Ita Airways dice addio alla Milano-New York. Ecco chi potrebbe prendere il suo posto
La Milano-New York cui ITA Airways darà l’addio il prossimo 8 gennaio è una delle tratte più ‘affollate’ al mondo. […]
La Milano-New York cui ITA Airways darà l’addio il prossimo 8 gennaio è una delle tratte più ‘affollate’ al mondo. Non in termini di frequenze giornaliere o settimanali (in quello Milano è ampiamente superata da parecchie città, incluse, stando solo in Europa, Londra, Parigi, Amsterdam, Francoforte e la stessa Roma), quanto in termini di compagnie aeree che la servono.
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Prima che a Londra sbarcasse la low-cost norvegese Norse, Milano era la città al mondo con più vettori impegnati su una tratta per la Grande Mela, ben sette. Del gruppo fanno parte, oltre alla compagnia ‘di bandiera’ italiana, anche le americane Delta Airlines, United Airlines e American Airlines, Emirates, la all-business francese La Compagnie e l’italianissima Neos. Un gruppone che non sfigurerebbe al Giro d’Italia.
Cinque di queste compagnie volano sullo scalo di JFK: ITA (fino, appunto, all’8 gennaio), Delta, American, Emirates e Neos. Due sullo scalo di Newark, che si trova al di là dell’Hudson, nello stato del New Jersey: United e La Compagnie.
Tutte volano con velivoli a fusoliera larga, ad eccezione de La Compagnie, che utilizza un Airbus A321LR (Long Range) in una configurazione all-business con 76 posti che si trasformano in comodi letti.
Tra le altre, quella che offriva un prodotto di bordo un gradino (gradone?) sopra le altre era Emirates, con i suoi A380 allestiti con una lussuosa First, un’amplissima Business e una Economy che resta probabilmente la migliore al mondo per servizio e comfort. Usiamo l’imperfetto perché, dallo scorso 29 ottobre, la compagnia del Golfo (che operava il Milano-New York in prosecuzione di uno dei suoi due collegamenti giornalieri da Dubai) ha sostituito il Superjumbo con un Boeing 777-300ER, che soprattutto in Economy è un aereo assai meno ‘speciale’ dell’A380.
Il downgrade durante la stagione invernale è una cosa ‘normale’ su molte rotte di lungo raggio. Ma mai, nei dieci anni trascorsi dall’inaugurazione della rotta, Emirates lo aveva messo in atto. E il B777 pare destinato a rimanere anche con il ritorno dell’orario invernale il prossimo marzo, sempre che l’addio a New York da parte di ITA (se confermato anche per l’estate 2024) non induca gli emiratini a rimettere l’A380 sulla rotta per la Grande Mela.
Anche Neos potrebbe decidere, in quel caso, di aumentare le tre frequenze settimanali con cui oggi collega la metropoli lombarda al JFK. La compagnia italiana usa sulla rotta i suoi Boeing 787-9 allestiti in Premium Economy ed Economy, senza una cabina di Business Class a bordo.
Le americane sono… americane. Cioè, niente di speciale sia in termini di aerei utilizzati (Milano per loro non è certo una destinazione ‘top di gamma’) sia in termini di prodotti di bordo. Il downgrade invernale ha coinvolto oltre che Emirates anche United, che nei mesi invernali ha sostituito sulla Malpensa-Newark il Boeing 777-200ER ‘estivo’ con un più piccolo (e vecchio) Boeing 767-300.
Delta ha mantenuto sul JFK l’Airbus A330-300 utilizzato nel corso della passata estate e configurato in tre classi di servizio. E la sua Delta One è, probabilmente, la cabina di Business più bella tra quelle offerte dai vettori a Stelle e Strisce sulla rotta. Inclusa quella che American Airlines mette a disposizione dei suoi clienti premium ogni giorno a bordo dei suoi Boeing 777-200ER.
La domanda che ci si può lecitamente porre è: qualcuno riempirà il ‘buco’ lasciato da ITA Airways, ed eventualmente chi? Va sottolineato che la compagnia italiana vola verso New York con un A330-200 da 256 posti complessivi, di cui 20 in Business, 21 in Premium Economy e 219 in Economy. Fanno quasi 1.800 posti la settimana e oltre 90mila l’anno che si ‘liberano’.
Una situazione che, verosimilmente, spingerà i sei vettori che già operano sulla tratta a incrementare le frequenze settimanali o a mettere in linea macchine più capienti. Ma che, altrettanto verosimilmente, rende la destinazione Milano particolarmente appetibile per una quarta compagnia americana, quella JetBlue che sta rapidamente espandendo il suo network transatlantico da New York e Boston, e che dopo Londra, Parigi e Amsterdam ha ora espresso l’intenzione di ‘aprire’ Dublino e Lisbona.
I suoi Airbus A321LR, configurati in due classi con una Business da 24 suites in una configurazione 1+1 (molto simili a quelli installati da ITA Airways sui suoi nuovi A321neo) e 114 posti in Economy, hanno autonomia sufficiente a servire NY dal capoluogo lombardo. Che sarà largamente alla portata degli A321XLR (Extra Long Range) che JetBlue ha ordinato in 14 esemplari e che dovrebbero essergli consegnati a partire dal 2024.