Sopravvivere 12 ore in economy con Lufthansa: servizio ottimo e con il posto giusto è meglio della premium
Ultimamente nei commenti dei miei video e sui canali social di TFC sono arrivati molti messaggi dove vengo sgridato perchè […]
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Ultimamente nei commenti dei miei video e sui canali social di TFC sono arrivati molti messaggi dove vengo sgridato perchè recensisco solo le poltrone di business e prima classe. Onestamente non credo sia vero, ma il fatto è che recensire una poltrona premium è decisamente più divertente e ricco di spunti rispetto ad una economy qualunque.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- A350/900
- Classe:
- Economy
- Tratta:
- MUC - HND
- Prezzo:
- 560 €
- Prenota
Per farmi perdonare, ho deciso di volare in Giappone con Lufthansa in economy basic, ovvero la tariffa più bassa e con meno benefit possibili. L’ho fatto perchè volevo provare la compagnia che a breve prenderà il controllo di ITA Airways e fare anche un confronto tra i due vettori, dato che ho volato sullo stesso aereo, verso la stessa destinazione con la compagnia italiana lo scorso ottobre.
Non è il mio primo volo con LH, ma il primo post pandemico in economy sul lungo raggio. L’anno scorso avevo volato da Francoforte a Tokyo nell’upper deck di sua Maestà la regina dei cieli, mentre in pandemia o quasi avevo volato spesso in Europa.
Il biglietto
Questo volo è un volo pagato, è un biglietto preso ad inizio maggio per volare a Tokyo e incontrare Marika. Insieme ci imbarcheremo in un super viaggio a bordo di Emirates e, per compensare le tante ore in turistica, ci coccoleremo in tutte le prime classi della compagnia di Dubai.
Questo biglietto mi è costato poco meno di 1000 euro, per l’esattezza 930€. Un itinerario multitratta da Malpensa a Monaco di Baviera a bordo di Air Dolomiti, da qui verso Tokyo Haneda con l’A350/900 di Lufthansa. Il ritorno invece sarà con Swiss da Bangkok a Malpensa passando per Zurigo. Prima tratta a bordo del 777/300 e seconda con A220.
Visto che a dicembre ho provato la economy e business di Austrian, completerò così la famiglia LH, anche perchè con Brussels sul lungo raggio non credo viaggerò in futuro.
In aeroporto
Sono arrivato in ritardo da Milano, ma la connessione era abbastanza comoda, quindi nessun problema con il secondo volo. Passati i controlli dei passaporti, ho raggiunto le lounge di LH nella zona delle porte H, quelle dei voli diretti fuori Schengen.
Sosta veloce giusto per sgranocchiare qualcosa, fare un salto in bagno e riempire la mia borraccia termica viaggiando in Eco: meglio essere organizzati, vorrai mai morire di sete. Il vantaggio di avere lo status gold Star Alliance mi ha permesso di entrare nella Senator Lounge e viziarmi un pochino.
20 minuti prima dell’apertura del gate ho fatto un salto al Service Desk Lufthansa per valutare la possibilità di prendere un upgrade a pagamento. Ho scritto un articolo dettagliato per spiegare come funzionano gli upgrade quando si vola con una compagnia del gruppo tedesco.
Rispetto ad altre compagnie, è possibile comprare il passaggio di classe da Economy a Business senza alcun problema, altri vettori invece limitano la possibilità di salire solo di un livello.
Il prezzo richiesto era di 420€, più basso rispetto a quello disponibile online fino alla sera prima della partenza. Ho chiesto di vedere quali posti fossero disponibili e dato che c’erano solo le poltrone centrali, della fila centrale, ho detto no grazie e sono rimasto nel mio posto in Economy.
A bordo
L’imbarco è iniziato puntuale ed è avvenuto tramite due gate automatici. Il primo per i passeggeri di business class e i soci Gold Star Alliance e il secondo, una volta completata la prima tranche di passeggeri, per chi volava in PE ed Economy. Niente caos, niente assembramenti, tutti rilassati.
Anche in questo caso è stato un bene avere lo status, perchè sono potuto salire a bordo per primo (tra quelli di economy) e accomodarmi al mio posto.
La configurazione di questi A350/900 è la standard 3-3-3. LH li ha allestiti con 3 cabine: business, premium economy e turistica.
La business è la solita, tristissima, cabina configurata 2-2-2, la stessa che si trova sul 90% della flotta in attesa che arrivi Allegris, la nuova era delle cabine premium della compagnia tedesca.
La prima cosa che ho fatto appena arrivato al mio posto è stata chiedere all’assistente di volo se la poltrona 28j, quella accanto alla mia, fosse libera, ricevendo risposta affermativa. Questa è stata la notizia più bella del giorno e il modo migliore di prepararmi al decollo.
Non solo mi sono accaparrato la poltrona migliore di tutto l’aereo, ma non avevo nessuno seduto vicino a me.
Non sono impazzito: una economy non è meglio di una poltrona di business ma dato che nessuno passeggero seduto in business o in Premium Economy vicino al finestrino ha accesso diretto al corridoio, questa poltrona ha un vantaggio che nessun’altro passeggero (eccetto uno) ha. Questa configurazione è presente su tutti gli A350, ITA compresa.
Considerato che il tasso di riempimento dell’aereo era tutto tranne che pieno, è stato davvero un bel modo di viaggiare per quasi 12 ore
La mia poltrona era la 28K, senza alcun dubbio la migliore poltrona di economy di tutto l’aereo assieme alla 28A dal lato opposto.
La configurazione di tutti gli A350 è identica e questa poltrona di economy: è l’unica lato finestrino che permette di avere accesso al corridoio, e ciò vuol dire alzarsi quando si vuole senza disturbare nessuno e allungare le gambe all’infinito dato che non si ha una poltrona davanti.
