Recensione volo Emirates, Milano Dubai in economy
Non vediamo l’ora che Emirates rimetta sulla rotta Milano/Dubai e Milano New York il gigante dei cieli. Lo diciamo chiaramente […]
Non vediamo l’ora che Emirates rimetta sulla rotta Milano/Dubai e Milano New York il gigante dei cieli.
In questo articolo:
- Specifiche
- Aeromobile:
- B777/300
- Classe:
- Economy
- Tratta:
- MXP - DXB
- Prezzo:
- 560 €
- Prenota
Lo diciamo chiaramente prima di partire con la recensione del volo: a TFC siamo innamorati dell’A380 (non lo abbiamo mai nascosto), volare sul 777/300 non è la stessa cosa, non lo è in business tantomeno in economy class.
Come è noto Dubai è una delle poche destinazioni aperte a tutti, certo dall’Italia è possibile spostarsi verso gli Emirati Arabi Uniti solo per ragioni essenziali e, nel nostro caso, la necessità di andare a visitare un cantiere ci ha permesso di volare verso Dubai potendo testare la cabina economy e capire come è cambiato il servizio del vettore in questo momento di crisi.
Vogliamo essere sinceri: il fatto che la tratta è operata con i 777/300 nella vecchia configurazione di business class 2-3-2 e la durata del volo è di meno di 6 ore è stato il deterrente principale che ci ha fatto propendere per il biglietto nella cabina più economica.
Check-in e aeroporto
All’arrivo a Malpensa, a sorprenderci (negativamente) è stato il caos ai banchi dell’accettazione. In un contesto di aeroporto deserto ci siamo trovati davanti un muro di persone, la sensazione era che metà della gente presente nello scalo della provincia di Varese era pronta ad imbarcarsi sul nostro stesso volo.
Il pensiero quindi di poter allargarci e avere una fila tutta per noi in una cabina semideserta ci ha abbandonato ben prima di mettere piede sull’aereo, così come ci è sembrato chiaro fin da subito che il volo non sarebbe stato “tranquillo”, dato l’ingente numero di famiglie con bambini in coda per il check-in.
La motivazione è che oltre 200 persone a bordo erano dirette verso Pakistan e Bangladesh, ovviamente via Dubai.
Nessun accesso alla lounge privata di Emirates, non perché viaggiavamo con un biglietto di economy, ma più semplicemente perché la sala d’attesa è chiusa così come la bellissima Casa Alitalia (forse non riaprirà mai più) e tutte le altre lounge presenti nello scalo. Serrande abbassate dei negozi e tanta desolazione a girare per quella che sembra una cattedrale nel deserto.
La cabina
Il volo è operato, come detto, con i 777/300. Emirates è famosa per avere una flotta di solo 2 modelli, il Boeing è il più piccolo dei due e, a differenza di quanto avviene con i collegamenti con Parigi e Londra, il traffico su Milano non è ancora in grado di sostenere il più capiente Airbus A380.
Gli aerei utilizzati in questi mesi per la tratta EK205/6 sono i modelli con due classi. La prima cabina è quella della business con 42 posti in configurazione 2-3-2, questo vuol dire che non solo chi siede lato finestrino non ha accesso diretto al corridoio, ma anche chi è seduto in mezzo ai tre posti centrali non gode della migliore poltrona dei cieli.
Nulla in confronto ai nuovi allestimenti di business class sull’A380 (foto sotto) ma anche anni luce distanti dalle cabine degli ultimi 777 entrati in servizio che, tra l’altro, offrono anche la prima classe con quella che oggi è probabilmente la migliore cabina di first class nel mondo degli aerei ad un piano.
Il resto dell’aereo è configurato in economy con le tre sezioni della cabina con il classico allestimento 3-4-3, per un totale di 385 posti. La prima cabina subito dopo la classe business è quella più piccola e quindi più tranquilla. Devo dire che è stata una ottima scelta vista la grande presenza di bambini a bordo che si sono fatti sentire per tutto il volo.
Abbiamo parlato molto spesso dei posti migliori/peggiori che si possono scegliere a bordo, in questo caso abbiamo “scommesso” sui posti vicini alla paratia che divide le varie sezioni dell’aeromobile, in quanto garantiscono più spazio per le gambe e facilità di muoversi. Su questa tipologia di aereo e per queste tratte sono un ottimo compromesso.
Certo in questi posti c’è sempre il rischio di trovarsi la culla di un neonato appesa davanti, ma se questo non accade, allora si potrà sfruttare lo spazio extra per le gambe senza controindicazioni.
L’altra particolarità dei posti nelle file “bulkhead” è che avendo tavolino e TV nascosti nel bracciolo gli spazi sono definiti: da un lato non ci si potrà sdraiare e trasformare la fila in un letto, come proposto da Lufthansa sui suoi 747, dall’altro si è certi che un passeggero troppo voluminoso non “sborderà” nella nostra poltrona.
IFE e Servizio
Confermata in toto la dotazione, scarna, a disposizione dei passeggeri: un piccolo cuscino, una copertina e un paio di cuffie per l’IFE di bordo.
Vecchio l’aereo, vecchia la configurazione, vecchia anche la tecnologia con schermi del sistema di intrattenimento che fanno rimpiangere ancora di più la mancanza dell’A380.
Il tutto è ovviamente governato da un telecomando che ricorda quello di compagnie molto meno blasonate di Emirates, ma si sa in tempo di crisi si cerca di ottimizzare le risorse il più possibile.
Ricca invece la scelta di contenuti, su questo bisogna dire che la compagnia ha sempre saputo essere un passo avanti a tutti, anche se ovviamente su questo aereo si sentiva tutta l’età avanzata del sistema.
Food & Beverage
Il volo decolla normalmente alle 14.45 e atterra pochi minuti prima della mezzanotte, per ragioni ignote siamo partiti con circa 60 minuti di ritardo, ritardo che abbiamo parzialmente recuperato in volo e ci ha permesso di atterrare in un aeroporto deserto pochi minuti dopo la mezzanotte locale.
Emirates è stata una delle prime compagnie a ripristinare il proprio servizio a bordo, in tutte le classi di viaggio, essendo un volo pomeridiano/serale sono state offerte ai passeggeri di economy le classiche proposte: piatto a base di riso e pollo o una “lasagna”, non avendo appetito ho mangiato solo la parte fredda del menù.
Durante il volo il personale ha fatto anche due passaggi per offrire bevande e snack, in questo caso erano popcorn, devo dire che il servizio (mascherine a parte) era perfettamente in linea con la Emirates che tutti conosciamo.
In conclusione
A TFC lo abbiamo più volte detto, un volo sotto le 6 ore può essere fatto anche in economy senza grandi sacrifici, in questo caso la cabina di business era vecchia e poco emozionante. Emirates, come tutte le compagnie del golfo, Etihad e Qatar, è ripartita immediatamente e oggi è tra le più attive nonostante divieti e chiusure improvvise degli spazi aerei.
Volare in economy sull’A380 è comunque un’altra cosa, anche in questo momento di pandemia e difficoltà.
Pro
- Il servizio a bordo è quello di sempre
Contro
- Molte persone a bordo non indossavano la mascherina correttamente
- il 777 non è il miglior aereo di Emirates