Recensione W Muscat. This is the place to be
Se hai in programma una vacanza in Oman, questo hotel è perfetto per gli ospiti da 0 a 99 anni
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Nel nostro girovagare in occasione del pazzo biglietto di prima classe con Emirates, siamo passati dal Qatar, un soggiorno di 3 giorni e abbiamo optato per il W Muscat, una delle strutture più esclusive e vibranti di tutta Muscat, che in italiano è tradotta con un infelice Mascate.
In questo articolo:
Non avevo fatto ricerche approfondite in merito a questa struttura. che quindi è stata una vera scoperta e nella valutazione finale ha sicuramente inciso il fatto di aver prenotato per le notti di giovedì e venerdì sera, ovvero il weekend arabo.
La prenotazione
Sebbene in bassa stagione, il costo delle camere in questo hotel non è mai basso, per questo ho deciso di prenotare usando i punti Bonvoy.
Al momento della prenotazione il costo della camera base era di poco inferiore ai 350€, ho trovato quindi ottimale usare 69k punti Bonvoy per pagare le due notti in hotel. Grazie al mio status Titanium Elite ho anche usato due SNA, ovvero i voucher per richiedere l’upgrade in suite.
Alcuni giorni prima del nostro arrivo ho ricevuto una mail che mi confermava il buon esito della mia richiesta e siamo stati promossi in una Marvelous Suite, una stanza che, se prenotata negli stessi giorni, aveva un costo di 700€ a notte.
Location
Questo hotel si trova a circa 20 minuti dall’aeroporto, è esattamente davanti ad uno dei luoghi più iconici di tutta Muscat, il palazzo dell’Opera. Situato davanti alla spiaggia di Shatti Al Qurum. Nella zona ci sono ristoranti, centri commerciali e diverse attrazioni. In meno di 15 minuti si raggiungono i posti turistici come il Suq e il Mutrah Corniche.
Check-in
Siamo arrivati in tarda mattinata, un addetto si è occupato di prendere in consegna i nostri bagagli dal taxi mentre noi ci siamo immediatamente rifugiati all’interno dell’hotel. (e ricordati che se ti piacciono con TFC10 hai uno sconto sui prodotti Level8)
La reception era presidiata da un solo addetto e ci siamo messi diligentemente in coda.
La struttura si nota da lontano ed è veramente elegante, non un pugno nell’occhio come il cubo di cemento scuro dell’Intercontinental che sorge esattamente al fianco di questo W Hotel.
Pratiche burocratiche svolte abbastanza velocemente, l’addetta ci ha poi spiegato le peculiarità di questo hotel e ci ha omaggiato di un voucher da usare nella lounge dell’hotel.
La stanza
La nostra stanza era una fantastica suite con vista sulla piscina. A giudicare dalle foto del sito, e di altre recensioni che ho visto in giro, lo stile delle Marvelous Suite è lo stesso. L’arredamento cambia solamente in funzione dell’orientamento della stanza.
Gli hotel W sono il brand di lusso e di design del portfolio Marriott. Offrono un prodotto profondamente diverso dai JW, Ritz Carlton e dai St. Regis.
La stanza è enorme. Si entra nella zona living. C’è una lunga scrivania, dove sto scrivendo questa recensione e dove ho montato anche il video di questa settimana. Nel cuore del salotto c’è un immenso divano ad angolo.
I colori della stanza sono scuri, gli elementi di design sono molti a partire da un gigantesco lampadario posato su un treppiede, o una poltrona che nasconde la testa di un rinoceronte.
Se si vuole trovare un difetto è quello che, ad esclusione dei cammelli, che ricordano la W, non c’è molto che trasmetta l’idea di essere in una nazione medioorientale.
Nascosta dietro una porta nell’ingresso, c’è anche una seconda zona wc, nel caso ci sia la coda per andare al bagno.
Dietro le immense porte scorrevoli c’è la stanza, un mega letto king.
Se nel salotto c’è la testa di un rinoceronte, nella camera da letto ci sono le lunghe zampe di un fenicottero.
Al centro c’è una vasca circolare. La zona bagno non passerebbe il controllo di chef Barbieri, anche se bisogna dirlo: la doccia matrimoniale, e il wc sono regolarmente nascoste dietro una porta.
L’ultimo elemento interno della stanza è la cabina armadio, abbastanza grande per accogliere gli abiti e le valigie di 2 settimane di vacanza.