Certo, si deve essere disposti a rinunciare allo schermo dell’IFE nel sedile, dato che esce dal bracciolo, e a viaggiare con un tavolino leggermente più piccolo.
A dire il vero ci sarebbe il minus anche dello storage, ma solo in fase di decollo e atterraggio dato che durante il volo si può prendere il proprio zaino e metterlo davanti alla poltrona, senza disturbare nessuno.
Purtroppo niente bocchette dell’areazione personale e ne ho sentito molto la mancanza dato che avevo un vicino che continuava ad inondarmi dei suoi gas intestinali.
Servizio
Se il buon giorno si vede dal mattino, non vedo l’ora che si completi la vendita di ITA Airways a Lufthansa e che poi le due compagnie riescano ad amalgamarsi prendendo il buono di entrambe.
Il kit notte è lo standard di economy: cuscino e copertina. Tutto lasciato sul sedile senza alcuna protezione, e questo non mi piace molto. Ok, non c’è plastica, ma i sedili non sono sempre puliti.
La differenza con ITA è tutta nei dettagli, ma come sempre sono i dettagli a fare la differenza.
Prima di tutto l’annuncio del purser, ovvero del responsabile di cabina, che ha spiegato i vari servizi a bordo, mentre gli assistenti distribuivano menu e auricolari per l’IFE. Il primo su ITA non viene dato nemmeno in premium economy e le cuffie su ITA vengono sistematicamente distribuite una volta raggiunta la quota di crociera, al contrario su LH avviene tutto appena dato il segnale di “boarding complete”
La mia sfida del campanello è stata superata, come mai prima di oggi. Non solo in piena notte l’assostente è arrivata al mio posto dopo 57 secondi, ma è arrivata direttamente con una bottiglia di acqua in mano. Certo, avrei potuto chiedere altro, ma nel dubbio lei è arrivata già con una risposta alla mia necessità, ancora prima della mia richiesta. TOP.
Nel corso della notte l’equipaggio non è mai passato con ad offrire da bere, ma per ben 3 volte sono state messe in ordine le toilette. Non ho idea di quale sia lo standard, ma recentemente non mi ricordo una presenza così puntuale in economy.
Food & Beverage
Come detto, c’è un menù, è di carta e in 3 lingue e spiega le opzioni disponibili. Non è difficile e non deve essere nemmeno troppo costoso, davvero non capisco perchè ci siano compagnie che non lo distribuiscano (o non usano l’IFE per dare questo tipo di informazioni).
Il servizio è molto rapido, circa 90 minuti dopo il decollo era già passato il carrello delle bevande calde, davvero ottimo.
La scelta era tra tre opzioni e il maiale al curry giapponese non mi ha per niente convinto, anzi. Di tutto il vassoio l’unica cosa degna di nota era il tortino al mandarino. Vado a memoria, ma il piatto che ho mangiato era la stessa ricetta offerta da ITA a bordo degli aerei diretti in Giappone. Sotto questo aspetto ITA vince (almeno quando si considera il volo in partenza dall’aeroporto di casa).
Circa 90 minuti prima dell’arrivo viene servita anche una colazione/spuntino. Un panino mozzarella pomodoro e “tipo pesto”, uno yogurt e una barretta. Tutto in un piccolo vassoio. Anche in questo caso meglio di ITA che ti passa una busta di carta, o direttamente un plumcake senza vassoio
IFE
Partiamo dal wi-fi perchè è ottimo e con i giusti pacchetti. La possibilità di messaggiare, oltre che scaricare la posta a solo 6 euro per tutto il volo, è perfetta. Volendo ci sono poi due pacchetti per navigare 2 ore o tutto il viaggio.
La navigazione è a tempo, non a banda. Questo vuol dire che si potrà fare quello che si deve senza curarsi del traffico. Il prezzo è di 15€ per due ore o 25 per tutto il viaggio. La velocità non è lontanamente paragonabile a quella che offrono JetBlue e La Compagnie, ma sulla stessa tratta l’A350 di ITA Airways aveva avuto prestazioni decisamente peggiori e parecchie zone di non copertura.
Venendo allo schermo, non è grandissimo e nemmeno 4k. E’ ovviamente touch.
La mia poltrona aveva lo schermo che usciva dal bracciolo, purtroppo uno schermo che può essere usato solo durante il viaggio non nelle fasi di atterraggio e decollo, ma poco male perchè io alla fine ho lavorato e guardato dei contenuti che mi ero scaricato sull’Ipad.
Sotto lo schermo c’è una presa USB e il jack per le cuffie: io come al solito ho agganciato il mio adattatore e mi sono goduto le mie Airpods Max isolandomi dalla cabina e dai parecchi bambini a bordo.
La vera problematica è l’interfaccia dell’IFE, davvero poco user friendly per cercare qualcosa da vedere. Niente icone grandi ed un unico listato, senza alcuna descrizione se non il titolo.
Sono stato sveglio tutto il viaggio, ho lavorato e mi sono guardato un paio di film e un interessante documentario che racconta la “guerra” tra Boeing e Airbus e soprattutto parla di 747 e A380.
C’era però la webcam con la vista da gabbiano, praticamente il mio film preferito ogni volta che sono a bordo di un aereo.
In conclusione
Sono rimasto davvero soddisfatto. C’era tutto quello che mi aspetto da un biglietto di economy.
Certo, la scelta del posto dipende da quanto tempo prima si prenota e dalla volontà/possibilità di pagare l’extra della scelta del posto. In questo caso catalogato come XXL e fatto pagare 100€ come supplemento, ma li vale tutti.
Pro
- La poltrona
- Il servizio
Contro
- Interfaccia dell'IFE