Non ti piace l’idea di volare intercontinentale sull’A321? Allora fatti 8 ore su un 737 MAX
Si fa un gran parlare, di questi tempi, dei voli di lungo raggio operati con velivoli a fusoliere stretta, i […]
Si fa un gran parlare, di questi tempi, dei voli di lungo raggio operati con velivoli a fusoliere stretta, i cosiddetti ‘narrowbody’. Merito, o colpa (a seconda dei punti di vista), dell’affermarsi nelle flotte di molte compagnie aeree degli Airbus A321neo e A321LR, che consentono di coprire senza scalo rotte fino a 6-7 ore (i neo) e fino a 9 ore (gli -LR).
In questo articolo:
Con l’ingresso in servizio del modello XLR (Extra Long Range) del bireattore di costruzione europea, questo dibattito non potrà che surriscaldarsi ulteriormente, visto che la versione XLR dell’A321 sarà in grado di scavallare le 10 ore di volo senza scalo.
Solo in Europa, ci sono ben quattro compagnie che usano l’-LR per scavallare l’Atlantico: la portoghese TAP, l’irlandese Aer Lingus, la scandinava SAS e la francese La Compagnie. ITA Airways, con i suoi neo (non -LR) a partire dalla prossima primavera servirà da Roma il Medio oriente e l’Africa centro-occidentale su rotte di circa 6 ore di durata.
Certo, c’è una bella differenza tra il farsi 9 ore tra Parigi o Milano e New York sull’A321LR de La Compagnie, in una cabina con una configurazione all-Business, e attraversare l’Atlantico in una normale cabina di Economy. O, ancora, volare, come fa Wizz Air tra Milano e Riyadh (6 ore), in una cabina low-cost con le ginocchia in bocca e in cui non c’è nemmeno una presa di corrente per ricaricare il cellulare.
Ma l’A321 non è l’unico aereo a fusoliera stretta utilizzato dalle compagnie aeree sul lungo raggio (ossia su voli la cui durata oltrepassa le 6 ore). C’è anche il Boeing 737 MAX 8 che, se vogliamo, rappresenta per i passeggeri una sfida ancora più ardua in termini di comfort, visto che la sua cabina è dodici centimetri più stretta di quella dell’A321: 3,51 metri contro 3,63 metri.
In questi giorni sui social sta facendo notizia la compagnia dominicana Arajet, che ha avviato con i suoi Boeing 737 MAX 8 due collegamenti senza scalo (Santo Domingo-Buenos Aires e Santo Domingo-Santiago del Cile), che stanno tra le sette ore e mezza e le 8 ore, quanto a tempo di percorrenza. La configurazione dei MAX del vettore latinoamericano vede 8 posti in Premium Economy e 177 in Economy, per un totale di 185. Cioè quattro meno del massimo di sedili che si possono piazzare su quel tipo di aeromobile, con uno spazio tra le file di sedili che è facile intuire come estremamente risicato.
D’altra parte, a detenere il primato ‘teorico’ per il volo senza scalo di maggior durata con un 737 è un’altra low-cost: la brasiliana Gol, che ogni giorno collega Brasilia e Orlando usando il MAX 8. Il tempo di volo ‘ufficiale’ è di 8 ore e 20 minuti anche se, guardando i dati forniti da flightradar24, oscilla tra in realtà tra le 7 ore e 20 minuti e le 7 ore e 40 minuti. Nella top 5 ci sono anche il Kuala Lumpur-Melbourne operato da Batik Air (ufficialmente 7 ore 55 minuti), che sulla via del ritorno fa scalo a Bali, e il Buenos Aires-Punta Cana di Aerolineas Argentinas, il cui schedulato è di 7 ore e 50 minuti.
In Italia, ad oggi, non esiste nulla di così ‘estremo’. L’unica compagnia italiana che utilizza i Boeing 737 MAX per voli extra-Europa è Neos, che vola con quell’aeromobile sul Mar Rosso (4 ore) e a Dakar e Capo Verde, con tempi di percorrenza appena sopra le 6 ore.