma le macchinine riescono a salire/scendere senza problemi, anche in condizioni di asfalto viscido. In caso di pioggia vengono chiuse le paratie e ci si sposta senza fare la doccia.
E’ veramente tutto perfettamente organizzato e i ragazzi alla guida sono sempre stati carinissimi e sorridenti, come solo in Thailandia sanno essere.
Il personale
Chi è già stato in vacanza in Thailandia può sicuramente capire cosa sia la tipica accoglienza thailandese. In questa struttura è tutto curato fin nei minimi particolari, da parte di tutti. Dal giardiniere al driver del buggy, dal personale dei ristoranti a quello della lobby fino ai parcheggiatori.
Mai nella vita mi sono sentito così a casa e benvoluto in un hotel. La mattina quando arrivavamo a fare colazione erano pronti per noi, dalla seconda mattina non abbiamo nemmeno più dovuto chiedere i nostri desideri, venivano esauditi prima ancora di aprir bocca.
Non sono solito tornare in un posto più volte, perché mi piace andare alla scoperta di diversi luoghi, ma posso dire che tornerei, penso infinite volte, in questo resort.
La filosofia KM0
Due delle cose che ho apprezzato tantissimo in questa struttura sono l’attenzione per l’ambiente e la volontà di offrire agli ospiti non solo prodotti il più possibile locali, ma addirittura prodotti dal personale dell’hotel nella fattoria ubicata nella collina davanti al resort.
A spiegarmi come è nata questo nuovo approccio è stato Jim, che lavora nel reparto F&B dell’hotel. “Durante il Covid sono diventato un agricoltore e allora abbiamo deciso di aprire la nostra fattoria”. La particolarità è che Jim è coreano e, dopo aver fatto la luna di miele in questo hotel, ha deciso di trasferirsi in Thailandia per tornarci a lavorare.
La fattoria si chiama “Iris Project” ed è visitabile da tutti gli ospiti. Qui vengono prodotte l’80% delle verdure usate dai ristoranti, le oltre 150 galline producono le uova che vengono servite a colazione, usate per preparare piatti e dolci. Ma non è solo questo. Tutto il cibo in eccesso e il verde prodotto all’interno della struttura diventa compost. E quando non è possibile produrre in loco, i fornitori vengono accuratamente selezionati, il caffè ad esempio è comprato nel nord del Regno, vicino Chang Rai e tostato direttamente nel Botanikka, uno dei cafè del resort.
“Produciamo anche la birra e moltissimi altri prodotti che poi serviamo ai nostri clienti. La pandemia ci ha insegnato che il lusso è anche quello di poter rispettare l’ambiente e noi stiamo cercando di comunicarlo con questo cambio di mentalità e di approccio”, conclude Jim.
Nelle stanze è quasi stata eliminata la carta, sostituita da delle tavolette di bambù su cui sono scritte le regole dell’hotel, le indicazioni per gli ospiti e molte altre informazioni. Gli spostamenti interni avvengono solo tramite mezzi elettrici ed è stata eliminata ogni tipo di plastica monouso dalla struttura, sostituita da vetro e contenitori biodegradabili. Solo in bagno ci sono ancora i classici prodotti che si trovano in tutti i Conrad.
Ristoranti e Bar
Essendo un resort è pensato per offrire diverse possibilità agli ospiti. Zest è sicuramente il punto principale dato che è il ristorante che al mattino serve la colazione. Uno dei vantaggi di essere almeno Hilton Honors Gold è quello di poter avere la colazione gratuita, in questa struttura si traduce in un risparmio di circa 45€ al giorno.
Il buffet, come accade sempre in questa parte del mondo, è enorme. La qualità altissima anche grazie ai tanti prodotti che provengono dalla farm della struttura e, quando ciò non è possibile, come ad esempio per il salmone o il latte, i fornitori sono selezionati con cura dal reparto F&B.
Al piano spiaggia c’è il SeaKret bar, dato lo scarso numero di ospiti, era sempre presidiato ma non abbiamo mai usufruito dei servizi.
Poco più su, nella piscina principale, c’è l’Azure. Ristorante di ispirazione mediterranea aperto a pranzo fino alle 18. Il menù è quello classico da light lunch, come in un bello stabilimento balneare con cucina in Italia.
C’è poi Heist, ristorante elegante della struttura. Si trova al 5° livello e da qui si gode una vista incredibile su tutto il resort.
