United Club Honolulu: la vista è top, il resto molto meno
Piccola premessa, quando si entra in questa lounge non si sarà felici. Il motivo è semplice: da qui si passa […]
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Piccola premessa, quando si entra in questa lounge non si sarà felici. Il motivo è semplice: da qui si passa quando le vacanze alla Hawaii sono finite. Questa lounge è perfetta per addolcire il momento della separazione da questo paradiso, almeno per la vista che regala, mentre tutto il resto è … meh.
Location
In questo articolo:
L’aeroporto internazionale di Honolulu è un unico immenso terminal a forma di E, questa lounge è in una delle estremità della struttura nella zona dei gate A, quelli usati da United. Peccato che Air Canada, membro della medesima alleanza, parta dall’estremità opposta del terminal.
Per i più pigri c’è un servizio di shuttle interno al terminal che porta i passeggeri da una parte all’altra con delle fermate intermedie.
Io mi sono spostato a piedi senza problemi, diciamo che non è il JFK e quindi le distanze non sono così enormi, ma la vera ragione è che gran parte dell’aeroporto è all’aperto. Qualcosa di simile a quello che si vede in alcuni piccoli scali ai Caraibi o in Asia, quindi un’incredibile opportunità per scattare qualche bella foto senza vetri di mezzo.
La lounge si trova al piano superiore rispetto a quello delle partenze, raggiungibile sia via ascensore che dalle scale mobili.
Accesso
Come tutte le lounge ufficiali di una compagnia, gli accessi sono contingentati. Possono entrare i passeggeri di business class, di United e di tutti i vettori partner.
Luce verde anche a chi possiede almeno il livello Gold in Star Alliance, con la possibilità in questo caso di accedere anche con un ospite che vola sul medesimo volo anche senza status e anche se si viaggia in economy.
La Lounge
La sala è un grande open space affacciato sulla pista, arrivare qui all’ora del tramonto regala un paio di bellissimi scatti perfetti per Instagram.
Negli USA 9 lounge su 10 sono delle sale d’aspetto nel vero senso della parola, questo vale per scali secondari come San Josè o Albuquerque, ma anche quelli più grandi come appunto Honolulu o Phoenix. Difficile trovare qualcosa di diverso da sedie/poltrone, aria condizionata, prese di corrente e poco più di un misero buffet.
Certo le Centurion di American Express sono l’eccezione che conferma la regola, ma le altre lounge come questa, comprese quelle ufficiali, sono il minimo indispensabile.
Senza dimenticare che le lounge americane spesso, come in questo caso, offrono un menù a pagamento quando si tratta del bar. C’è una piccola lista di quello che è compreso, ma le cose migliori in termini di bevande alcoliche sono considerate premium e a pagamento.
Food & Beverage
Mi aspettavo qualcosa di meglio da uno United Club, considerato il numero di passeggeri che transitano da questa lounge e in generale anche dal grande numero di vettori Star Alliance che volano su questo scalo come ANA, Air Canada e Air New Zealand per citarne alcuni.
Il buffet è misero e triste, l’unica cosa interessante è la proposta calda: siamo alle Hawaii, ma i piatti proposti erano di cucina Thai. Simpatica la macchina self service per farsi una coppetta di gelato all’ananas. Del bar ho detto sopra, un bancone triste e con il menu a pagamento
In conclusione
Senza infamia e senza lode, è meglio dell’Admirals Club utilizzabile dai passeggeri oneWorld, soprattutto per la vista sulla pista. Se si parte da questa area dell’aeroporto vale la visita, altrimenti si può anche restare in uno dei ristoranti nella zona centrale del terminal.

Pro
- La vista
- Il bar
Contro
- Il buffet