TFCrisponde. Primo volo intercontinentale? Le cinque cose che devi sapere
E’ il vostro primo volo intercontinentale. Prima del Covid, magari, non avreste mai pensato di scavallare un oceano o un […]
E’ il vostro primo volo intercontinentale. Prima del Covid, magari, non avreste mai pensato di scavallare un oceano o un continente per andare in vacanza. Ma quei due anni da reclusi (o quasi) sono pesati. E poi, ormai, sembra che tutti vadano di qua e di là, seguendo un impulso irresistibile.
In questo articolo:
Così, qualche settimana, fa, sfidando i prezzi astronomici che le compagnie aeree stanno sparando a fronte di cotanta domanda di viaggiare, vi siete decisi anche voi. E una sera a cena avete chiesto a moglie e figli: perché quest’anno, anziché tornare in Sardegna o in Grecia, non facciamo un viaggio? Magari negli Stati Uniti. Proposta accolta con entusiasmo. Il giorno dopo avete guardato un po’ di voli su internet, avete scelto data e destinazione e prenotato il fatidico volo intercontinentale. Che già il nome è un parolone… Bene. E adesso?
Vi state chiedendo: cos’altro devo fare? E col bagaglio come si fa? E se là, disgraziatamente, dovesse capitare un imprevisto (facciamo le corna)? Ecco qualche qualche dritta che può tornarvi utile.
I documenti
Per recarsi al di fuori dell’Unione europea, fatte poche eccezioni, occorre il passaporto. Se ancora non l’avete fatto e partite in luglio o in agosto, è un guaio.
Quest’anno, causa due anni di Covid in cui nessuno si sognava di andare a rinnovare il passaporto, c’è un boom di domande e prendere appuntamento è quasi impossibile, soprattutto nelle grandi città. Ma, se avete già il biglietto, potete recarvi in questura o in commissariato qualche giorno prima della partenza del vostro volo e farvi fare o rinnovare il documento con ‘procedura d’urgenza’.
Se invece avete il passaporto, tenete presente che molti Paesi richiedono che, al momento dell’ingresso nei loro confini, abbia almeno sei mesi di validità, ma non gli Stati Uniti che richiedono un passaporto valido e l’Esta.
Il visto
Quello italiano è tra i passaporti più ‘potenti’ al mondo, ossia tra quelli che ‘spalancano le porte’ di più Stati esteri tra quelli esistenti. Tuttavia, per entrare in molti Paesi vi occorrerà un visto, che salvo eccezioni può essere acquistato online sul sito web del ministero degli Esteri o dei servizi consolari del Paese dove intendete recarvi.
Il visto ha un costo e un tempo d’attesa, che può andare da poche ore a oltre una settimana. Tenetene conto per muovervi tempestivamente. Ci sono Paesi, come gli USA e il Canada, che forniscono una ‘scorciatoia’ ai visitatori provenienti da molti Paesi: quella americana si chiama ‘ESTA’ (‘Electronic System for Travel Authorization) e si può ottenere in pochissime ore immettendo nell’apposito sito i propri dati personali e pagando poche decine di euro).
Ancora, ci sono Stati in cui il visto è ottenibile solo all’arrivo all’aeroporto di destinazione, gratuitamente o a pagamento. La pagina del sito della Farnesina ‘Viaggiare sicuri’ fornisce informazioni abbastanza esaustive a riguardo.
Con che anticipo recarsi in aeroporto?
Se si vola verso gli Stati Uniti e Israele (considerate destinazioni ‘sensibili’, ossia a rischio terrorismo), bisogna tenere conto che i controlli dei documenti al check-in e i controlli di sicurezza potrebbero richiedere un po’ più di tempo.
Detto questo, arrivare al check-in tra le due ore e le due ore e mezza prima dell’orario di decollo del volo è più che sufficiente.
Il bagaglio
Controllate quale è il limite massimo di peso consentito dalla compagnia aerea con cui viaggiate: di solito, almeno se si viaggia in classe economica, è compreso tra i 20 e i 23 chili, ma attenzione perchè sono sempre più diffuse le tariffe basic che non includono il bagaglio.
Se fate scalo e raggiungete la vostra destinazione finale con un secondo volo, non dovrete ritirare il bagaglio quando fate scalo, se i due voli fanno parte della stessa prenotazione.
In questo caso, l’addetto/addetta al check-in vi consegnerà due (o più, se fate più scali) carte d’imbarco, ma una sola ricevuta del bagaglio registrato, che ritirerete solo alla vostra destinazione finale. Se invece i voli che prendete sono stati acquistati con due prenotazioni diverse, chiedete al check-in come vi dovrete comportare.
Attenzione se parti dall’Italia e voli negli Stati Uniti, con uno scalo intermedio negli USA, dovrai recuperare il tuo bagaglio e imbarcarlo nuovamente. In pratica si arriva nel primo aeroporto americano, si passa la dogana, si recupera il bagaglio e si va a fare nuovamente il check-in, anche se si possiede già il biglietto per la destinazione finale.
Gli imprevisti
Quando ci si reca lontano, magari in luoghi dove le strutture sanitarie sono molto al di sotto dei nostri standard, o in luoghi come gli Stati Uniti in cui ogni prestazione medica ha un costo esorbitante, conviene partire con in tasca una assicurazione che copra quelle spese. L’assicurazione può anche coprire solo il valore economico della vacanza, ossia rifondervi di quanto avete speso e di cui non potrete usufruire per un imprevisto occorsovi prima della partenza. Una famiglia che viaggia negli USA può spendere anche 5/600 euro per la copertura assicurativa.
Sfruttare l’assicurazione compresa nella American Express Platino è perfetto perchè non solo si sarà coperti al 100%, ma sfruttando i tanti benefit si potrà risparmiare migliaia di euro nella vacanza.
Detto questo, speriamo che anche questa puntata di TFCrisponde sia di aiuto a chi deve partire… buon viaggio!
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