Le compagnie ‘global’ per davvero: le magnifiche nove che volano in tutti i sei continenti
Pochissime compagnie volano in tutto il mondo e toccano i sei continenti abitati della terra
Il prossimo 15 marzo (o meglio, il 16, quando il suo primo volo verso l’Australia toccherà terra a Melbourne), Turkish Airlines entrerà nell’esclusivo club delle compagnie che servono tutti i sei continenti abitati del globo terrestre: Europa, Africa, Nord America, Sud America, Asia e Oceania. Un altro primato per la compagnia basata a Istanbul, da aggiungere a quello di compagnia con il maggior numero di destinazioni internazionali (più di 300).
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In un mondo dove tutto è global, potrebbe sorprendere il fatto che le compagnie veramente globali, che raggiungono tutti i continenti abitati, siano solo nove (contando, appunto, anche Turkish). Di queste, tre sono in Europa: British Airways, Air France e Turkish Airlines; due in Medio Oriente: le ‘big’ del Golfo Emirates e Qatar Airways; tre in Nord America: United Airlines, Delta Airlines e Air Canada; una in Oceania: Qantas.
Atterrare in tutto il mondo è molto oneroso dal punto di vista logistico, sia in termini di macchine (aerei), sia in termini di personale viaggiante. Richiede lo sviluppo di canali e reti di vendita molto complesse e diversificate, perché imporsi in un mercato in Sud Africa è molto diverso dal farlo in Giappone o in Canada. E una notevole diversificazione anche di alcuni dei prodotti di bordo. Insomma, costa. E molto.
Ci sono compagnie, come British Airways, Air France e Qantas, che la dimensione globale ce l’hanno nel loro stesso Dna: le prime due come compagnie di ‘bandiera’ di Paesi che avevano vasti possedimenti coloniali (la Francia ha tutt’ora numerosi ‘Territori d’oltremare’); la terza in quanto strumento per un Paese remoto come l’Australia di rompere l’isolamento e connettersi al mondo. Altre, come United e Delta, sono diventate tali in seguito ad acquisizioni di altre compagnie che hanno via via espanso il loro network; e altre ancora, come Emirates e Qatar, che si sono inventate tali dal nulla, sfruttando la favorevole posizione geografica e i petrodollari dei loro ricchissimi fondatori e proprietari.
Da tutte queste categorie sfugge Air Canada. Certo, il vicino degli Stati Uniti ha sempre fatto parte del G7, ma non è una ‘potenza’ mondiale come lo sono gli USA o la Cina, né ha avuto in passato imperi o colonie su altri continenti. Tuttavia, è un Paese con una elevata qualità della vita e un bilinguismo (inglese/francese) che hanno richiamato genti anche da terre molto lontane come l’India, il Nordafrica, l’Estremo Oriente. E questo melting pot è stato uno dei fattori che ha portato la compagnia della foglia d’acero a spingersi sempre più lontano e in tutte le direzioni, al di là dei due oceani che lambiscono il Canada.
Oggi, Air Canada ha una flotta di 196 aerei, 81 dei quali dedicati al lungo raggio. Il network aggiornato al novembre 2023 include 195 destinazioni e fa perno su tre hub: due nella parte orientale del Paese (Toronto e Montreal) dai quali si vola verso Europa, Medio Oriente e Asia Centrale, Africa e Sud America; e uno (Vancouver) affacciato sul Pacifico, da dove di raggiungono l’Estremo oriente asiatico e l’Oceania.
Restando in Nord America, delle tre ‘major’ statunitensi (American Airlines, Delta Airlines e United Airlines) solo gli aerei delle ultime due si possono vedere negli aeroporti di sei diversi continenti (American non vola in Africa)
Delta è diventata quel che è oggi anche grazie alle acquisizioni di Pan American (nel 1991), che le ha portato in dote il network latino-americano, europeo e mediorientale, e di Northwest Airlines (nel 2008) che le ha fatto guadagnare una posizione di spicco al di là dell’Oceano Pacifico. Oggi ha 980 aeroplani (che ne fanno la più grande compagnia aerea al mondo quanto a dimensioni della flotta), 168 dei quali hanno autonomia di lungo raggio, e un network aggiornato al novembre 2023 che comprende 305 destinazioni. Gli hub intercontinentali più importanti sono New York JFK (da dove si vola soprattutto verso Europa, Medio Oriente e Sud America), Atlanta (collegata soprattutto ad Europa e Sud America),Los Angeles e Seattle per i collegamenti verso l’Estremo Oriente asiatico e l’Oceania.
