Questo è un hotel con l’effetto WOW: recensione W Hong Kong
Di tutte le insegne 5 stelle della catena Marriott devo dire che quella dove mi trovo più a mio agio […]
Di tutte le insegne 5 stelle della catena Marriott devo dire che quella dove mi trovo più a mio agio è sicuramente W Hotel. Certo St Regis e Ritz Carlton sono, per certi versi, sinonimo di lusso ed eleganza, ma se posso scegliere preferisco W, anche se non sempre è una scelta azzeccata.
In questo articolo:
W Hotel non punta a rivoluzionare il mondo dell’hotellerie, anzi. Questi hotel cercano di catturare l’ospite con il bello, l’arte moderna, il design e le forme, spesso originalissime come il nuovo hotel ad Edimburgo.
Questi hotel sono pensati per la mia generazione, ovvero i viaggiatori che hanno tra i 30 e i 50 anni, wanderlust che vogliono trattarsi bene, ma non vogliono ambienti opulenti e dove i camerieri viaggiano con le pantofole per non fare rumore, ospiti che gradiscono dare la caccia ai dettagli, sorseggiare un cocktail mentre il dj riempe di bassi il locale e non dove c’è un trio d’archi all’ora del tè.
Il risultato però non sempre è quello sperato. Sono stato in Paradiso a Bali e Muscat, all’inferno a New York e Los Angeles e dato che il prezzo non è mai economico, non è il massimo quando le cose non filano lisce.
La prenotazione
Dovendo trascorrere circa 36 ore ad Hong Kong, e dopo aver già provato diversi hotel in città ho deciso di provare una delle strutture più belle ed esclusive del portfolio Marriott. La necessità di avvicinarmi al traguardo delle 75 notti per rinnovare il mio status Titanium e il late check-out garantito alle 16 ha fatto il resto.
Il costo della camera era di circa 500$ per una notte, ho quindi saggiamente deciso di usare 55k punti Bonvoy per salvare il mio portafoglio e regalarmi una notte prima di riprendere il viaggio in giro per l’Asia.
Location
Dall’esterno, il W Hong Kong, non ha nulla in comune all’hotel di Barcellona o Sydney, anzi. E’ una delle tante nuove costruizioni nel quartiere più emergente di West Kowloon, siamo però distanti dalle torri di cemento che contraddistinguono il resto dello Skyline di Hong Kong.
Si affaccia sulla baia di Kowloon ed è situato sopra un complesso commerciale che ospita anche la metropolitana con il collegamento diretto con l’aeroporto, e non solo dato che proprio in questa stazione c’è la possibilità di fare check-in e spedire il proprio bagaglio come avviene ad esempio da poco a Termini, senza doversi trascinare dietro le valige.
Check-in
In un W Hotel si cerca l’energia, il vibe, un mood che trasporti l’ospite in una dimensione differente e questo hotel era proprio così. Da quando si mette piede in hotel la W, e quello che comporta, accoglie l’ospite in tutte le sue sfaccettature.
Dietro il banco del check-in c’è questo enorme schermo lampeggiante, quasi psichedelico. È incredibilmente enorme e colorato e crea un netto contrasto con le uniformi nere e lucide del personale. Inutile dire che tutto è filato liscio e da camera base ci siamo ritrovati in una delle migliori camere dell’hotel, una Fabulous Room con vista porto.
La camera
In un W ci si aspetta anticonformismo e design, e qui c’era tutto quello che mi aspettavo (e anche qualcosa di più).
La volontà di giocare con l’ospite inizia con i nomi delle camere e degli ambienti (la piscina è nel Wet Floor) o con le scelte di design, come ad esempio di “nascondere” i pulsanti dell’ascensore dentro dei quadri o il numero della camera in un libro. L’intero “libro” funge anche da cartello “Non disturbare”, una volta premuto il pulsante una luce rossa si accende avvertendo i membri del servizio in camera di continuare a camminare.
Appena messo piede in camera si rimane a bocca aperta per la vista, certo c’è chi potrebbe storcere il naso e dire: “ma vuoi mettere una vista su un bosco innevato..” vero, ma io adoro la vita, le luci, vedere lo scorrere del tempo dalla finestra e qui c’era tutto questo oltre alla fantastica baia di Hong Kong.