Infine c’è Botanikka, che prima del covid era una sorta di starbucks, mentre oggi è il manifesto della nuova mentalità ecosostenibile del resort. Qui si tosta e si fermenta il caffè, si producono i funghi e varie tipologie di birra.
Le piscine e la Spiaggia
Ogni villa ha la sua piscina, la nostra aveva quella standard, ovvero una infinite pool lunga 10m e profonda 1.2m.
Al livello 2 c’è poi la piscina pubblica, anche quando l’hotel era pieno era quasi sempre deserta, la cosa non ci ha stupito dato che anche noi preferivamo stare nella “nostra”, anziché scendere in quella più grande. Anche in questo caso è una piscina a sfioro affacciata sul mare. Ci sono lettini e piccole cabine a disposizione degli ospiti.
Poco più in basso c’è la piccola spiaggia privata del resort, forse la spiaggia è l’unica cosa non di livello rispetto a quelle che si trovano in giro. L’hotel però ha fatto di tutto per renderla speciale. Ci sono due amache in mare. Ci sono dei lettoni sospesi direttamente sul mare. A disposizione degli ospiti anche dei lettini, tutti con accesso anche ad una presa di corrente, e dei cuscinoni.
Sia in piscina che in spiaggia, appena si arriva un addetto porta al tavolo delle bottiglie di acqua (in vetro) per rinfrescarsi gratuitamente.
A disposizione degli ospiti canoe e tavole da SUP, e a pagamento anche delle moto d’acqua.
Il resort per i bambini
Questa struttura è un piccolo paradiso per i bambini, non è il classico resort con animazione e baby dance, ma è impossibile per un bambino annoiarsi.
La regina delle attrazioni è sicuramente la piscina della camera, seguita dalla grande piscina a sfioro aperta a tutti gli ospiti.
C’è poi anche un piccolo kids club, adatto a bambini molto piccoli.
Addirittura, cosa mai capitata prima in vita mia, in bagno ci sono stati regalati due kit per l’igiene dentale di mia figlia con un carinissimo spazzolino e un dentifricio specifico per i bimbi.
La piccola promenade
Questo resort per anni è stato votato come una delle location migliori per i matrimoni, non è difficile da crederlo, per rendere più suggestivo il momento è stata realizzata una piccola struttura dove vengono svolte le cerimonie. Davvero romantico.
In fondo alla passeggiata c’è anche un pontile che si allunga in mezzo al mare e dal quale si gode un vista bellissima su tutto il resort e sul quale, volendo, è possibile cenare in solitaria durante il soggiorno.
P.S. Mi ero portato anche il drone per immortalare questo spettacolo di posto, ma sparsi per tutto il resort dalla camera alla spiaggia ci sono cartelli che indicano, per ragioni di privacy, di non usare droni.
Le piccole coccole quotidiane
Delle attenzioni del personale della struttura ho già scritto, adesso voglio parlare delle tante piccole coccole che hanno reso il nostro soggiorno ancora più speciale.
Dai dolcetti in camera il giorno del nostro arrivo, alle attenzioni da parte del personale ogni volta che lo incontravamo.
I consigli su dove andare e cosa visitare, sino alla sorpresa di fine soggiorno. Tre piccoli orsetti vestiti con l’accappatoio della struttura e personalizzati con i nostri nomi sopra. Senza dimenticare le due bellissime mascherine lavabili che ci sono state regalate il giorno del nostro arrivo.
Fino al menù dei cuscini a disposizione degli ospiti, ben 13 tipologie differenti. Altro che sogni d’oro.
In conclusione
Ogni soggiorno è diverso, è impossibile paragonare questo Conrad con quello di Dubai o di New York, così come è impossibile paragonare una camera che ha una piscina privata e una vista di questo tipo con una stanza di un albergo con vista cascate del Niagara. Certo, questo Conrad ha dei piccoli difetti, anche perchè la perfezione non esiste, ma qui a Ko Samui credo di averci lasciato un pezzo di cuore.
Pro
- La villa, la piscina, la vista
- Il silenzio assoluto
- Il personale
- L'attenzione per l'ambiente
Contro
- La spiaggia è piccolina e artificiale non si può camminare in mare come accade altrove
- Manca un ristorante alternativo
- I servizi sono tutti (troppo) cari rispetto al resto dell'Isola