United, già molto ‘forte’ negli anni Ottanta sui collegamenti con l’Asia, ha accresciuto la sua dimensione intercontinentale nel 2010 con l’acquisizione di Continental Airlines e del suo vasto network europeo e latinoamericano. Oggi ha una flotta di 944 aeroplani, 220 dei quali in grado di operare rotte di lungo raggio, e un network (aggiornato al gennaio 2024) di 354 destinazioni. Dai suoi hub di Newark e Washington Dulles sulla costa est si vola soprattutto verso Europa, Africa, Medio oriente e America Latina; Chicago è collegata soprattutto ad Europa e Sud America, mentre Houston è l’hub principale per i voli dal Sud America; da San Francisco e Los Angeles si dirama un impressionante network al di là del Pacifico, in Estremo Oriente e Oceania.
Emirates è la compagnia che, tra la seconda metà degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta, ha messo sulla mappa del trasporto aereo gli Emirati arabi. Oggi vanta una flotta di 265, tutti Airbus A380 e Boeing 777-300 con capacità di lungo raggio e un network che nel novembre 2023 comprendeva 144 destinazioni. Molto forte in Medio Oriente, Asia, Europa e Nord America, vola anche verso sette destinazioni in Oceania (quattro in Australia e tre in Nuova Zelanda) e tre in Sud America, dove collega Buenos Aires, San Paolo e Rio De Janeiro al suo hub di Dubai.
Fondata qualche anno dopo Emirates, Qatar Airways si è imposta negli anni come la più grande e la più premiata tra le ‘big’ del Golfo. Oggi schiera una flotta di 253 aeroplani, 187 dei quali in grado di operare sul lungo raggio. Il network, aggiornato al novembre 2023, conta 198 destinazioni. ‘Giustifica’ la sua presenza nel ‘club dei 6 continenti’ grazie al collegamento giornaliero tra il suo hub di Doha e San Paolo.
Anche British Airways ed Air France fanno parte del ‘club’ grazie ad una sola destinazione. Nel caso della compagnia britannica, si tratta di Sydney in Australia, collegata giornalmente da Londra Heathrow via Singapore. Fino ai una quindicina d’anni fa, in Oceania British volava anche a Perth, Brisbane, Melbourne e Auckland, ma l’avvento su quelle rotte delle compagnie del Golfo l’ha spinta via via a ridurre l’offerta a una sola destinazione. Il vettore inglese ha una flotta di 287 aeroplani, 125 dei quali adatti al lungo raggio. Le destinazioni servite sono 206 (dato novembre 2023).
Nel caso di Air France si tratta di Papeete, capitale della Polinesia Francese, servita giornalmente da Parigi via Los Angeles. La compagnia francese ha una flotta di 217 aeroplani, 112 dei quali dedicati al lungo raggio, e un network aggiornato allo scorso novembre di 184 destinazioni. Il suo hub principale è presso l’aeroporto Charles De Gaulle, ma alcuni voli diretti verso i Caraibi e l’isola di Reunion, nell’Oceano Indiano meridionale, partono dall’altro scalo parigino, quello di Orly.
La terza europea della lista è Turkish Airlines. Che, anche prima dell’aggiunta di Melbourne al suo network di 346 destinazioni, poteva comunque vantare il primato mondiale per il maggior numero di destinazioni internazionali servite. Il suo storico hub di Ataturk, venutole stretto in seguito all’enorme crescita della flotta e del traffico passeggeri registrato a partire da una quindicina d’anni a questa parte, è stato rimpiazzato nel 2019 da un enorme aeroporto completamente nuovo posizionato una trentina di chilometri a nord ovest del centro di Istanbul. La flotta conta 344 aerei, 166 dei quali con autonomia intercontinentale.
L’australiana Qantas può vantarsi di volare nei 6 continenti grazie, in realtà, al fatto di volare verso una sola destinazione in due di quei continenti. In Africa, la sola città servita è Johannesburg, collegata a Perth. Mentre in Sud America Qantas atterra solamente a Santiago in Cile, collegata a Sydney. La compagnia del canguro alato ha una flotta di 125 aerei (50 dei quali con autonomia di lungo raggio) e un network aggiornato al novembre scorso di 104 destinazioni.
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