In stanza c’è tutto quello che serve, e di più. Un bellisimo mobile d’acciaio nasconde il frigobar e la dispensa, un armadio rifornito di tutto. Dagli snack ai giocattoli, fino alla fotocamera digitale nel caso ci si sia dimenticati la propria a casa.
La stanza come detto affaccia sulla piscina e ci sarebbe anche un doppio terrazzo vivibile, se non fosse che le temperature sono davvero estreme per stare seduti in balcone.
Ottima la presenza di prese universali, sveglie con ricarica ad induzione per i cellulari e soprattutto un interruttore “master” per spegnere tutte le luci in un colpo solo.
Pochi minuti dopo il ns arrivo ci è stata consegnata in stanza una seconda sorpresa.
Un bigliettino di benvenuto, un enorme cesto di frutta, cioccolata e macarons di produzione locale.
L’hotel è amico degli animali e ha anche un menù dedicato per gli ospiti a 4 zampe.
La struttura
I W sono la massima espressione del design in casa Marriott. Non è il primo W che frequento e devo dire che è uno dei più belli e wow che abbia mai trovato ultimamente.
Gli spazi comuni sono arredati con gusto in ogni minimo dettaglio. Certo, se non vi piace il marmo nero forse è meglio se prenotate in una struttura diversa da questa. Se l’esterno è un cubo bianco, gli interni sono l’esatto opposto.
La struttura è bella di giorno, ma è sicuramente dopo il tramoto che trasmette il meglio, anche grazie a giochi di luci, specchi e colorazioni che mutano di continuo.
In tutto l’hotel ci sono pezzi di design, a volte anche poco funzionali, ma comunque belli da vedere. Gli ospiti delle 279 stanze sicuramente non si annoieranno a girare per i corridoi di questa struttura, che ha aperto a fine 2019 e che a causa della pandemia è ancora quasi nuova.
Non importa se sia giorno o notte, l’anima dell’hotel risalta e stupisce in entrambi i casi.
Palestra e SPA
Lo ammetto: voi vedete le foto delle palestre degli hotel, ma io ci entro solo per quello. Credo di non aver mai sudato se non per raggiungere questi luoghi di tortura.
L’attrezzatura è tutta made in Italy e la vista è sulla piscina e sul corridoio principale dell’hotel, così si può correre sul tapis roulant e osservare il via vai.
C’è anche una SPA, ma questa volta non ci siamo coccolati.
Le piscine
Uno dei motivi per cui ho scelto questa struttura era, oltre all’accesso diretto alla spiaggia, la presenza di una enorme piscina e devo dire che è stata una scelta davvero azzeccata.
Il nostro non era un viaggio alla scoperta dell’Oman, ma una vacanza di relax dove le cabine di Emirates erano la nostra nave da crociera, che ogni tanto salpava e ci portava in una nuova destinazione.
L’unico difetto è che mi aspettavo una piscina raffrescata e invece era abbastanza tiepida, ma poco male. Intorno all’area Wet ci sono lettoni, lettini a pelo d’acqua, piccole cabane oppure volendo ci si può sdraiare anche in zone più appartate, certo non c’è nulla che faccia respirare l’aria dell’Oman.
C’è poi una seconda piscina, sul tetto della palazzina. Nella zona che ospita la Siddharta lounge. Chiacchierando con lo staff abbiamo capito che oramai è praticamente una piscina ornamentale, usata pochissimo dagli ospiti e che la sera diventa parte dello scenario della lounge.
Peccato che sia poco usata, è il punto perfetto dell’hotel dove gustarsi il tramonto bevendosi uno spritz. Grazie alla brezza marina, e ai potenti ventilatori, si riesce a sopportare la calura senza troppo patimento.
Il pool party del venerdì
Quando dico che siamo stati fortunati nella scelta dei giorni per soggiornare in questa struttura, lo dico per due motivi ben precisi: il pool party e la cena spettacolo al Buddah Bar.
L’hotel ci ha informato con una lettera in stanza che nella giornata di venerdì si sarebbe svolto il brunch nel ristorante principale e il pool party nella piscina. Gli ospiti dell’hotel possono accedere gratuitamente alla festa e hanno uno sconto per il pranzo nel ristorante.
Come se fossimo al Nikki Beach o in altre location più rinomate della movida in giro per il mondo, la piscina alle 13 ha iniziato aumentare i decibel e piano piano si è riempita di ospiti. A dire il vero non si è veramente riempita, ma comunque era abbastanza affollata. Così tra fenicotteri rosa, ciambelle a forma di enorme leccalecca e ragazze che rinfrescavano gli ospiti spruzzando acqua vaporizzata, ci siamo concessi 3 ore di divertimento.
