Il Linate-New York di ITA Airways? Ecco perchè (oggi) il volo diretto è impossibile
Nelle ore successive all’annuncio dell’accordo raggiunto tra Lufthansa e Ita Airways, con il quale il gruppo tedesco acquisirà (una volta […]
Nelle ore successive all’annuncio dell’accordo raggiunto tra Lufthansa e Ita Airways, con il quale il gruppo tedesco acquisirà (una volta ottenuto il via libera dalle autorità italiane ed europee) il 41% del vettore italiano, sui giornali si sono scritte tante cose, in merito ai futuri scenari che la partnership potrebbe spalancare.
In questo articolo:
Una di queste, riportata per la verità da alcuni ma non da tutti gli organi di informazione ‘generalisti’, riguardava la possibilità per ITA Airways di operare, in un prossimo futuro, tra Milano Linate e New York grazie agli Airbus A321LR che la compagnia dovrebbe iniziare a ricevere a partire dal prossimo autunno-inverno.
Volare negli USA da Linate
Ipotesi invero assai poco remota. Non perchè l’aereo in questione, anche a pieno carico, non sia in grado di ‘scavallare’ l’oceano Atlantico fino alla costa nord-orientale degli Stati Uniti.
E non perchè un simile collegamento non sia destinato a divenire, immediatamente, una hit tra i passeggeri, tanto quelli ‘leisure’ quanto quelli ‘affari’ (considerato il fatto che gli A321LR di ITA saranno allestiti in classi, inclusa una Business con tanto di sedili lie-flat).
La legge Burlando e l’opposizione delle compagnie
Ma perchè, ad oggi, c’è una legge dello Stato che impedisce un operativo del genere. Una legge che, difficilmente, verrà cambiata per consentire alla nuova ITA a trazione germanica di volare tra Linate e gli USA, in quanto la sua abrogazione sconvolgerebbe l’intero settore del trasporto aereo italiano.
Approvata nel 2000 e nota come ‘decreto Bersani’, la legge è stata varata per garantire all’allora nuova ‘Malpensa 2000’ una crescita di traffico adeguata agli investimenti effettuati e per impedire che, tramite il feederaggio da Linate verso i propri hub europei, le compagnie straniere potessero compromettere il successo dell’hub che Alitalia aveva avviato due anni prima a Malpensa.
Di fatto, la legge è già un compromesso. Perchè nel 1998, l’allora ministro dei Trasporti Claudio Burlando aveva varato un provvedimento ancor più restrittivo, con il quale Linate sarebbe diventato un aeroporto esclusivamente adibito ai collegamenti nazionali. Fu allora che 11 compagnie aeree, tra le quali British Airways, Air France, Iberia e la stessa Lufthansa, si appellarono all’Unione europea chiedendo di poter continuare a volare da Linate. Il Commissario europeo ai Trasporti, Neil Kinnock, gli diede ragione.
Il governo italiano presentò appello, ma perse. E quella che entrò, provvisoriamente in vigore fu la ‘regola dell’un terzo’, in base alla quale i vettori che operavano da Linate avrebbero potuto mantenere un terzo delle loro frequenze giornaliere operate nel 1998 al ‘Forlanini’, trasferendo invece tutte le altre a Malpensa.
Solo aerei a corridoio singolo
Due anni più tardi, la questione fu poi definitivamente disciplinata dal Decreto Bersani, che nel marzo 2000 limitò a 18 i movimenti orari, stabilendo anche che gli aerei ammessi al ‘city airport’ sarebbero stati solo quelli a corridoio singolo e che le destinazioni servite avrebbero potuto essere solo all’interno dell’Unione europea. Il decreto significò l’addio del ‘Forlanini’ agli Airbus A300 e A310 operati per esempio da Air France, Iberia, Lufthansa e Olympic, oltre che ai Boeing 767-300 con cui British Airways collegava Milano e Londra Heathrow su alcune frequenze giornaliere.
Significò, anche, il trasferimento da Linate a Malpensa di un gran numero di compagnie aeree extra europee (e molto esotiche per gli appassionati) come Royal Air Maroc, Tunisair, Egyptair, Lybian Aarab Airlines, Turkish Airlines, Middle East Airlines.
Ecco perchè, ancora oggi, tutti questi vettori volano esclusivamente da e per Malpensa. E perchè la compagnia francese all-Business La Compagnie l’anno scorso ha avviato i suoi voli tra Milano e New York Newark non da Linate (come avrebbe potuto, visto che usa un Airbus A321LR), ma da Malpensa.
Ora, è possibile che in ossequio ai tedeschi e a un accordo definito per molti aspetti storico, il governo italiano decida di rimettere mano al Decreto Bersani. Tuttavia, un Linate-New York resta un’ipotesi alquanto inverosimile, anche perché avrebbe effetti negativi sul feederaggio della stessa Lufthansa dagli aeroporti italiani del nord verso i suoi due hub di Francoforte e Monaco.
Le modifiche per la Brexit
A questo punto è legittimo chiedersi perchè, nonostante la Brexit che ha espulso il Regno Unito dalla Ue, Londra (Heathrow, Gatwick e City) continui ad essere servita anche da Linate con voli operati dal British Airways, ITA Airways e easyjet.
La risposta sta in un provvedimento della Commissione di Bruxelles pubblicato in Gazzetta Ufficiale nell’estate del 2022 e che ha disciplinato definitivamente la questione, che era stata fin lì regolata da provvedimenti ad hoc e temporanei del governo italiano. Il regolamento autorizza i collegamenti verso destinazioni extra Ue distanti fino a 1.500 chilometri da Linate. E indovinate quale è l’unica destinazione servita dal city airport che si trovi entro quel limite? Londra.