In camera tutto ha un senso, c’è tutto quello che ci si aspetta da una struttura di questa categoria, ma senza dubbio i veri plus della nostra camera erano la vista e il bagno. La tecnologia è al servizio dell’uomo, non viceversa. Menzione d’onore per il materasso e il topper che ci hanno permesso di dormire come dentro una nuvola.
Di giorno, di notte, dall’alba al tramonto sembrava sempre di essere in un posto diverso, un vero spettacolo.
Dormire senza chiudere le tende (elettriche) non è stato assolutamente difficile, il difficile è stato chiudere gli occhi e smettere di guardare fuori dalla finestra.
In camera c’era lo spazio per tutto e devo dire che il mio enorme baule giallo Level8 e la mia fedele compagna di viaggi in in alluminio su ruote non sfiguravano assolutamente in questo contesto.
Come detto il bagno, con vista sulla stanza, era l’altro protagonista indiscusso. Poca plastica e prodotti Bliss, gli stessi usati nella SPA dell’hotel.
Dal menù per scegliere il tipo di cuscino, al frigobar (rifornito), da una postazione perfetta per lavorare in smart working alle capsule Nespresso e, soprattutto, c’era anche un pulsante per governare il buio e spegnere tutte le luci, senza dover dare la caccia all’ultimo click.
La piscina
Siamo in una rooftop pool che non ha nulla da invidiare alle migliori piscine che ho trovato in giro per il mondo. Siamo al 76° piano, certo non sarà il Marina Bay Sands di Singapore, ma non è esattamente la Pensione Maria.
Il wet deck non solo è un rifugio lontano da tutti, ma è anche un perfetto posto dove rilassarsi. Una piscina olimpionica corre parallela alla recinzione della piscina in vetro da dove puoi guardare il mondo intorno a te. Un’iconica parete a mosaico incombe sull’ingresso raffigurante un’esplosione di vita.
Il gioco di riflessi tra nuvole, grattacieli e cielo azzurro regalava illusioni ottiche che facevano sparire i palazzi.
Inutile dire che godersi questi ambienti senza bambini urlanti e nessuno che si allena per le olimpiadi di Parigi ha reso il tutto molto, molto, rilassante anche considerato al rumore che invece si vive costantemente per le vie d Hong Kong.
Food & Beverage
Il WOOBAR non è decisamente banale per quanto riguarda l’arredamento. Farfalle appese al soffitto, una enorme W al neon ospita la consolle del DJ.
Durante il giorno l’atmosfera è tranquilla e serena; più giacca e cravatta che sfilata di moda. Ma come in tutti i W Hotel e appena cala il sole che il Woo prende vita, trasformandosi come Clark Kent in Superman, appena suona la prima traccia l’ambiente si scalda e al resto pensano i cocktail preparati da bartender professionisti.
Ci sono poi due ristoranti: Kitchen e Sing Yin. Il primo è quello che ospita la colazione e che propone ai propri avventori una cucina internazionale. Mentre il secondo offre la tipica cucina cantonese. Noi non abbiamo approfittato di queste proposte, perchè quando siamo in giro ci piace entrare “a caso” in posti difficilmente recensiti sulle guide gourmet.
La colazione
La colazione, quando viaggio, è il mio pranzo principale. Per me è come se fosse sempre domenica e sempre l’ora del brunch e qui ero proprio a mio agio.
Abbiamo assaporato di tutto dal cibo asiatico a quello internazionale. Maiale in agrodolce, contro uova alla Benedict. Dolci di pura decadenza ricoperti di zucchero, succhi di frutta fresca e appena spremuti fino al gelato.
Impossibile fare la lista di tutto quello che c’era, certo non ho visto il fritto di calamari (quello lo ho trovato solo al Movenpick di Praga), ma per il resto c’era qualsiasi cosa possa venire in mente di mangiare ad un banchetto nuziale, considerato poi che si poteva sempre ordinare al momento in una delle varie cucine espresse: noodle, congee fino anche alle uova. Se sei curioso, sfoglia la gallery qui sopra.
In conclusione
Questa è stata l’ennesima esperienza WOW in un W Hotel, peccato però che sia tutto così altalenante e non vi sia certezza che anche la prossima volta sarà lo stesso. Tornerei in questo hotel? sicuramente si. Tornerò in questo hotel? probabilmente no, ma solo perchè mi piace girare, provare e andare alla scoperta, se non fosse così non avrei mai dormito in un Ovolo Hotel e nemmeno sarei tornato in un posto a rischio fregature come un W Hotel.
Pro
- La vista
- Il mood
Contro
- Nessuno