Supplemento carburanti e biglietto premio. Come si comportano i vettori europei
Lo abbiamo detto più volte, prenotare un biglietto premio per volare in giro per il mondo, da soli o in […]
Lo abbiamo detto più volte, prenotare un biglietto premio per volare in giro per il mondo, da soli o in compagnia, è come una caccia al tesoro ad ostacoli, ma la ricompensa ripaga di tutte le camice sudate.
In questo articolo:
Prima di tutto bisogna raccogliere i punti per strada, sempre attenti a non commettere errori o a sbagliare strategia, poi bisogna evitare di inciampare sugli ostacoli che quotidianamente possono colpirci e che non possiamo controllare, ad esempio la svalutazione dei punti. Infine bisogna stare attenti, quando siamo oramai sulla riga del traguardo, a non essere colpiti dalla mazzata finale, quella delle tasse e supplementi che le compagnie pretendono anche quando si parla di un biglietto premio.
Cosa è il supplemento carburanti e le altre accise sul biglietto
Il carburante è la voce di spesa che da sola vale il 25-30% dei costi complessivi sostenuti da un vettore. Per questo, oramai da decenni, per difendersi dalle fluttuazioni del prezzo del cherosene, le compagnie hanno introdotto il «supplemento carburante». A differenza di quello che si può pensare, però, i vettori non pagano il pieno nel giorno in cui lo fanno, come avviene per il nostro rifornimento alla pompa di benzina. I vettori siglano accordi con molti mesi di anticipo, anche 2 anni, per assicurarsi dei costi certi. Questo permette di poter gestire nel tempo eventuali sbalzi verso l’alto aggiornando le tariffe dei biglietti.
Purtroppo per i passeggeri, la velocità di reazione c’è solo in una direzione, non di certo quando il prezzo del barile scende. Il supplemento carburante è sicuramente la voce più alta ad incidere sul biglietto, poi ci sono anche le tasse aeroportuali e altri balzelli come la nuova tassa comunale tanto antipatica a Ryanair.
Tutte queste voci vanno ad incidere sul costo finale del biglietto, anche quando si tratta di un biglietto premio.
In questo primo esempio analizziamo un biglietto a/r Linate -Fiumicino: a fronte di un costo di 135€, ci sono 45€ di tariffa, ovvero il costo del biglietto puro, mentre 90€ sono di tasse con il supplemento carburante (YR) che vale 22€, praticamente la metà della tariffa.
In questo esempio è ancora più evidente l’incidenza del supplemento carburante. Per andare e tornare da Roma a New York il costo del biglietto è di 476,54€. La tariffa è di 144,08€ alla quale si aggiungono 332,46€ di tasse. Ben 231€, ovvero il 70%, è il peso del Carrier Imposed Surcharge che altro non è che il nuovo nome del supplemento carburante.
Come si comportano le principali compagnie che operano in Italia
Al momento è impossibile sapere cosa richiederà ITA Airways ai passeggeri che prenoteranno un biglietto premio usando i punti di Volare, Alitalia aveva un costo che non variava a seconda della classe di viaggio e che incideva per circa 300 euro su un biglietto da Roma a Tokyo.
Le cose però non sono così negative, perchè ci sono anche dei modi per evitare di pagare le tasse e lo spieghiamo alla fine di questo articolo.
La peggiore in assoluto è Lufthansa
Il vettore tedesco è, senza dubbio, una delle compagnie più esose quando si tratta di tasse e supplementi associati al biglietto premio. Volare nella punta del naso del 747/8 della compagnia con sede a Francoforte è sicuramente uno degli obiettivi più ambiti dai reward traveller, però ha un costo addizionale non di poco conto. LH infatti calcola tasse e supplementi in base alla classe di viaggio, così un biglietto premio in first avrà un costo medio di circa 1200€ . Se invece ci si accontenta di un posto premio in economy si scende a poco più di 250€.
Ovviamente la musica non cambia se si prenota con le altre compagnie del gruppo come Swiss ed Austrian.
British Airways non è la peggiore (se parti dall’Italia)
Singolare che due delle peggiori compagnie aeree siano i due principali vettori del vecchio continente. BA sconta, oltre che il supplemento carburante, anche le altissime tasse imposte dal Governo inglese. L’Air Passenger Duty (APD) è calcolata in base alla classe di viaggio e può arrivare a sfiorare le 150 sterline per un volo con partenza dall’Inghilterra in business class.
Fortunatamente per noi ,prenotando un biglietto premio con un primo volo in partenza dall’Italia, si evita la APD e quindi si possono risparmiare parecchi soldi, qui sopra un esempio di un biglietto in business che ha un costo in “tasse” di 661.33€
NB. Al contrario, per i voli dall’Italia verso UK, usare i punti Avios è molto conveniente.
Le altre compagnie aeree europee, ad esempio Air France e KLM, applicano dei supplementi meno esosi. Volare sempre da Milano verso New York ha un costo indicativo di poco meno di 250€ di tasse, cifra identica tra economy e business class.
Tra tutti i vettori europei c’è poi uno che svetta per simpatia ed è Finnair. Il vettore con sede ad Helsinki non solo ha azzerato il supplemento carburanti dai biglietti premio, ma ha anche eliminato quasi tutte le tasse portando il costo economico ai livelli più bassi di tutti i vettori made in UE. In questo modo un biglietto premio verso Bangkok ha un costo fisso di meno di 60€.
Un consiglio per evitare di pagare cifre esorbitanti di tasse è quello di usare i punti del programma per prenotare con vettori partner che invece hanno una politica differente. Qui un confronto sull’utilizzo degli Avios di BA per una prenotazione con Qatar o Finnair.
Volare in business class con Finnair, usando gli Avios di BA costa 198.500 Avios e soli 62,73€ di tasse.
La stessa prenotazione con Qatar costa solo 3000 Avios in più, ma ben 611€ di tasse e supplementi.
In conclusione
Questa è la prima puntata dedicata ai costi che bisogna sostenere quando si prenota un biglietto premio. La prossima sarà dedicata alle compagnie non europee che volano in Italia e che sono facili da utilizzare grazie alla partnership con i punti Membership Rewards di American Express.