Uno dei vantaggi per gli ospiti dell’hotel, oltre all’ingresso gratuito, è quello di poter scegliere la postazione preferita, mentre gli avventori esterni possono solo posizionarsi in determinate zone della piscina. Inutile dire che noi ci siamo posizionati in un lettone bordo piscina vicino alla consolle.
Nightlife
Questo hotel è, senza dubbio, uno degli indirizzi più caldi per la nightlife della capitale dell’Oman.
Al piano terra c’è il bar con terrazza, ogni sera un DJ tiene alto il ritmo e gli avventori sono, a giudicare dalle auto parcheggiate nel piazzale davanti all’ingresso, locals con alta capacità di spesa.
Quello che mi piace è che gli ospiti dell’hotel hanno accesso a tutti gli eventi e tutte le location, non come in altre strutture che offrono prodotti simili, ma che trattano i clienti dell’hotel come l’ultimo dei passanti. Anche in questo caso, come in tutta la struttura, è tutto di design e curato nei minimi particolari.
La sorpresa però era al sesto piano, qui c’è la Wip Lounge denominata Siddharta lounge che è un franchise del Buddha bar, iconico locale che fa tendenza da Montecarlo a Miami e che ha diverse declinazioni: una strategia per poter vendere il brand Buddha bar nella stessa città a più location.
Il locale si sviluppa in parte al chiuso e in parte all’esterno. La sera del nostro arrivo siamo stati fortunati perchè era in programma un evento speciale e il locale era davvero vivo, con tanti ospiti esterni.
La parte esterna è altrettanto carina, la piscina di notte è molto scenografica, così come il pool bar. Peccato non sia utilizzata, ma solo usata come sfondo per le serate.
Food & Beverage
Abbiamo provato di tutto, dal room service alla lounge, dal pool bar al disco bar e ovviamente la colazione.
Harvest è il ristorante principale, si trova al pian terreno, quello a livello della piscina.
La mise en place è molto scenica, c’è una stanza interamente dedicata ai dolci.
Nella sala principale poi ci sono le classiche isole che offrono letteralmente di tutto, dal salad bar alla frutta fresca, prodotti locali e la classica stazione per le uova.
Non manca proprio nulla, ma l’impressione è che si sia davanti ad un prodotto “industriale”, l’ambiente e i prodotti sono freddi e non è una questione di aria condizionata.
Il pomeriggio del nostro arrivo abbiamo ordinato dal menù del servizio in camera un club sandwich, anche in questo caso presentazione perfetta, ma nulla di speciale.
La cena al Buddha bar è stata la conferma, piatti belli da vedere ma deboli nel sapore. Il menù della serata non era affatto economico, 33 omr (circa 80 euro a persona) a cui aggiungere 10 omr (28 euro) per avere il free flow delle bevande alcoliche. Tutto però fino alle 10.30, poi scattava la seconda parte della serata e bisognava fare un nuovo pacchetto.
Purtroppo i piatti principali erano stracotti e il sushi, colorato ma poco saporito. Ottimi invece i dolci compresi sempre nel menù degustazione.
Last but not least, non ci siamo dimenticati di sfruttare il voucher consegnato al momento del check-in. Così siamo scappati dal pool party e ci siamo rifugiati nella rooftop pool per goderci il tramonto lontano dalla festa, ma sempre con la colonna sonora giusta. Qui abbiamo ordinato i beef sliders e dei gamberi in tempura assieme a due spritz. Anche in questo caso il prodotto era “…mehh”
L’ultima sera ci siamo concessi una bevuta anche nel disco bar, locale veramente carino e di altissimo ceto.
In conclusione
Ottimo modo di sfruttare punti e tutti i benefit possibili immaginabili. Il medesimo soggiorno interamente cash in questa struttura ci sarebbe costato quasi 2mila euro, una follia. Alla fine noi ce la siamo cavata con circa 300 euro di consumazioni. Euro che ovviamente si sono trasformati anche in punti Bonvoy pronti per essere usati per la prossima vacanza.
Le mie ultime esperienze nei W Hotel non erano state molto positive, una quella al W Hollywood devo ancora pubblicarla e uscirà nelle prossime settimane. Questo soggiorno mi ha fatto nuovamente innamorare di questa insegna: design, vibe, riconoscimento dello status e una piscina davvero bella. Appuntamento al prossimo, non manca molto.
Pro
- La suite
- Le piscine
- La nightlife
Contro
- Il sapore dei piatti
- Piscina non raffrescata